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Porti di Savona e Vado, tra i migliori scali in Italia: “Ora espandere il retroporto in Val Bormida e in Pianura Padana”

Rixi: "Scali centrali per lo sviluppo del nord ovest e del centro Europa". Toti: "Portualità settore trainante della provincia"

Savona. Sviluppo delle infrastrutture e espansione dei retroporti in Val Bormida e in Pianura Padana. E’ questa la direzione che viene intrapresa per lo sviluppo dei porti di Savona e Vado Ligure. Questa mattina il convegno “Savona e Vado Ports Forum” nella Sala della Sibilla: al centro del dibattito il tema del fare rete e “fare sistema” tra istituzioni, enti e aziende nuova opportunità di valorizzazione, promozione e internazionalizzazione aziendale attraverso i valori dell’arte, della cultura e del Made in Italy.

L’evento è stato organizzato dalla Capitaneria di Porto di Savona nella Sala della Sibilla della Fortezza del Priamar. Quali sono i motori dell’economia savonese? Qual è la rotta per uno sviluppo sostenibile? Questi alcuni dei temi affrontati nel corso della presentazione (rivolta al cluster marittimo e agli enti locali) circa i dati dei traffici portuali e retroportuali. L’iniziativa è stata realizzata in collaborazione con Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, Unione Industriali della Provincia di Savona, Unione Utenti del Porto Savona-Vado Ligure, Isomar, Fondazione Slala e con il network di Capolavori d’Impresa.

I porti di Savona e Vado Ligure sono l’undicesimo scalo italiano, superano La Spezia, Salerno e Taranto storicamente davanti a Savona. Nel 2022 gli operatori savonesi hanno toccato numeri record: nel 2022 sono stati movimentate 15 milioni di tonnellate di merci e oltre 2mila scali. Il traffico portuale ha visto una significativa crescita dei volumi di merci movimentate, superando i livelli pre-pandemia. Un trend che – secondo il report di Assoporti – è destinato a consolidarsi.

In programma 130 milioni di euro di investimenti nei due scali per l’efficientamento dei porti. Numeri a cui si sommano le risorse del Pnrr, che coinvolgono il retroporto e le arterie di comunicazione tra scali e aree produttive, come evidenziato nel protocollo d’intesa tra Autorità di Sistema Portuale e Comuni. Gli ospiti della mattinata hanno confermato che gli investimenti pubblici e privati rappresentano l’occasione per il rilancio della realtà portuale, logistica e imprenditoriale savonese.

Per affrontare i temi di stretta attualità sono inoltre stati creati tre tavoli tecnici di discussione su transizione ecologica, infrastrutture e vie di comunicazione; modernizzazione, sburocratizzazione e digitalizzazione. Il tema dello sviluppo si è intrecciato nel corso della mattinata con approfondimenti sulla promozione, valorizzazione e identità d’impresa, nella sezione Capolavori d’Impresa Network. Comunicazione & Plusvalore.

Il comandante della capitaneria di porto di Savona Giulio Piroddi ha sottolineato i risultati raggiunti: “Da un lato c’è la crescita dall’alto la necessità di governare questa crescita migliorare l’accessibilità. Savona è inquadrata in un’Autorità di sistema portuale la più importante d’Italia. Savona ha l’ambizione di aumentate i propri spazi ed essere competitiva con i porti europei. Il Piano Regolatore Portuale ridisegnerà la portualità del comprensorio ponendo solide basi di sviluppo per i prossimi vent’anni. È in questo scenario che abbiamo deciso di realizzare un forum capace di coinvolgere più interlocutori. Lo scopo dell’evento è stato fornire idee da inserire nei progetti che riguarderanno sviluppo infrastrutturale, logistica, transizione ecologica e sburocratizzazione. Siamo in costante contatto con l’Autorità di Sistema Portuale e con le amministrazioni comunali per creare una rete di sviluppo sostenibile ed efficace. “I dati sono chiari e parlano di un momento propizio, che anche la politica deve sapere cogliere per far fronte ai problemi contingenti. Lavoreremo in sinergia affinché si possano raccogliere i frutti di tanto lavoro”.

Il tema del fare sistema è stato sviluppato dalla tavola rotonda che lanciato il Network Capolavori d’Impresa, che si propone proprio di riunire imprese, istituzioni, Università e Enti di ricerca per sviluppare progetti di valorizzazione, di internazionalizzazione e di rete. Gerardo Ghiliotto, imprenditore e Presidente Unione Utenti del Porto di Savona ha testimoniato l’esperienza positiva all’interno di Capolavori d’Impresa e ha sottolineato “l’importanza per imprese, operatori e istituzioni di attivare in rete iniziative di comunicazione comuni. ad alto tasso di innovazione e creatività, per fare sistema, e promuovere l’eccellenza delle nostre realtà industriali e di servizio“.

Forum Ports

Il viceministro Edoardo Rixi: “Questo sistema è centrale per lo sviluppo del nord ovest e del centro Europa. L’Italia vuole diventare un grande hub nel mediterraneo. Vogliamo dare capacità ferroviaria e viabilistica. Il nuovo piano regolatore dei due scali prevede un aumento della superficie per il trasferimento delle rinfuse, con la ripartenza degli impianti a fune per consentire di portare il materiale oltre Appennino senza l’utilizzo di mezzi pesanti. Inoltre, prevede il nuovo casello autostradale di Vado e il potenziamento delle linee ferroviarie. I due porti devono diventare sempre più complementari con Genova. Insieme rappresentano l’accesso diretto al Mediterraneo per il Piemonte e per il Nord Ovest. Questo è fondamentale perché il sistema Vado Savona deve diventate completare con Genova. Serve un sistema coeso in grado di gestire il traffico di merci e persone senza creare colli di bottiglia. Questo consentirà di aumentare i traffici e sviluppare ricchezza a livello territoriale“.

Il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti ha detto: “La portualità è un settore assolutamente trainante e questa provincia, con il suo sistema Portuale di Savona e di Vado, si dimostra assolutamente vitale da questo punto di vista. I numeri ci confermano un’importante crescita, per cui occorre non perdere le occasioni che abbiamo davanti di accelerare tutto il piano infrastrutturale che riguarda l’operatività e la competitività di questi porti”. Rispetto al piano infrastrutturale, il governatore ha spiegato: “Penso al rafforzamento della linea ferroviaria Torino-Savona, di cui abbiamo parlato al ministero con viceministro Rixi già nelle scorse settimane; penso ovviamente alle Varianti Aurelia, una delle quali si è sbloccata mentre un nuovo progetto dev’essere elaborato nel giro di pochi mesi; penso al nuovo casello di Bossarino, per cui siamo ancora fermi al ministero dell’Ambiente con una procedura di Via che deve essere assolutamente accelerata e sbloccata. Il nostro lavoro va in un’unica direzione: rendere la nostra regione, con tutti i suoi scali, sempre più competitiva nel panorama non solo Mediterraneo, ma anche a livello europeo. I grandi progetti infrastrutturali che stanno prendendo corpo in questi anni e in questi mesi permetteranno di raggiungere questi obiettivi, garantendo così sempre maggiore occupazione e sviluppo per il territorio“.

Il sindaco di Savona Marco Russo evidenzia: “L’importanza del porto per i nostri territori è spesso ribadita ma rappresentano innanzitutto una sfida che va in due direzioni: da un lato legare sempre più il porto al territorio, dall’altro il valore che il porto sa esprimere e le sue potenzialità”. Il sindaco di Vado Monica Giuliano sottolinea lo sviluppo messo in atto negli ultimi anni e rilancia: “Nel 2019 abbiamo inaugurato nuove infrastrutture questo ha dato la possibilità di sviluppare il territorio. Le imprese hanno bisogno di trmpi chiari certi e spazi dove potenziare le loro aziende. Ci aspetta una sfida che è quella di ampliare le aree retroportuali in altre regioni”.

Forum Ports

Fa eco il presidente della Provincia Pierangelo Olivieri: “La sfida è sviluppare la logistica anche in Val Bormida per collegare al Piemonte e alla Pianura Padana. Bisogna rendere fluido il lavoro per i privati e uscire dall’ottica di dover affrontare la ‘crisi’ e entrare in quella dello ‘sviluppo'”.

I Circoli del Partito Democratico di Vado Ligure e di Savona hanno espresso “soddisfazione in merito ai contenuti del convegno”, come hanno spiegato Alessandro Oderda, segretario del Circolo di Vado, e Stefano Martini, segretario dell’Unione Comune savonese: “Occasioni di confronto come questa rappresentano una ulteriore conferma della giustezza delle scelte intraprese ormai molti anni fa dagli amministratori locali di Vado e di Savona”.

“Sappiamo che il percorso iniziato nei primi anni 2000 dal Comune di Vado Ligure sotto la guida del sindaco Peluffo per ottenere un equilibrio soddisfacente tra le aspirazioni degli operatori portuali e la salvaguardia della qualità della vita dei cittadini di Vado Ligure non fu affatto agevole”.

“La lungimiranza, il pragmatismo e le capacità degli amministratori del nostro partito che hanno governato e governano attualmente i nostri 2 Comuni hanno permesso che la piattaforma portuale Maersk-APM nel porto di Vado diventasse realtà nel 2019 e che il porto di Savona con il terminal Costa Crociere dal 2003 in poi, anche che per merito del dinamismo di tanti operatori e terminalisti, intercettassero nuove sfide e nuove opportunità per creare occupazione.

“Siamo convinti che bisogna puntare sul rafforzamento delle reti infrastrutturali e del legame con i territori del Piemonte e più in generale del NordOvest. Si tratta di una sfida complessa e per niente facile ma la Politica deve servire a elaborare nuove strategie e deve impegnarsi a realizzarle. I cittadini dai partiti e dagli amministratori locali si aspettano questo e il Partito Democratico metterà a disposizione le sue risorse per migliorare sempre più le opportunità economiche e la qualità di vita dei cittadini di questo territorio”, hanno concluso.

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