Osiglia. Vivono su una Dajhatsu Terios da un mese con la loro cagnolina dopo aver perso la casa di proprietà in seguito allo sfratto esecutivo. Angela e Angelo Genta, entrambi settantaduenni, di Osiglia, hanno scelto di rinunciare, per ora, all’alloggio messo a disposizione dal Comune per protesta, non certo verso l’ente locale, ma nei confronti di un sistema che colpisce i più deboli. Nei giorni scorsi hanno contattato tutti i giornali locali, e persino la Rai si è interessata al caso.
Dopo anni da imprenditore nel settore della gestione e manutenzione di antenne per la telefonia, qualcosa inizia a non funzionare più, uno dei colossi di rete smette di pagare Genta e i mancati adempimenti con le banche lo portano al fallimento. Ecco il motivo per cui va all’asta la casa di località Rossi, dove la coppia vive da decenni e per la quale vuole fare valere il diritto di usucapione, aggrappandosi anche all’invalidità dell’uomo che a causa di una forma di diabete ha subito l’amputazione di due dita di un piede.
“La situazione è nota a tutta la comunità – spiega il sindaco, Paola Scarzella – Da inizio anno è disponibile il piccolo alloggio comunale che, ad oggi, la coppia non ritiene idoneo, ma è pur sempre un tetto sicuro e un riparo più che dignitoso. La prefettura è informata come, del resto, tutte le autorità competenti che si augurano di convincere i nostri concittadini ad adottare uno stile di vita più consono alle loro condizioni, sia economiche che di salute. Inoltre non manca la solidarietà: dal farmacista che conserva l’insulina nel frigo dell’attività, a chi offre loro pasti e generi di prima necessità. Ora la stagione lo permette, ma non sarà sempre estate e vivere in auto diventerà ancora più complicato”.