Savona. Un evento all’insegna della trasformazione come risorsa personale e di cambiamento sociale, organizzato ieri sera da Tirreno Power nell’ambito delle celebrazione dei vent’anni dalla nascita della società sotto il titolo di “La trasformazione continua”.
L’incontro si è svolto a Savona nel complesso monumentale del Priamar, condotto dalla giornalista Francesca Baraghini. Il fotografo Marco Garofalo ha presentato una mostra con scatti dai cinque continenti sulla diversa concezione di energia e si è confrontato su alcune immagini con il direttore generale di Tirreno Power, Fabrizio Allegra. Ne è nato un interessante approfondimento sulla capacità dell’energia di trasformare le società, attraverso un racconto affascinante sui cambiamenti portati ad esempio dalle fonti rinnovabili nei villaggi isolati del Sud del mondo e in Paesi avanzati, come l’Italia.
“L’energia è intrinsecamente legata al concetto di trasformazione e i suoi meccanismi produttivi lo dimostrano – ha detto Allegra -. Su questo gioca un ruolo cruciale, ad esempio, l’innovazione tecnologica della quale non dobbiamo avere paura, se accompagnata e gestita al meglio, secondo una direttrice di trasformazione armoniosa: pensiamo all’attuale dibattito sulle stesse intelligenze artificiali”.
“Da questo punto di vista entra in gioco la sostenibilità ambientale che ha dettato il cambiamento di Tirreno Power e la sua azione aziendale negli ultimi anni, un’altra trasformazione che rimodulato scelte e indirizzi, con conseguenza dirette a livello economico-sociale”.
E ancora: “Altro cambiamento concettuale riguarda la stessa consapevolezza collettiva e pubblica della produzione energetica, in quanto prima consideravamo l’energia come un bene scontato, per poi accorgersi che in realtà non è esattamente così…”.
E il direttore di Tirreno Power si concentra poi sul rapporto con le singole realtà locali: “Noi abbiamo sempre operato in maniera integrata con i territori nei quali siamo presenti e proprio pensando ai concetti di cambiamento e trasformazione anche il progetto del nuovo impianto fotovoltaico con i comuni di Vado e Quiliano, attivo entro l’anno e che si inserisce nel filone delle comunità energetiche con l’obiettivo di ottenere e fornire energia a Km 0 per le singole comunità territoriali” conclude Allegra.
È stata poi la volta di Massimo Recalcati che ha portato tutti in un viaggio profondo del rapporto con la trasformazione di se stessi e dell’influenza che hanno le paure in questi cambiamenti. “È la trasformazione a dare una forma nuova alla nostra vita individuale e collettiva – ha detto Recalcati – Siano obbligati alla trasformazione. Infanzia, adolescenza, vita adulta, vecchiaia. E non c’è trasformazione nella vita delle persone, ma anche delle imprese, senza erranza, intesa nel suo doppio significato, se non c’è errore e se non c’è movimento”.
Recalcati ha anche raccontato un suo episodio di vita personale collegato al tema della serata: “Ricordo quando mio padre, floricoltore, guardava le foglie delle piante malate controluce e formulava in latino diagnosi su colonie di insetti o funghi, e poi preparava delle pozioni che sembravano magiche ai miei occhi di bambino. 25 anni dopo a Parigi, mentre il mio professore passava in rassegna i pazienti, mi sono visto come mio padre, a imparare a leggere il dolore in trasparenza. Lo stesso modo di lavorare, ma trasformato dalle scelte di vita che avevo fatto”.
La serata è poi proseguita con uno spettacolo, la performance dell’attrice e autrice Lucilla Giagnoni che ha interpretato i temi della serata creando un’atmosfera emozionante, collegando suggestioni dal big bang al paradosso del gatto di Schrödinger con un filo logico intorno al concetto di trasformazione.