Aiuto umanitario

Osteopati savonesi “in missione” a Zanzibar per aiutare bambini disabili: giovedì una cena per sostenere il progetto di Marco Pugliese 

L'iniziativa benefica "ZanzibarHelp" è nata da una promessa alla moglie prima della sua morte. I primi risultati: inaugurate quattro aule pensate per accogliere bimbi con diverse forme di disabilità

Savona/Zanzibar. E’ nato soprattutto da una promessa alla moglie mancata di tumore l’iniziativa che Marco Pugliese sta portando avanti da dopo prima dello scoppio della pandemia da Covid. Grazie a lui, oggi, circa 80 bambini dell’isola di Zanzibar possono contare su quattro aule per disabili, oltre a un costante supporto umanitario.

Prende il nome di “ZanzibarHelp” il progetto messo in campo da Marco che ad oggi sta raccogliendo già i suoi primi risultati: ha costruito delle vasche per la raccolta dell’acqua in modo da garantire l’igiene pubblica alla popolazione dell’isola, ha avviato una rete di orti dedicati alla produzione di prodotti agricoli a km 0 e sta fornendo supporto medico a persone che altrimenti non avrebbero accesso al sistema sanitario.

COME E’ NATO IL PROGETTO SOLIDALE

Il tutto è nato qualche anno fa, quando Marco e sua moglie Graziella, che per molti anni hanno visitato e vissuto l’isola di Zanzibar, hanno deciso di impegnarsi a portare il loro aiuto alle famiglie più povere e provare a insegnare la strada per l’emancipazione alle donne. Purtroppo nell’agosto 2018 Graziella viene a mancare a causa di un tumore, ma durante il trascorso della malattia e durante le loro chiacchierate lei fa promettere a Marco una cosa molto importante: portare avanti i loro progetti a Zanzibar. Sarà così che nel settembre del 2019 Marco si trasferisce definitivamente a Zanzibar, prima a Uroa e poi nel febbraio 2020 a Nungwi.

Poco dopo più di un mese però scoppia la pandemia da Coronavirus e la popolazione di Zanzibar cade nel baratro della disoccupazione – l’economia dell’isola si basa prettamente sul turismo – e Marco capisce che non può semplicemente starsene in spiaggia a prendere il sole e decide di impegnarsi. Inizia a chiedere aiuto ad amici e parenti attraverso i social per provare a organizzare almeno una distribuzione alimentare per sostenere le famiglie che improvvisamente si erano ritrovate in seria difficoltà. La risposta è stata grandiosa, quindi Marco, insieme ad altri volontari zanzibarini e italiani porta a termine questa prima distribuzione, ma poi non si è più fermato.

I PRIMI RISULTATI TANGIBILI

Nel febbraio di quest’anno l’associazione ha inaugurato quattro aule pensate per accogliere i bambini con diverse forme di disabilità, tra di loro troviamo chi ha la sindrome di Down, chi ha subito gravi incidenti e tante altre forme di disabilità. Ma, come afferma Marco Pugliese, si tratta solo “di un piccolo assaggio di quello che un giorno sarà la Donnino’s Family School”.

Il 2 febbraio le aule sono state inaugurate, il 6 sono iniziate qui le prime lezioni. Il prossimo obiettivo è quello di costruire altre 16 stanze, tra aule e laboratori, dormitori, mensa e una clinica multi-specialistica. In cantiere anche campi da coltivare.

Generico maggio 2023
La scuola per disabili

I primi risultati si vedono già, i bambini sono felici e c’è chi sta migliorando” ci racconta Roberto Frumento, osteopata savonese che ha deciso di sostenere il progetto di Marco insieme al collega, anche lui savonese, Roberto Guglielmi, cercando nuove professionalità volontarie da “arruolare” per offrire un aiuto sanitario in loco ai bambini zanzibarini.

“Da più di 10 anni formiamo osteopati provenienti da tutta Italia e che ora hanno la possibilità di svolgere regolarmente il loro servizio sull’isola di Zanzibar – spiega -. In più occasioni siamo riusciti a formare dei piccoli gruppi, anche con professionalità sanitarie differenti, e trascorrere un dato periodo di tempo ad aiutare, non solo i bambini ma anche donne incinte e persone con altre difficoltà. Questo è un progetto davvero molto bello a cui tengo” tiene a dire.

SONO NECESSARI FONDI: GIOVEDI’  A SAVONA UNA CENA BENEFICA PER SOSTENERE L’ATTIVITA’

L’obiettivo è quello di continuare ad aiutare, soprattutto di ampliare gli spazi nella scuola per i bambini zanzibarini con disabilità, ma come sempre sono necessari dei fondi. “Chi volesse sostenere il progetto, giovedì 11 maggio a Savona, sarà possibile partecipare a una cena solidale per offrire donazioni” annuncia Frumento. L’appuntamento è presso il ristorante Bella Recco (ex Serenella) di Savona: qui sarà possibile conoscere Marco Pugliese, il fondatore di ZanzibarHelp, che sarà lieto di raccontare il suo progetto, le motivazioni, la crescita di questa realtà e i progressi che questi bambini stanno compiendo grazie all’amore e alle cure che ricevono. Il tutto sarà accompagnato da diapositive e immagini dal posto.

“La cena (del costo di 20 euro) permetterà di contribuire concretamente a questo progetto, offrendo una speranza a questi splendidi bimbi di una vita degna e felice in una società dove sarebbero completamente emarginati. Si avrà modo di conoscere alcuni volontari e i responsabili delle spedizioni osteopatiche che illustreranno la loro attività sull’isola: nella scuola e nei villaggi più disagiati” illustra Frumento.

I posti per la cena sono limitati, è consigliata quindi la prenotazione al numero 347 9005892.

Generico maggio 2023
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