2 giugno

Festa della Repubblica, il messaggio di Cgil Savona: “Festa di un popolo intero e della sua Costituzione”

Pasa: “Ma oggi in molti casi corriamo il rischio di essere una Repubblica fondata sulla precarietà, l’insicurezza e lo sfruttamento del lavoro”

Cgil Savona

Savona. “Un 2 giugno fondato sul lavoro e una Repubblica che ripudia la guerra. Il 2 giugno si celebra l’anniversario di un voto che portò alla stesura della nostra Costituzione, con i valori fondanti scritti nero su bianco”.

Parole di Cgil Savona, per voce di Andrea Pasa che ha scelto proprio la Costituzione come protagonista del messaggio in onore della Festa della Repubblica. 

“Settantasette anni fa le italiane e gli italiani, insieme per la prima volta alle urne, votavano al referendum che avrebbe sancito in Italia il passaggio dalla monarchia alla repubblica. Il 2 giugno è la festa di un popolo, di una comunità che ha la pace tra i suoi valori, contenuti nella nostra carta. Quella pace che negli ultimi anni è sempre meno perseguita”, ha proseguito. 

“Il 2 giugno è la Festa della Repubblica perché i nostri padri e i nostri nonni hanno sconfitto il nazismo e il fascismo, e la nostra è una Costituzione che all’articolo 1 dice che siamo una repubblica democratica fondata sul lavoro. A distanza di tanti anni  la nostra Costituzione deve essere applicata nei suoi principi e nei suoi valori per fare diventare davvero il diritto al lavoro un diritto di tutti i cittadini”, ha aggiunto ancora. 

Ma oggi c’è ancora molto da fare, secondo Cgil Savona, in particolare nel mondo del lavoro: “In molti casi corriamo il rischio di essere una Repubblica fondata sulla precarietà del lavoro, sull’insicurezza del lavoro , sullo sfruttamento del lavoro. E questo colpisce in modo particolare le donne e i  giovani che sono costretti ad andarsene dal nostro Paese”. 

“E allora, proprio oggi, è il momento di riprendere i valori della nostra Costituzione ma soprattutto di praticarli, per dare  un futuro al nostro Paese, mettendo  al centro il diritto al lavoro con dignità, il diritto alla formazione, allo studio, il diritto alla salute”, ha concluso Pasa. 

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