Ritorno

A Finale tre spettacoli nei Chiostri di Santa Caterina con David Riondino, Tullio Solenghi e Beppe Gambetta

Teatro Pubblico Ligure torna a Finale

Chiostri Santa Caterina Finale Ligure

Finale Ligure. In arrivo David Riondino, Tullio Solenghi e Beppe Gambetta. Teatro Pubblico Ligure torna a Finale Ligure, in provincia di Savona, con tre spettacoli in scena nei Chiostri di Santa Caterina di Finalborgo, luogo di grande fascino che martedì 11 luglio 2023 ospita “La buona novella” di Fabrizio De André con David Riondino, domenica 30 luglio “Orlando furioso” di Ludovico Ariosto con Tullio Solenghi e Corrado Bologna, lunedì 7 agosto “Dichiarazioni d’amore” con Beppe Gambetta e Andrea Nicolini. Gli spettacoli sono prodotti da Teatro Pubblico Ligure con la regia di Sergio Maifredi. Ingresso libero, inizio alle ore 21. Informazioni disponibili presso l’Ufficio IAT (via San Pietro 14, Finale Ligure), tel 019 681019, iat.finalmarina@visitfinaleligure.it o su www.teatropubblicoligure.it L’intera rassegna è prodotta da Teatro Pubblico Ligure e dalla Città di Finale Ligure – Assessorato alla Cultura e al Turismo, con il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Liguria, Fondazione Agostino De Mari. Inoltre, fa parte della rete STAR – Sistema Teatri Antichi Romani, ideata da Teatro Pubblico Ligure con l’obiettivo di valorizzare siti archeologici o monumentali attraverso il teatro.

Martedì 11 luglio alle ore 21 nei Chiostri di Santa Caterina di Finalborgo, va in scena “La buona novella” di Fabrizio De Andrè, uno spettacolo musicale ideato e interpretato da David Riondino, in scena con Sara Jane Ceccarelli (voce), Fabio Battistelli (clarinetto e collaborazione all’ideazione), Matteo Dragoni (batteria), Paolo Ceccarelli (chitarra), Antonio Riccardini (basso) e Marco Pontini (arrangiamenti). Nella prospettiva del teatro di comunità praticata da diversi anni da Teatro Pubblico Ligure, sono state coinvolte nel progetto due compagini artistiche attive nel Finalese, inserite nel progetto con un breve percorso di prove e preparazione coordinato da Fabio Battistelli. Sono la Brg Orchestra della Società Filarmonica di Finalborgo diretta da Marco Bartoletti e il Coro dell’Accademia Musicale del Finale diretto da Mattia Pelosi. Tutti insieme faranno omaggio a un capolavoro senza tempo in versi e musica, qui arrangiato interamente per banda, coro e due voci.

Uno spettacolo-tributo, nel ricordo della collaborazione avvenuta durante lo storico tour 1978/1979 con la PFM, in cui Riondino, giovanissimo, ebbe l’occasione di aprire i concerti del cantautore genovese. Uno spettacolo di teatro e canzone che vede una moltitudine di artisti sul palco, in un grande tributo al rivoluzionario cantautore genovese e a uno dei suoi album più celebri. Pubblicato nel 1970, “La buona novella”, affronta episodi dai Vangeli Apocrifi, fornendo un’immagine rivoluzionaria e fuori dagli schemi della storia di Cristo. “Mi dicevano: “Ma come? Noi andiamo a lottare nelle università e fuori dalle università contro abusi e soprusi e tu invece ci vieni a raccontare la storia – che peraltro già conosciamo – della predicazione di Gesù Cristo.” Non avevano capito che in effetti La Buona Novella voleva essere un’allegoria – era una allegoria – che si precisava nel paragone fra le istanze migliori e più sensate della rivolta del ‘68 e istanze, da un punto di vista spirituale sicuramente più elevate ma da un punto di vista etico sociale direi molto simili, che un signore 1969 anni prima aveva fatto contro gli abusi del potere, contro i soprusi dell’autorità, in nome di un egalitarismo e di una fratellanza universali.” (Fabrizio De André).

Domenica 30 luglio, alle ore 21, i Chiostri di Santa Caterina ospitano “Orlando furioso” di Ludovico Ariosto con Tullio Solenghi e Corrado Bologna, già docente alla Scuola Normale Superiore di Pisa di Letterature romanze medioevali e moderne e Letterature comparate, uno spettacolo ideato e diretto da Sergio Maifredi per Teatro Pubblico Ligure. “Orlando furioso” di Ludovico Ariosto, scritto nel 1516, rinnova la letteratura italiana unendo le trame cavalleresche medievali al modello della classicità, i versi di Dante a quelli di Virgilio. A rendere vivo il poema ariostesco sono Tullio Solenghi e Corrado Bologna, un attore e un professore protagonisti di una singolare tenzone in cui ognuno sfodera le sue armi. Il confronto fra i versi recitati da un grande interprete e le osservazioni di uno studioso appassionato è di per sé uno spettacolo. Insieme descrivono il vortice di storie che girano velocissime in una galoppata che porta sulla luna, ma sulla terra sembra rimanere confinata a un bosco dove tutto può accadere. Esattamente come nel salotto di una corte rinascimentale. Amore, follia, travestimenti e magia prendono vita grazie al talento di un attore che ne esalta tutte le sfumature dall’ironia alla tragedia e alla chiarezza di Bologna che affonda le sue spiegazioni nella linfa del significato più vero di un testo capitale.

Infine, lunedì 7 agosto si torna alla musica con “Dichiarazioni d’amore”, scritto dal chitarrista Beppe Gambetta, in scena con Andrea Nicolini. L’appuntamento è alle ore 21 nei Chiostri di Santa Caterina di Finalborgo, in provincia di Savona. Chitarrista di fama internazionale e maestro del flatpicking, Beppe Gambetta propone le grandi infatuazioni per la bellezza dell’arte vissute nella sua vita di musicista indipendente. Un mondo variegato di storie e musica raccontato in sinergia con l’attore Andrea Nicolini, a sua volta compositore e musicista, partner dalla sensibilità perfetta per condurci in luoghi diversi e tempi lontani. Beppe Gambetta paragona il suo lavoro a quello del prestigiatore del circo di provincia. Le storie raccontate sono quelle di un domatore di note che vende musica anziché zucchero filato, sicuramente anche un po’ clown, sempre in movimento facendo salti mortali dietro a mille occupazioni, tra le dinamiche del mondo musicale che cambia continuamente. L’energia per andare avanti proviene proprio dall’arte e dalla bellezza che illuminano il corso della vita: dichiarazioni d’amore per la chitarra acustica, per il viaggio, per i padri della musica, per le culture altre, per la canzone d’autore, per l’energia emanata dal pubblico, per la composizione, per la bellezza che ci viene dal passato, per le atmosfere dei festival, per gli amici che l’arte ti regala, per l’insegnamento e per coloro da cui si impara, per il silenzio della notte, per la propria città, per il soffritto di aglio, cipolla, porcini e prezzemolo. Ogni dichiarazione d’amore ha una sua storia da ripercorrere e una sua musica da evocare, un percorso che dai vicoli di Genova porta alle pianure del Midwest americano, dalle strade della Boca ai sobborghi di Sidney, passa oltre la cortina di ferro e arriva nel backstage di Fabrizio De André, fino alle dune di Sand Creek. “Dichiarazioni d’amore. Storie di un domatore di note” è anche un libro edito da Il Piviere Editore.

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