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Savona, a Zinola cinque negozi chiusi in un anno. I commercianti rimasti: “Supermercati? La nostra forza qualità e servizio”

Nel mirino dei titolari la nuova rotonda: "Pochi parcheggi e i clienti non si fermano più"

Savona Zinola chiesa Zinola

Savona. “Ormai siamo rimasti in pochi in questo quartiere. I supermercati? Noi resistiamo puntando sulla qualità e sul servizio che offriamo al cliente“. E’ la voce dei commercianti di Zinola, zona di Savona al confine con Vado Ligure, dove dal 2022 hanno abbassato la serranda cinque attività commerciali: l’edicola, il barbiere, la rosticceria, il fotografo e il bar all’angolo.

Nel mirino degli esercenti la nuova rotonda, nell’ambito dei lavori di restyling del fronte mare, che già quando era stata annunciata aveva sollevato le prime polemiche, mai placate: “L’incasso ha subito una diminuzione notevole, molti che prima passavano velocemente, ora non passano più. Non abbiamo più parcheggi qui davanti”.

Maurizio Turone, titolare della panetteria Zinola evidenzia il calo delle vendite: “Da quando c’è la nuova rotatoria le cose sono cambiate, perdiamo 250 euro al giorno, ci sono pochi posti auto. Ho dovuto rimediare consegnando il pane ad altre attività, altrimenti avrei dovuto lasciare a casa una commessa e il secondo panettiere”. Polemico anche Luca Massimiani del tabacchino: “Fortunatamente abbiamo una clientela diversa dal supermercato, ma la rotonda ci ha penalizzato, l’amministrazione comunale se ne è fregata nonostante diverse riunioni, ora noi abbiamo subito un calo di incassi notevole. Zinola sta morendo“.

La forza dei negozi di quartiere rimane il rapporto di fiducia con i clienti, spesso anziani: “Noi offriamo un servizio diverso dai supermercati – dice ancora Turone -, soprattutto per le persone anziane e cerchiamo di puntare sulla qualità“. D’accordo anche Serena Fabbri, titolare della pescheria: “Abbiamo la nostra clientela e si spera che il servizio che siamo noi sia diverso da quello dei supermercati, sia per la qualità che per la conoscenza del cliente e dei suoi gusti”.

Nel quartiere c’è anche un’altra panetteria, aperta da ormai 38 anni: “Noi vendiamo prodotti specifici – sottolinea Cinzia Becherini – e a lungo andare la qualità viene pagata. Negli anni sono cambiati i consumi di pane, ma è aumentata quello della focaccia”. La titolare de L’Antica Latteria, qui da 12 anni, evidenza che “il quartiere è di passaggio e si lavora molto con i residenti, anche se ormai molte attività hanno chiuso”. E sui parcheggi: “La gente ha difficoltà a fermarsi e i piccoli esercizi sono penalizzati“.

Discorso diverso, invece, per il negozio di abbigliamento e di fiori. Nel primo caso il negozio è fresco di apertura: “Abbiamo iniziato a lavorare qui un anno fa, lavoriamo con il quartiere, i lavori hanno penalizzato le attività, ma non si viene a Zinola per fare un giro”. Per Patrizia Veirana i lavori non hanno danneggiato il suo lavoro, ma a proposito del restyling del fronte mare evidenzia che “i ciclisti non usano la pista ciclabile”. E sul commercio: “Qualcuno non vuole affitare i negozi, rimangono vuoti e disincentivano il passaggio”.

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