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Infrastrutture nel savonese, Pasa (Cgil): “Il potenziamento ferroviario della tratta Savona-Torino ancora un miraggio”

"Ricordiamo al presidente Toti che Savona è una provincia della Liguria, pretendiamo rispetto e soprattutto risposte su un tema così importante cone quello delle infrastrutture"

Andrea Pasa generica

Savona. “Il potenziamento ferroviario della tratta Savona/Torino continua a rimanere un miraggio eppure il consuglio regionale nel 2019 ha votato all’unanimità un documento in cui impegna il Presidente Toti a mettere in campo iniziative su questo tema. Ciò che c’è da fare sul tema delle infrastrutture è racchiuso nelle parole che il Presidente Mattarella ha pronunciato poco tempo fa. Il Presidente ha sottolineato come la mobilità, al pari degli altri servizi, costituisca un importante elemento di libertà, di pari dignità sociale, strumento che sottrae all’emarginazione territori e popolazioni, con particolare riguardo alle aree interne. Per il Presidente, la missione di questo servizio non va mai sottovalutata in quanto persegue la finalità di interesse generale”. Lo ha ribadito il segretario provinciale della Cgil Andrea Pasa.

“La dotazione infrastrutturale della Provincia – prosegue -, di fatto, non ha subito negli ultimi decenni alcune modifiche sostanziali, risultando oggi pesantemente inadeguata soprattutto alle sfide future. In questo senso è fondamentale pensare alle aree di accesso ai porti. Gli investimenti infrastrutturali di terra, da e per la piattaforma, sono in ritardo e per questo chiediamo da tempo alle istituzioni nazionali e locali di accelerare l’esecuzione di una serie di opere essenziali per l’economia del nostro territorio”.

Le organizzazioni sindacali confederali Cgil Cisl Uil di Savona hanno da tempo costruito un documento in cui descrivono la situazione e individuano le infrastrutture strategiche per la provincia di Savona presentato a tutti i comuni del territorio, alla Provincia, alla Regione Ligurua e ai ministeri competenti oltre che alla Commissione del Senato: “Tale documento ha lo scopo di accelerare l’esecuzione di una serie di opere essenziali per l’economia del territorio, continuando a pensare che sia fondamentale l’interessamento e le sinergie su questi temi delle tre regioni del Nord Ovest, Liguria Lombardia Piemonte, e soprattutto delle province di Savona Alessandria e Cuneo che potrebbero davvero utilizzare le opportunità del nostro territorio per rilanciare l’intero Nord Ovest , attraverso un investimento importabte anche in Valbormida”.

Tra le opere inserite nel dossier spiccano quelle riguardanti la Piattaforma (la strada a scorrimento veloce Vado – Quiliano – Savona, il nuovo casello di Bossarino, la messa in sicurezza e l’ampliamento della infrastruttura ferroviaria); e poi lo sblocco dei lavori dell’Aurelia Bis, un intervento forte e deciso sull’aeroporto di Villanova d’Albenga, il raddoppio ferroviario tra San Giuseppe e Ceva e gli interventi di ammodernamento del segnalamento ferroviario da Savona ad Alessandria, provando anche a fare ricadere alcune attività su imprese e comparti del territorio, in primos quello delle costre della manifattura. Infine, e non certo secondari, la bretella Carcare – Predosa, la messa in sicurezza del tratto autostradale Savona – Torino , il raddoppio ferroviario di ponente e la diffusione della banda larga su tutto il territorio della provincia con un particolare riferimento alle aree interessate da attività industriali, logistiche e turistiche e quelle potenzialmente interessate da nuovi investimenti.

“Finalmente – prosegue Pasa – è stato rilevato l’esistenza di un problema infrastrutturale anche in Provincia di Savona – come da tempo denunciato da Cgil Cisl Uil anche in decine di iniziative pubbliche messe in campo dalla nostra organizzazione. Inolte è necessario sostenere la necessità di sviluppare al massimo la cura del ferro e la intermodalità, specie a proposito della indicazione del migliore funzionamento delle tratte regionali, vera e propria via crucis di migliaia di lavoratori e studenti pendolari”.

E ancora: “A questo proposito azioni concrete della Regione Liguria non sono coerenti con quanto approvato all’unanimità il 30 settembre 2019 in Consiglio Regionale per una risoluzione proprio sul tema delle infrastrutture strategiche per la nostra Provincia con l’obbiettivo di ridurre il traffico su gomma, sia passeggeri sia merci, indicando gli investimenti da porre in opera: potenziare in collaborazione con RFI gli impianti della stazione di Vado Zona Industriale e di Parco Doria a Savona; potenziare la linea Savona – Torino attraverso la posa di un secondo binario tra Savona e Altare lungo la sede già predisposta e mai ultimata (Linea Savona San Giuseppe di Cairo – Via Altare) e la progettazione e realizzazione – in Accordo con Regione Piemonte – di un nuovo tronco da Ceva ad Altare che elimini il collo di bottiglia esistente (opera di soli 20 km che eliminerebbe le 2 acclività di Cosseria e Sale Langhe con enormi benefici sui tempi di percorrenza)”.

Poi conclude: “Oltre alle passerelle il presidente Toti che insieme all’amministrazione tutta ha la responsabilità politica di ciò che avviene in tutta la regione, e con lui gli altri amministratori del territorio , dovrebbe mettere a terra cuo che ha deciso nel 2019. Sono passati 3 anni e mezzo e su questo fronte nulla è accaduto. È arrivato il momento in cui, chi la responsabilità politica deve decidere. Ricordiamo al presidente che Savona è una provincia della Liguria, pretendiamo rispetto e soprattutto risposte su un tema così importante cone quello delle infrastrutture”.

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