Che la Liguria sia una terra di uomini straordinari lo sappiamo bene, e scovarli è una missione che ci piace davvero molto compiere.
Quest’oggi, però, abbiamo dovuto sconfinare di qualche chilometro dal nostro consueto raggio di azione per dirigerci sino ad Ormea, in frazione Chionea.
In questa piccola valle chiusa all’ombra del Pizzo di Ormea, una delle più alte vette della catena delle Alpi Liguri, il tempo sembra essersi fermato; il rintocco delle campane riecheggia in tutta l’Alta Val Tanaro ed entra disinvolto tra le imposte socchiuse del rifugio Chionea.
Per chi non è troppo avvezzo alla vita tra le montagne, il nome Lorenzo Gariano, dirà poco.
Lorenzo è un uomo dagli occhi buoni, profondi, capaci di raccontare il loro vissuto senza aver bisogno di alcuna parola.
Insieme a Reinold Messner e Giuseppe Pompili, Gariano è uno dei pochi scalatori al mondo che può vantare la conquista delle “Seven Summits”, ovvero le cime più alte di ogni continente.
Le sue imprese sono state realizzate nell’arco di dodici anni, tra il 1997 ed il 2009, e quasi tutte conquistate al primo tentativo (solo l’Everest al secondo).
Come se non bastasse, però, c’è un altro fattore che rende unica la storia del nostro protagonista, ovvero che sin da giovanissimo Lorenzo soffriva di una forma grave di asma bronchiale che lo portò insieme a tutta la sua famiglia a trasferirsi ad Imperia partendo dalle Midlands inglesi, suo paese d’origine.
La passione per la montagna ce l’ha nel sangue, ce l’ha da sempre, ed approcciarsi a queste imprese gli salverà la vita e l’anima.
Ogni vetta conquistata è una storia di bellezza infinita, è un modo di condivisione bello e semplice, come è lui, com’è il suo rifugio, il suo mondo.
Mentre parliamo nel patio prativo davanti all’edificio, rimirando il suo Pizzo, Lorenzo prepara qualche piatto semplice. Condividiamo genuinità.
Ogni tanto si alza a raccogliere qualche erba dalle aiuole e improvvisa uno sformatino.
“In montagna bisogna arrangiarsi, e apprezzare il bello che la natura ti offre”; quell’italiano sporcato dalla cadenza britannica è così leggiadro che riesce ad incantare.
Ma sono le sue storie che incantano, dopotutto, non capita molto spesso di avere queste opportunità.
In ogni paragrafo della sua vita ci sono incontri con gente straordinaria, con bambini felici, ben lontani dalle influenze occidentali e tecnologiche.
Quando un uomo così si ferma, riesce solo a fare del bene, come le sue campagne di solidarietà nei confronti delle popolazioni nepalesi, in uno di quei tanti e piccoli villaggi ai piedi dell’Himalaya.
Da quindici anni a questa parte, questa sua straordinaria voglia di condivisione si è trasformata in un evento indirizzato alla scoperta del territorio più unico che raro, la Seven Summits delle Alpi Liguri, una due giorni all’insegna della scoperta delle 7 vette più alte delle Alpi Liguri: protagoniste sono : Pizzo d’Ormea (2480 m), Bric di Conoia (2520 m), Mongioie (2630 m), Marguareis (2651 m), Bertrand (2482 m), Missun (2356 m) e Saccarello (2200 m).
“Quest’anno, questa edizione, che si svolgerà il 1 e 2 luglio, è dedicata alla memoria del mio amico Noel Hanna alpinista morto lo scorso aprile sull’Annapurna, un amico importante per me”.
Se capitate da Ormea andate a trovare Lorenzo. Imparerete a guadare le montagne con occhi diversi.
“La rubrica del camallo” è a cura dell’associazione culturale “Due Zaini e Un Camallo” di Luca Riolfo e Valentina Staricco, volta alla promozione e alla riscoperta del patrimonio naturale e culturale della nostra regione, la Liguria. Seguici su instagram @_duezainieuncamallo_: clicca qui per leggere tutti gli articoli.