Vado Ligure. Rigassificatore a Vado Ligure? “Sul tavolo non c’è ancora nessuna ipotesi, sarà la Regione a proporre ai Comuni possibili collocazioni. Ora Vado è impegnata a realizzare altre opere e non ci poniamo neanche il problema“. Il sindaco di Vado Monica Giuliano interviene dopo la decisione del governo che ha individuato la Liguria per la costruzione del nuovo impianto.
Il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, nominato commissario straordinario per la costruzione dell’opera, ha sottolineato che “è ancora prematura, ci sono diverse possibili collocazioni e sicuramente sarà a molti chilometri dalla costa“.
Vi è un rigassificatore che dovrà essere posizionato ex novo nel piano energetico nazionale e vi è una ricollocazione del rigassificatore al momento appoggiato alla banchina del porto di Piombino ma che, dagli accordi presi, dovrà spostarsi nei prossimi anni.
La Regione individuerà i luoghi e poi sottoporrà la proposta ai Comuni: “Non si è ancora aperta la partita, Vado ora deve concludere l’addendum all’accordo di programma, per noi un lavoro importante da fare”. Il Comune, infatti, ha chiesto la costruzione di opere di “compensazione” per la costruzione dei cassoni della diga di Genova (ora è già in corso la produzione di quelli per l’espansione della diga di Vado). Tra le opere da finanziare ci sarebbero la costruzione della strada lungo il torrente Segno per collegare le frazioni al centro e il porto turistico: “Entro il 31 luglio chiudiamo l’accordo, siamo già a un buon punto”, ha detto Giuliano.
Vado avrebbe le caratteristiche tecniche per accogliere l’impianto perché potrebbe sfruttare il tubo sottomarino già esistente e poi quelli della centrale Enel per trasferire il prodotto trasformato alla rete nazionale di distribuzione, uno delle caratteristiche principali per decidere la location.
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