Savona. La dodicesima edizione del Meeting internazionale Città di Savona di atletica leggera, tappa challenger del World Athletics Tour organizzata dall’Atletica Savona con la collaborazione del Cus Genova, sta animando le piste e le pedane del centro sportivo Giulio Ottolia grazie alla presenza di atleti di altissimo livello.
Sono in programma quindici gare (dodici corse e tre concorsi), nelle quali si sfidano 104 atleti provenienti da 29 stati. Stelle dell’atletica internazionale che, complessivamente, annoverano nel loro palmarès 20 medaglie olimpiche e paralimpiche, 24 medaglie mondiali e 73 continentali.
Alla Fontanassa il tempo meteorologico è buono. Giornata piacevole e soleggiata, con aria asciutta e vento abbastanza forte, ovviamente favorevole considerata la possibilità di scegliere da quale parte svolgere le gare. La tribuna presenta il tutto esaurito, con la presenza di molti addetti ai lavori.
L’apertura in pista è stata dedicata alle batterie dei 100 metri piani. Nel femminile la più veloce è stata la britannica Daryll Neita, col tempo di 11″06. Nuovo record del meeting, con vento regolare. Secondo miglior tempo per la spagnola Maria Isabel Perez in 11″34, terza la sudafricana Carina Horn in 11″36.
Seguono Anna Bongiorni (Carabinieri) in 11″48, Johanelis Herrera Abreu (Aeronautica Militare) in 11″60, Alice Pagliarini (Atletica Fano) in 11″68.
Nella seconda batteria eccelle la lussemburghese Patrizia Van Der Weken in 11″07, ma col vento eccessivo. La svizzera Geraldine Frey fa 11″19, Alessia Pavese (Aeronautica Militare) si qualifica per la finale con 11″29.
Non qualificate la tedesca Alexandra Burghardt in 11″37 e Chiara Melon (Fiamme Azzurre) in 11″57. Zaynab Dosso (Fiamme Azzurre) si scalda ma non gareggia, accusando un problema muscolare alla gamba destra.
Il ghanese Benjamin Azamati è il più veloce nelle batterie dei 100 maschili fermando il cronometro a 9″99 con vento +2.7. Precede Yupun Priyadarshana Abeykoon Mudiyanselage con 10″04 e Lorenzo Patta (Fiamme Gialle) con 10″09.
Filippo Tortu (Fiamme Gialle) , uno dei protagonisti più attesi tra gli azzurri, si qualifica come ripescato con 10″16. Dietro a lui il britannico Jeremiah Azu in 10″25 e Mattia Donola (Carabinieri) in 10″40.
Seconda batteria nel segno del britannico Reece Prescod in 10″06. Brilla anche l’ivoriano Arthur Cisse che fa 10″07.
Fuori dalla finale il francese Mouhamadou Fall con 10″17, Marco Ricci (Nissolino Sport) con 10″18, Matteo Melluzzo (Fiamme Gialle) con 10″45. Non partito Roberto Rigali (Bergamo Stars Atletica).
Il programma è stato aperto dal salto triplo femminile, con otto atlete in gara. Ha primeggiato, così come l’anno scorso, Thea Lafond, atleta della Dominica, con la misura di 14,68 ottenuta al terzo tentativo. Una misura che sarebbe stata il primato personale, ma non verrà omologata per il vento a +2.9.
Seconda posizione per Ottavia Cestonaro (Carabinieri) con 13,99 metri, terza la lituana Dovile Kilty con 13,83, quarta la turca Tugba Danismaz con 13,37, quinta Dariya Derkach (Aeronautica Militare) con 13,37, sesta Chiara Smeraldo (Cus Genova) con 13,25 (primato personale), settima Veronica Zanon (Fiamme Oro) con 13,18, ottava Corinne Challancin (Atletica Firenze Marathon) con 12,81. Una gara caratterizzata da un gran numero di salti nulla a causa delle difficoltà create dal vento alle spalle delle atlete.

Thea Lafond con il suo tecnico

Filippo Tortu

Reece Prescod

Il podio del salto triplo femminile

La genovese Chiara Smeraldo
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