Sala gollo gremita

Cisano sul Neva, un successo l’incontro pubblico con l’alpinista imperiese Lorenzo Gariano

Ha incontrato i bambini della Primaria “G. Comanedi”  e presentato il suo libro, oltre a raccontare la sua storia

Cisano sul Neva. Sala Gollo gremita, ieri sera, per l’incontro, patrocinato dal Comune di Cisano Sul Neva, con l’alpinista imperiese Lorenzo Gariano, unico ligure ad aver scalato le 7 vette più alte al mondo (Kilimanjaro, Aconcagua, Elbrus, McKinley, Everest, Carstens, Vinson Massif) insieme a Reinhold Messner, Alberto Magliano e Giuseppe Pompili e le 7 cime delle Alpi Liguri tutte sopra quota 2000 (Pizzo d’Ormea m. 2480) Bric di Conoia (m. 2520), Mongioie (m. 2630), Marguareis (m. 2651) Bertrand (m. 2482) Missun (m. 2356) e Saccarello (m. 2200).

Gariano che, nel pomeriggio, aveva  incontrato i bambini della Primaria “G. Comanedi” presentando il suo libro “Un respiro oltre l’Everest – Dall’asma infantile alla solidarietà in Nepal”, andato letteralmente a ruba durante la serata, ha raccontato come da bambino, affetto da un’asma bronchiale cronica che gli impediva non solo di fare qualsiasi sport, ma anche di camminare, sia riuscito a compiere imprese eccezionali, conquistando le vette più alte al mondo. A salvarlo è stato  un medico che, quando aveva 6 anni, consigliò ai suoi genitori, immigrati in Inghilterra , di portarlo al mare, in Liguria, dove l’aria salubre e il mare sarebbero stati la cura migliore.  Gariano ha vissuto fino ai 18 anni dagli zii, a Imperia, dove tuttora vive, pur facendo da pendolare in Inghilterra dove ha famiglia.

Gariano gestisce il rifugio Chionea, a Ormea, in Alta Val Tanaro ed  organizza la “Seven Summits Challenge Alpi Liguri”, dedicata all’amico Marco Contri, tragicamente scomparso sul Monte Bianco. Un anello di 46Km, con un dislivello di 4 mila metri, privo di difficoltà tecniche particolari che, in due giorni, permette ai partecipanti di ammirare lo spettacolo unico del mare e delle grandi montagne che offre la Liguria.  E, per condividere con il pubblico la sua lunga esperienza nepalese che lo ha portato a svolgere numerose missioni umanitarie in quel paese, prima e dopo il devastante terremoto del 25 aprile 2015 che lo rase al suolo e causò più di 8 mila morti, ha offerto  il thé nepalese, appunto,  a base di zenzero, limone e miele.

“Un particolare ringraziamento – commentano dal Comune – al Bar Sport e al Bar Cadana per la collaborazione e alla maestra Loredana Castellari della Scuola “Comanedi” che ha organizzato l’incontro con i bambini a scuola, proponendo anche l’incontro pubblico”.

“Una bella serata all’insegna della solidarietà, dello sport e delle vere passioni, motori essenziali per trasformare un sogno in realtà e che ha esalato la bellezza straordinaria della nostra Liguria” sottolineano gli amministratori comunali. Ha concluso Gariano: “Una bellezza che, troppo spesso diamo per e che per apprezzarla, a volte, è necessario allontanarsi per qualche tempo”.

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