Passeggiata dell'arte

Cairo, inaugurata la “Lea degli artisti”. Il sindaco: “Obiettivo valorizzarla, divieto ai cani se i padroni non la terranno pulita” fotogallery

L'assessore Garra: "Prossimamente verranno installati pannelli descrittivi, cavalletti con riproduzione di opere d'arte e una casetta dei libri"

Cairo Montenotte. Inaugurata questo pomeriggio la “Lea degli artisti”, ovvero il viale alberato del Lungobormida Anselmi che è stato impreziosito con sette panchine dipinte da artisti locali.

Ognuna è stata realizza per una giornata specifica che celebra un determinato tema. C’è quella dello sport, quella della poesia, quella dell’infanzia, quella dedicata all’olocausto e due che riguardano le donne: una per la giornata contro la violenza di genere, l’altra per l’8 marzo (di seguito l’elenco completo). A queste sei, che erano già state installate in piazza della Vittoria e poi rimosse in seguito ai lavori di restyling, oggi se ne è aggiunta una settima (e in futuro non si esclude che aumentino): si tratta della panchina di Francesco Jiriti, intitolata  “Canzone d’amore per Cairo” e dedicata alla giornata della Memoria e dell’Accoglienza. Oggi è stata presentata al pubblico.

Ho cercato attraverso le immagini di portare avanti nel mondo contemporaneo quello che ho vissuto da piccolo, quando ho passato la maggior parte della mia infanzia con i miei nonni, perchè i miei genitori lavoravano. Ricordo che dalla finestra vedevo sempre passare le donne che trasportavano le brocche da riempire d’acqua in testa o in mano. Mi hanno inoltre ispirato gli egizi e il geroglifici”, spiega Jiriti che dalla Calabria tanti anni fa, dopo aver fatto il militare, è giunto a Cairo Montenotte, dove ha poi vissuto la maggior parte della sua vita lavorando come operaio e professore di disegno tecnico: “Sono venuto da lontano ma questa città mi ha accolto come un figlio”, racconta.

Dopo la presentazione dell’opera dedicata all’accoglienza, l’assessore alla Cultura Caterina Garra, insieme al sindaco Paolo Lambertini e al vicesindaco Roberto Speranza, ha accompagnato i presenti lungo la passeggiata per mostrare tutte le panchine che per l’occasione sono state restaurate. “Ringrazio tutti gli artisti che sono sempre stati disponibili e che hanno realizzato queste opere gratuitamente” ha detto Garra e poi ha annunciato: “A breve metteremo di fianco ad ogni panchina un pannello con il titolo e la descrizione di ognuna di esse, in modo che chi passeggia possa conoscerne il significato e l’importanza. Saranno montati anche dei cavalletti dove verranno posizionate delle riproduzioni di opere d’arte. Tra le iniziative, anche quella di posizionare una casetta dei libri dove le persone potranno prenderne uno e lasciarne un altro”.

Obiettivo di queste iniziative, quello di valorizzare una delle zone più utilizzate e amate dai cairesi. “Vogliamo dare alla Lea una dignità che per noi cairesi ha sempre avuto, la abbiamo sempre usata per vivere la nostra città, tutti ci siamo seduti su queste panchine. Sono convinto che realizzando tante piccole cose belle, chi visiterà la nostra città la apprezzerà e magari deciderà di ritornare a Cairo”, ha dichiarato il sindaco Lambertini che poi ha lanciato un appello: “Il mio augurio è che le persone si prendano cura delle panchine e di questa area, tenendola pulita. Dobbiamo assolutamente risolvere il problema delle deiezioni canine, sono insopportabili sulla Lea. Spero che farla più bella inviti le persone ad impegnarsi a tenerla in ordine, nel caso non fosse così valuteremo di interdire l’area agli animali”.

Durante la cerimonia è stata anche raccontata la storia del viale, l’obiettivo è di installare un pannello che la riporti: “La Lea ha una storia secolare – ha raccontato il professor Lorenzo Chiarlone – una volta non c’erano gli argini e per questo, nel settembre del 900, il Bormida invase il paese, con l’acqua che raggiunse fino a 2 metri di altezza. Si decise così di realizzare l’argine e con gli anni diventò una passeggiata. Prima aveva il nome di viale della Rimembranza, era infatti formata da 80 alberi divisi in tre file ognuno dei quali ricordava i caduti in guerra. In seguito invece diventò, come è tutt’ora, il Lungobormida Anselmi. Fu infatti dedicata ad una figura molto importante per Cairo. Corneglio Anselmi nacque alla fine dell’800 e fu tra i primi a iscriversi al partito socialista. Con l’avvento del fascismo fu perseguitato e per 10 anni gli fu impedito di passeggiare per via Roma, lui così lo faceva proprio qui. Con la liberazione, Anselmi è stato riabilitato e ha intrapreso una carriera politica durata una ventina d’anni (tra il 1940 e il 1960) in cui è stato assessore e vicesindaco di Cairo”

Sull’origine del nome, invece, c’è qualche dubbio. C’è, infatti, chi sostiene che “Lea” in dialetto ligure significhi “argine”. E chi invece pensa che il nome derivi dal termine italiano “allea”, ovvero viale alberato. Quale sia l’ipotesi corretta poco importa, ora sicuramente si è guadagnata l’appellativo di “via degli artisti”.

LE PANCHINE DIPINTE

“GIOCO-PANCHINA” di Laura Di Fonzo e Monica Porro

Giornata Internazionale per i Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (20 novembre)

È legata a un doppio quadro realizzato durante l’inaugurazione dalle artiste e dai bambini presenti. la panchina non è solo un arredo pubblico decorato, ma è stata appositamente studiata per essere un’opera giocabile

“CONTRO LE OPPRESSIONI” di Gianni Pascoli

Giornata della Memoria (27 gennaio)

asti bianchi e neri di un piano come note tristi a memoria, poi i colori dell’arcobaleno e della pace in segno di speranza

“PRIMAVERA ERRANTE” di Bruno Barbero

Giornata Mondiale della Poesia (21 marzo)

Il soggetto si raccorda al celebri versi del “Passero solitario’ di Giacomo Leopardi. L’artista ha cercato di integrare il soggetto alle cromie, alla freschezza e all’atmosfera delle nostre primavere, quando il dilagare dei verdi e la frenesia dei movimenti naturali, segnano la decisa variante stagionale

“LO SGUARDO DI OGNI DONNA” di Isabella Vignali

Giornata Internazionale della Donna (8 marzo)

Le donne reggono il destino, portano nel loro grembo quello che si vede e quello che non si vede

“ATLETICI OZI” di Enrico Roberto Morelli

Giornata Internazionale dello Sport per lo sviluppo e la pace (6 aprile)

Come da progetto iniziale la panchina, è dedicata alla giornata dello sport ed in senso ironico, dopo una breve sosta, esorta ad alzarsi. A tal proposito il qr code che rende interattiva la panchina apre il monologo di Al Pacino tratto dal film “Any Given Sunday” (Ogni maledetta domenica) di Oliver Stone, in cui viene esaltata la motivazione agonistica

“IL SEGNO DELLA VIOLENZA” di Massimiliano Marchetti (Mama)

Giornata Mondiale contro la Violenza sulle donne (25 novembre)

Il rosso rappresenta il mondo emozionale, passionale e sentimentale dell’individuo donna, mentre i segni – raschiature, sottolineano la violenza subita.

“CANZONE D’AMORE PER CAIRO” di Francesco Jiriti

Giornata della Memoria e dell’Accoglienza (3 ottobre)

Sono venuto da lontano ma questa città mi ha accolto come un figlio

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