Savona. Quella di Savona è la provincia a maggiore vocazione turistica di tutta la Liguria, con oltre 5 milioni di presenze nel 2022 che da sole rappresentano un terzo del totale regionale. A trainare sono soprattutto Finale Ligure (857mila) e Alassio (779mila): in tutta la regione solo Diano Marina ha registrato numeri superiori (890mila). Seguono Albenga, Pietra Ligure e Loano, tutte intorno alle 500mila presenze, e infine Varazze (340mila) e Spotorno (249mila).
E’ il dato emerso oggi pomeriggio sul Priamar di Savona con la presentazione dello studio realizzato dall’Ente Bilaterale del Turismo di Savona sull’andamento del turismo nella nostra provincia negli ultimi anni.
L’Ente Bilaterale Turismo della Provincia di Savona, che raggruppa le organizzazioni provinciali di Savona dei datori di Lavoro FIPE, Federalberghi, FAITA, FIAVET e dei sindacati dei lavoratori Fisascat-CISL Uiltucs-Uil, Filcams-CGIL, ha affidato una serie di ricerche e studi al dottor Roberto Vegnuti della RV Consulting, che ha curato gli aspetti tecnici ed organizzativi di tre ricerche che sono iniziate nel 2018, proseguite subito dopo il periodo della pandemia fino ad arrivare ai giorni nostri.
“L’obiettivo che ha mosso l’Ente Bilaterale Turismo di Savona – spiegano – è stato quello di capire le vere potenzialità del settore anche rispetto alle altre province liguri: tutto ciò per riuscire ad avere quella giusta consapevolezza ed autorevolezza per costruire azioni di sviluppo tese al sostegno delle imprese, all’aumento dei posti di lavoro sia diretti che indiretti”.
Lo studio è stato presentato ad una platea di sindaci, amministratori pubblici, rappresentanti di imprese datoriali e sindacati. “Vogliamo che finalmente si prenda atto – spiega Pasquale Tripodoro, presidente dell’EBTurismo Savona e rappresentante dei datori di lavoro – del peso reale che la nostra provincia riveste in ambito turistico all’interno della Liguria. Ad esempio in caso di assegnazione di contributi verso il settore del turismo sarebbe utile avere una ripartizione che tenga conto del peso reale della provincia. Se Savona conta per un terzo del turismo ligure anche i contributi dovrebbero essere assegnati per un terzo alle imprese della nostra provincia”.
“Il turismo a livello mondiale – prosegue Tripodoro – è in continua espansione e la nostra provincia di Savona dovrà essere in grado di intercettare maggiormente i flussi di stranieri o nuovi mercati per riuscire a svilupparsi sempre di più”.
“Dalla ricerca – afferma Giorgio Vento, vice presidente dell’EBTurismo Savona e rappresentante dei sindacati dei lavoratori – emerge l’importanza che il turismo ha per la nostra provincia e la necessità di investire risorse nel settore. Filcams, Fisascat e Uiltucs ritengono che la collaborazione tra le organizzazioni e le istituzioni che lo rappresentano è fondamentale per trovare soluzioni che allunghino la stagionalità e che restituiscano attrattività lavorativa attraverso progetti di promozione territoriale e formazione continua”.
“Nel 2022 la provincia di Savona ha fatto registrare dati molto positivi con l’arrivo di quasi 1,3 milioni di turisti (di cui circa 1 milione italiani e 300 mila stranieri) in consistente aumento rispetto al milione del 2021 – commenta l’assessore regionale al Turismo, Augusto Sartori – Essi hanno potuto usufruire delle ben 1.365 strutture turistiche, per un totale di 57.258 posti letto, presenti nel territorio. Sul buon andamento di questi dati ha inciso anche lo strumento dei bonus assunzionali nel settore del turismo erogati dall’amministrazione regionale a partire dal 2018. Nell’ultimo anno sono state concesse agevolazioni in favore di 432 imprese operanti nel settore turistico in provincia di Savona, per una cifra pari a euro 2,8 milioni di euro”.
“Voglio ricordare anche il progetto ‘Impact’, realizzato in collaborazione con la presidenza, per il rilancio turistico dell’Isola Gallinara e dei comuni costieri limitrofi, appena approvato dalla Commissione Europea per un valore di 500 mila euro. Nella prossima programmazione Europa 2021-2027, infine, si sta lavorando per nuovi progetti legati al turismo sostenibile e rigenerativo che vedranno come protagonisti i parchi e le aree marine anche dell’area savonese, in particolare Bergeggi” conclude.
“Il tema del turismo in tutta la provincia è di estrema importanza, questi dati lo confermano – commenta il sindaco Marco Russo – Certamente dobbiamo lavorare per rendere la nostra proposta turistica sempre più strutturata e innovativa, e la presentazione di oggi è un avvio importantissimo per una discussione seria su questo ambito”.
L’Ente Bilaterale Turismo della Provincia di Savona, con questo studio vuole condividere “con tutti quei soggetti pubblici e privati che hanno a cuore lo sviluppo del turismo nella provincia di Savona” una serie di informazioni, che rappresentano un quadro aggiornato delle componenti che costituiscono il tessuto economico provinciale. “Questo nostro lavoro – chiariscono – vuole essere un supporto operativo e dettagliato verso tutti coloro che sono chiamati, a qualsiasi livello, a svolgere ruoli di programmazione ed analisi per lo sviluppo economico provinciale.Riteniamo infatti che ci sia la necessità di adottare scelte condivise a tutti i livelli nell’interesse più generale del settore”.
PUNTI DI FORZA: SAVONA “VALE” UN TERZO DI TUTTA LA LIGURIA
La ricerca presentata è l’ultimo frutto dell’Osservatorio Turismo promosso e finanziato dall’Ente Bilaterale del Turismo della provincia di Savona fin dal 2018. L’attività di ricerca ha visto tre fasi d’indagine, sviluppate da dicembre 2022 ad aprile 2023.
La prima ha riguardato l’analisi di contesto, sia in termini di quadro generale che evolutivo. Con questo approccio il mercato turistico, la struttura dell’offerta, la dinamica imprenditoriale e quella occupazionale sono state le tematiche principali indagate.
La seconda fase di ricerca è stata realizzata sul campo, attraverso la somministrazione di un questionario d’indagine, da parte di operatori, ad un campione significativo e rappresentativo di imprese del settore turistico ricomprese nel Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL Turismo) vigente nell’ambito di questa bilateralità.
La terza fase di ricerca, invece, è stata realizzata attraverso la somministrazione di un questionario d’indagine, sempre da parte di operatori, ad un campione significativo e rappresentativo di lavoratori delle imprese del settore turistico, sempre ricomprese nel CCNL Turismo suddetto. Questa terza fase ha rappresentato un esperimento innovativo per il contesto savonese ed ha contemporaneamente garantito agli stessi lavoratori la riservatezza delle risposte.
Tutto il lavoro dell’Osservatorio Turismo dell’Ente Bilaterale è stato pensato e realizzato per avere una fotografia del settore del turismo nella provincia di Savona nel periodo 2018-2022, un settore strategico non solo per l’economia locale, ma anche per quella regionale. La provincia di Savona, infatti, con le sue quasi 5,2 milioni di presenze ricettive, è la prima provincia della regione e rappresenta una quota del 33% di tutte le presenze della Liguria.
I dati che emergono sotto l’aspetto delle presenze turistiche rilevano che dal 2014 al 2022 la provincia di Savona rappresenta di gran lunga l’area con le maggiori presenze totali. Su un totale di presenze registrato nel 2022 di 15.535.486, la provincia di Savona ne registra 5.175.283, Genova 4.348.616, Imperia 3.175.814 e la Spezia 2.835.773. Di fatto un terzo delle presenze turistiche della Liguria è relativo a soggiorni nelle strutture ricettive della provincia di Savona.
Per conoscere il tessuto imprenditoriale del settore turistico si è partiti da una suddivisione del territorio provinciale in cinque zone per avere una mappatura delle imprese turistiche attive e capire come sono distribuite le stesse nel territorio provinciale.
Le zone del ponente savonese in particolare la zona che va da Andora a Ceriale raccoglie il 29% del totale delle imprese, mentre quella che va da Bergeggi a Borghetto il 32%. La restante parte del territorio è pari al 15% di imprese su Savona, il 17% da Varazze ed il suo entroterra fino a Vado, esclusa Savona, mentre la Val Bormida il 7%.
Dagli indicatori esaminati nella ricerca emerge, inoltre, che la provincia di Savona è senza dubbio la provincia ligure a maggiore vocazione turistica. Sono oltre 54 mila i posti letto presenti, su un totale regionale di 144.459 mila. Savona, quindi, rappresenta il 37,8% dei posti letto della Liguria.
L’offerta ricettiva della provincia di Savona, in termini di numero di strutture, ha 1.203 strutture su un totale complessivo regionale di 4.582: il 26,2% di tutte le strutture turistiche è ubicato in provincia di Savona. E’ emerso che si tratta soprattutto di piccole imprese, con una forte presenza di collaboratori familiari, che assicurano un’occupazione stabile e creano ricchezza diretta ed indotta.
LE CRITICITA’: pochi stranieri, troppa stagionalità
Prima per flusso turistico (con presenze concentrate soprattutto nel comparto alberghiero), prima per strutture alberghiere, prima per posti letto, prima per addetti del settore ricettivo, la provincia di Savona risente ancora dell’andamento del mercato domestico.
Le presenze straniere, seppur in crescita di 3 punti percentuali, sono infatti il 27% del totale e questo basso tasso d’internazionalizzazione, sia sulla media regionale che delle altre province, non favorisce il pieno afflusso da nuovi ed emergenti mercati a maggior valore aggiunto rispetto a quello domestico, tra l’altro concentrato essenzialmente su sole due regioni. Sotto il profilo strategico è necessario quindi porre in atto azioni, strumenti e prodotti per essere più presenti sui mercati internazionali della domanda in grado di incrementare la quota di turismo estero.
Un’altra criticità̀ che emerge dalla ricerca effettuata è che la provincia di Savona è caratterizzata da una forte stagionalità̀ dei flussi, legata in particolare al mercato italiano. Anche qui bisogna lavorare per la creazione e la promo-commercializzazione di prodotti turisti che siano in grado di destagionalizzare i flussi, anche sul mercato italiano.
Infine, anche nel campo degli occupati il settore sta manifestando una ripresa dopo il periodo difficile della pandemia.
“Su queste basi – commentano dall’Ente Bilaterale – riteniamo debba iniziare un importante lavoro di confronto con tutte le forze amministrative e politiche, locali e regionali per costruire insieme un percorso condiviso teso ad uno sviluppo significativo del settore e dei posti di lavoro che è in grado di assicurare”.