Critica

Parto in autostrada a Savona, Pasa: “Vergognosa figura di Regione Liguria, punto nascite ancora chiuso”

Il segretario provinciale della Cgil attacca: "Questi episodi accadono quando ci si affida ai soli numeri e non alle necessità reali dei cittadini"

Andrea Pasa generica

Provincia. “Auguri alla piccola Amaris, congratulazioni a mamma e papà, e complimenti al personale medico e ai militi  che hanno portato a garantito che tutto andasse bene grazie alla loro professionalità e prontezza. Per il resto, un’altra vergognosa figura della Regione Liguria, che non ripristinando il punto nascita di Pietra Ligure (chiuso da questa amministrazione regionale a  novembre del 2020 ) continua l’opera di smantellamento della sanità  pubblica regionale, della sanità territoriale  e soprattutto savonese , e mette in seria difficoltà migliaia di cittadini fino a minacciare il diritto alla nascita”. Così, in una nota, il segretario provinciale della Cgil Andrea Pasa commenta il parto avvenuto in ambulanza nella giornata di ieri, giovedì 25 maggio, a pochi metri dal casello autostradale di Savona.

“Governo e Regione Liguria – spiega il segretario – vanno a braccetto quando si parla di incentivare le nascite , stanno mettendo in campo azioni che vanno esattamente nel senso opposto. Da oltre due anni in provincia di Savona nascere per strada è diventata la normalità , siamo la provincia con un record poco invidiabile : abbiamo il maggior numero di nascite nelle piazzole autostradali”.

“Ma ciò che continua a fare più male è l’pprovazione di questo scempio da parte di chi dovrebbe rappresentare  il territorio savonese in Regione ed è  seduto tra i banchi della maggioranza e da molti , troppi sindaci del territorio . Sia quando si parla di Punto Nascite,  di punti di primo intervento oppure di liste di attesa . Mentre la nostra Provincia, e  Regione sprofondano verso il punto di non ritorno in tema di socio sanitario per mancata programmazione ed errori macroscopici come quello di  trasformare gli ospedali  di Cairo Montenotte e Albenga in ospedali di comunità ( con il rischio di regalarli ai privati dopo avere speso milioni di euro pubblici). Nel frattempo il territorio attende da mesi di incontrare l’assessore regionale alla sanità. Non si è ancora fatto vivo. Il silenzio è complicità. Nessuno escluso”, conclude Pasa.

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