Savona. Sono salite a sette le denunce a carico di Maurizio Traversa, ginecologo arrestato per violenza sessuale aggravata sulle pazienti.
Sono infatti altre quattro le donne che si sono rivolte al medico per difficoltà legate alla sfera sessuale e durante le visite raccontano di aver subito, contro la loro volontà, pratiche piuttosto “anomale”. Ad una di loro è successo nel 2018 e da allora non si è più rivolta ad un ginecologo per timore di rivivere quanto subito in quei momenti. Un trauma, dunque, che da cinque anni la affligge impedendole di entrare di nuovo in uno studio medico ginecologico.
A sua difesa, durante l’interrogatorio del Gip e del Pm, Traversa ha dichiarato che le pratiche utilizzate, con la simulazione di rapporti di tipo sessuale, avevano esclusivamente finalità diagnostiche e venivano effettuate con il consenso delle pazienti. Dichiarazioni difensive ritenute però abbastanza inverosimili dall’accusa, secondo la quale non risulterebbero essere tecniche terapeutiche riconosciute.
In base alle testimonianze, gli episodi sarebbero accaduti sia all’interno del suo studio privato che nel reparto di Ginecologia e Ostetricia dell’ospedale San Paolo di Savona, dove Traversa praticava la sua attività.
In seguito all’arresto disposto dalla Procura (ora il medico si trova ai domiciliari), l’Asl2 lo ha sospeso, in attesa che le indagini chiariscano la sua posizione.