Grande preoccupazione

A Vado la costruzione dei cassoni per la diga di Genova, M5S contrario: “Impatto ambientale nemmeno valutato, siamo cittadini di Serie B?”

Per i pentastellati una decisione "calata dall'alto senza che i valdesi siano stati informati sulle conseguenze che inevitabilmente si riverserebbero sulla cittadina"

Savona. “Dalle ultime notizie riportate dai giornali locali, riscontriamo che i cassoni necessari per la diga foranea sembra che verranno costruiti presumibilmente tutti a Vado Ligure (e non in parte a Prà come previsto inizialmente) cosi come risulta dalle dichiarazioni del viceministro Rixi e del presidente Toti. C’è grande preoccupazione da parte del M5S provinciale savonese, per come queste decisioni siano calate dall’alto senza che i cittadini vadesi siano stati in alcun modo informati sulle conseguenze che inevitabilmente si riverserebbero sulla cittadina“.

A dirlo è Stefania Scarone, coordinatrice provinciale Movimento 5 Stelle Savona, a poche ore dal vertice di Genova sulla nuova diga con al centro della discussione proprio la costruzione dei cassoni. Di fronte al malcontento dei genovesi per la possibile realizzazione a Pra’, dove si troverebbero davanti alle case (in alto le immagini delle proteste), da più parti si è alzata la proposta di realizzarli a Vado Ligure. E dopo l’apertura del sindaco Monica Giuliano (che però ha chiesto in cambio alcune contropartite, su tutte il completamento della darsena), due giorni fa sono arrivate le parole del viceministro Edoardo Rixi: “Quello che vorremmo fare è concentrare su un unico sito, e quel sito dovrebbe essere Vado Ligure”. Stesso auspicio del governatore ligure Giovanni Toti e del presidente dell’Autorità Portuale Paolo Emilio Signorini: l’obiettivo di tutti è realizzare quei cassoni a Vado, ritenuto un sito più adatto nel quale la costruzione risulterebbe meno impattante.

Una visione che il MoVimento 5 Stelle però non condivide: “E’ sconcertante notare che la Regione ha presentato nelle scorse ore una richiesta di non assoggettabilità alla Via (Valutazione d’Impatto Ambientale), non ritenendola evidentemente necessaria. Ricordiamo che vi è anche in predicato il progetto del deposito GNL (Gas Naturale Liquefatto) nei comuni di Vado e Bergeggi che sarà di 20 mila metri cubi su un’area di 30 mila metri quadrati. La valutazione di impatto ambientale è assolutamente necessaria per valutare le emissioni inquinanti già presenti sul territorio”.

Dovremmo forse pensare che esistano cittadini di serie A e cittadini di serie B?” conclude il M5S.

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