Dinamica

Omicidio a Savona, la fine della relazione e offese personali scatenano la rabbia dell’assassino

L'arma una semiautomatica calibro 22, detenuta irregolarmente e con la matricola abrasa. Alle forze dell'ordine non risultano precedenti di liti violente tra l'omicida e la vittima

polizia stato questura generica

Savona. Una relazione finita, un ultimo incontro, in occasione del quale lei lo avrebbe offeso scatenando la sua rabbia, sfociata poi in un colpo di pistola mortale. Sono queste, secondo la ricostruzione effettuata dalla Polizia di Stato, le ragioni alla base dell’omicidio avvenuto alle 2 della notte scorsa in piazza delle Nazioni a Savona.

Lui è un cittadino della Guinea di 27 anni, incensurato e regolare sul territorio nazionale, con un impiego nella cucina di un ristorante nella zona del porto di Savona; lei una albanese di 27 anni, regolare sul territorio (e con qualche precedente per reati contro il patrimonio e stupefacenti) con un impiego nella sala dello stesso ristorante.

Secondo quanto accertato, fino a poco tempo fa i due erano coinvolti in una relazione sentimentale, poi finita. La notte scorsa i due si sono incontrati nuovamente. L’incontro, però, è stato da subito tutt’altro che pacifico e si è trasformato in una lite (dovuta proprio alla fine del rapporto) al culmine del quale lei avrebbe offeso personalmente l’ex compagno.

Questi, secondo quanto raccontato al Pm durante l’interrogatorio, avrebbe quindi preso una pistola (poi rinvenuta nelle vicinanze) e le avrebbe sparato. Dopo il colpo, l’uomo ha avvisato subito la centrale del Nue affermando di aver ucciso la donna e chiedendo l’intervento dei soccorsi.

L’arma, una semiautomatica calibro 22, era detenuta irregolarmente: ha la matricola abrasa ed è attualmente oggetto di accertamenti tecnici.

Gli inquirenti dovranno anche stabilire se la 27enne sia stata uccisa da un unico colpo di pistola o da più di uno: accanto al corpo, infatti, sono stati ritrovati diversi bossoli.

Alle forze dell’ordine non risultano precedenti di liti violente tra l’omicida e la vittima; la donna, tuttavia, a febbraio scorso era già stata “ammonita” dal questore per fatti avvenuti con un’altra persona.

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