Richieste

Piaggio, Basso (Pd): “Presenterò un’altra interrogazione”. Arboscello: “Governo e Regione assenti”

"Il 12 giugno si chiuderà il terzo bando, il governo si impegni affinché partecipino il maggior numero possibile di società capaci di affrontare questa sfida"

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Villanova d’Albenga. “Condivido la preoccupazione espressa dai sindacati per il futuro di Piaggio Aerospace e i suoi lavoratori. Il Ministro Urso deve ascoltare i lavoratori e riconvocare i sindacati per ascoltarli e confrontarsi”. Dopo l’appello della Fiom Cgilc, anche il senatore del Partito Democratico Lorenzo Basso riporta i riflettori sul caso Piaggio.

“In vista della chiusura del bando – prosegue – il 12 giugno, finora dal governo non sono arrivate risposte chiare su un futuro piano industriale, che preservi l’unità dell’azienda e l’eccellenza che rappresenta nel settore aeronautico e aerospaziale. Finora sono arrivate solo vaghe rassicurazioni senza impegni concreti, per questo presenterò nuovamente un’interrogazione urgente per sollecitare il Ministro Urso a intervenire direttamente, affinché non ci si fermi a un generico interessamento, ma ci sia l’impegno diretto del Ministro per il consolidamento dell’azienda”.

“Dopo due bandi andati deserti, quello che sta per scadere, per non essere l’ennesimo buco nell’acqua, deve vedere la partecipazione di aziende solide e forti in grado di garantire un piano industriale che tenga insieme tutti i comparti, per evitare uno spezzatino che rischierebbe di far perdere posti di lavoro e minare il futuro dell’azienda stessa. Il governo, nell’assoluto rispetto del percorso amministrativo avviato con il bando, si impegni però affinché al bando partecipino il maggior numero possibile di società capaci di affrontare questa sfida”, conclude Basso.

E il consigliere regionale Roberto Arboscello (PD) rincara: “A due mesi precisi dall’incontro con il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso (che si è tenuto lo scorso 29 marzo), il Tavolo provinciale per lo sviluppo economico non è stato più contattato, nonostante ci fosse l’impegno nel dare seguito operativo e aggiornamento al confronto, attraverso anche il coinvolgimento dell’Agenzia per lo sviluppo – Invitalia. Un silenzio surreale da parte del Governo nazionale, che fa il paio con l’assenza di Regione Liguria, che non si pronuncia da settimane sui vari Tavoli di crisi aperti nella provincia di Savona”.

“Nel frattempo, le preoccupazioni dei lavoratori aumentano e sono più che condivisibili. Su tutte, quella dei lavoratori di Piaggio Aerospace, a pochi giorni dalla scadenza dei trenta giorni per la presentazione delle manifestazioni d’interesse per la vendita (il bando è stato pubblicato lo scorso 10 maggio)”.

“Il Governo e Regione Liguria, su una partita così strategica e dopo due bandi di gara per la vendita finiti con un nulla di fatto, hanno il dovere di intervenire risolvere in modo definitivo la situazione, valutando una soluzione a capitale statale. Il tempo stringe ed è arrivato il momento degli impegni concreti” conclude Arboscello.

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