Primo step

Ex Savam, depositate da Città del Vetro le richieste di autorizzazioni lavori: si avvicina la riapertura della strada

Dopo l’ok, potrà partire la prima parte di interventi, il sindaco: “Buon passo avanti, speriamo nella celerità della Soprintendenza”

ex savam

Altare. Come annunciato nelle scorse settimane, sono stati depositati, questa mattina, da Città del Vetro i documenti necessari per richiedere le autorizzazioni a Comune e Soprintendenza per la messa in sicurezza delle strutture dell’ex Savam. “Un buon passo avanti – commenta il sindaco Roberto Briano – dopo il via libera degli uffici comunali e della Soprintendenza, si potrà procedere con l’avvio del cantiere”.

Una buona notizia per cittadini e commercianti che lo scorso 12 maggio fa sono scesi in piazza per protestare e chiedere un’accelerazione delle pratiche: al termine dei lavori, infatti, potrà finalmente riaprire via XXV Aprile, strada principale del paese chiusa ormai da oltre otto mesi, insieme a parte di via Cesio, proprio a causa delle condizioni degli immobili dell’ex vetreria.

Il primo cittadino, però, preferisce non sbilanciarsi sulle tempistiche: “Il Comune ha 30 giorni per visionare e valutare la documentazione e gli uffici saranno sicuramente molto celeri. La Soprintendenza, invece, ha a disposizione 90 giorni per analizzare l’istanza, ma sono convinto che non passerà così tanto tempo. In questi mesi abbiamo avuto un contatto e confronto continuo, l’ente conosce molto bene la situazione e ci hanno assicurato che non ci avrebbero messo molto tempo. Mi auguro che ciò avvenga”.

La documentazione presentata oggi riguarda una prima parte di lavori, quella più complicata, che prevede la demolizione parziale del forno Oscar e l’abbassamento della ciminiera. Per gli altri interventi, che comprendono la messa in sicurezza del forno San Rocco, è in corso la progettazione, partiranno quindi in una seconda fase: “Eseguire i lavori contemporaneamente avrebbe allungato i tempi – spiega il sindaco – oltre che causare anche dei problemi di concomitanza di mezzi all’interno dell’area, si tratta di interventi delicati e per nulla semplici”.

E se l’apertura del cantiere sembra ormai vicina, Briano guarda già in avanti: “C’è voluto più tempo del previsto, ma siamo riusciti andare avanti con le pratiche e nel più breve tempo possibile riusciremo a riaprire la strada e non solo. Abbiamo infatti pensato a quello che potrebbe essere il futuro di quest’area, non basta solamente metterla in sicurezza, ma occorre anche pensare al suo sviluppo. In questo senso – annuncia – abbiamo già incontrato delle persone che sono interessate ad aprire una discussione su alcuni progetti. L’obiettivo è trovare investitori che abbiamo voglia di investire insieme alla proprietà attuale che si è detta disponibile”.

Ma come trasformare l’area? Secondo Briano, “non deve essere esclusivamente ad uso abitativo, ma deve avere al suo interno strutture sia ad uso pubblico che privato. Si tratta di un’area interessante, in quanto si trova vicino al casello autostradale e – evidenzia il sindaco – sono convinto che, lavorando in sinergia anche con la Regione, possa diventare il cuore pulsante del paese di cui potranno giovare cittadini, commercianti e turismo”.

 

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