Indagini in corso

Omicidio di Danjela Neza, già a gennaio la madre temeva per l’incolumità della figlia

Mesi prima della tragedia aveva segnalato ai carabinieri i suoi timori per un ex fidanzato, un uomo diverso rispetto al suo assassino 

Danjela Neza

Savona. Proseguono le indagini sull’omicidio di Danjela Neza, la 29enne di origini albanesi uccisa da un colpo di pistola in piazza delle Nazioni a Savona nella notte tra venerdì 5 e sabato 6 maggio. La polizia sta indagando sull’origine dell’arma utilizzata dall’assassino, una pistola semiautomatica calibro 22 con la matricola abrasa, l’ipotesi degli inquirenti infatti è che l’omicidio sia stato premeditato.

Intanto emerge un ulteriore dettaglio, già mesi prima della tragedia la madre di Danjela Neza era preoccupata per l’incolumità della figlia. A gennaio, infatti, si era rivolta ai carabinieri per segnalare i suoi timori riguardo ad un ex fidanzato, che la donna aveva paura potesse fare del male alla giovane, ma poi la segnalazione non ha avuto seguito.

In quel caso si trattava di un altro uomo e non di Safayou Sow, il 27enne originario della Guinea che quella maledetta notte ha premuto il grilletto e sparato alla testa di Danjela. Una tragedia avvenuta durante quello che poi si sarebbe rivelato l’ultimo incontro tra i due.

Un incontro a cui Danjela inizialmente non aveva accettato di presentarsi, ma poi aveva cambiato idea. Secondo quanto si è potuto ricostruire, i due avevano avuto una relazione, che però la ragazza ha ben presto ritenuto di troncare. Una decisione che l’uomo non è riuscito ad accettare.

Quella sera Danjela e Sow, che condividevano anche il luogo di lavoro (lei era cameriera al Club Nautico Savona, lui aiuto cuoco) sono andati a mangiare un kebab. Dopo la cena, i due si sono fermati a litigare nella via che collega corso Ricci ai giardini di piazza delle Nazioni. Lei, secondo quanto ha detto Sow, inconsapevole che lui possedesse una pistola, al culmine del litigio gli ha detto ‘Cosa vuoi fare? Vuoi spararmi?’ e a quel punto l’uomo ha preso la pistola in macchina e dopo aver sparato alcuni colpi a vuoto, ha colpito la ragazza alla testa. Poi ha telefonato al 112 e ha detto: “Ho sparato ad una donna, venitemi a prendere”.

Una pistola (semiautomatica calibro 22 con la matricola abrasa) che Sow ha raccontato di aver trovato e di aver deciso di tenerla in auto per un’eventuale difesa personale, considerando che qualche mese prima aveva ricevuto delle minacce che però non aveva denunciato.

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