Beigua. Il parco del Beigua e la convivenza tra uomo e animali selvatici approdano sul servizio andato in onda domenica scorsa sulla trasmissione Rai “Kilimangiaro”. Gli splendidi boschi dell’entroterra tra Savona e Genova sono stati raccontati nel programma tv di Camila Raznovich, con un’attenzione al rapporto, talvolta complicato, tra uomo e lupi. Le riprese sono state girare nel maggio scorso.
A essere ospitato e intervistato da Maria Iodice, Antonio Aluigi, responsabile area della tutela della biodiversità nel parco, che ha raccontato le attività in corso per monitorare la presenza di questo affascinante predatore.
“Qui troviamo circa 500 km di sentieri percorribili tutto l’anno dagli escursionisti ma non solo – spiega -: i lupi utilizzano questi sentieri come una sorta di autostrada. I sentieri sono per lui la via di comunicazione principale che viene utilizzata tutto l’anno, in particolare nelle ore notturne. A testimoniarlo le immagini delle fototrappole che vengono installate lungo il parco: queste ci permettono di raccogliere informazioni utili su questi animali e di monitorarli“.
Il parco del Beigua, viene messo in luce nel corso del servizio, è importante perchè viene definito un “corridoio ecologico”, ovvero una striscia di monti e boschi stretta fra la costa ligure e la pianura padana che permette agli animali selvatici (tra cui i lupi) di spostarsi tra nord e sud. E proprio in quest’area, nel corso degli anni, gli esemplari di lupo sono aumentati: “Nel 2013 abbiamo condotto un monitoraggio standardizzato con le fototrappole e abbiamo stimato tre branchi presenti nell’area – racconta Aluigi -, dalle indagini preliminari che abbiamo svolto recentemente per un nuovo progetto di monitoraggio standardizzato è emerso che si conta un raddoppio dei branchi in 10 anni“.
Per fare un esempio, durante la trasmissione sono state inserite delle fototrappole ad hoc: nell’osservazione sono state “catturate” le immagini di una coppia di lupi alpha.
Una realtà che può allarmare, ma l’esperto rassicura: “Fortunatamente la distanza tra lupo e uomo è ancora ottimale, nel senso che i lupi sentendo l’uomo si allontanano velocemente in quanto provano ancora paura nei nostri confronti. Tuttavia bisogna sempre mantenere alta l’attenzione: dobbiamo cercare di adottare sempre dei comportamenti che mantengano la distanza tra noi e il lupo, come non fornire cibo neanche inavvertitamente e tenere sempre i cani al guinzaglio, i cani infatti in molti casi sono diventati una preda”.
Ma poi Aluigi chiude con un’espressione che potrebbe mettere tutti d’accordo sulla questione: “Se non vogliamo chiamarla paura questa distanza che dobbiamo mantenere, che suscita emozioni negative, è meglio parlare di rispetto“.