Addio

A Savona l’ultimo saluto a Danjela Neza, vittima di femminicidio. Don Lupino: “Quante lacrime ancora perché finisca la violenza?”

La salma resterà nella chiesa ancora per la giornata odierna. Domattina partirà per l'ultimo viaggio verso la sua terra d'origine, in Albania

Generico maggio 2023

Savona. Questa mattina (11 maggio), nella chiesa del Sacro Cuore di Gesù, Savona ha dedicato l’ultimo saluto a Danjela Neza, la 29enne vittima di femminicidio. Nella notte tra venerdì e sabato scorso, è stata uccisa da un colpo di pistola, in piazza delle Nazioni.

Sono centinaia le persone che hanno preso parte alle esequie, tra cui anche il sindaco di Savona Marco Russo. Non solo amici e parenti, ma anche tanti cittadini che hanno voluto manifestare tutto il proprio affetto e la vicinanza alla famiglia.

“Danjela ci ha costretti tutti a riflettere. Quante lacrime dovranno ancora versare le donne, le madri, le sorelle perché finisca la violenza? Il Dio in cui credo ha il volto di Danjela, una innocente massacrata. Noi uomini davanti a lei dobbiamo rinnovare l’impegno a mettere fine alla violenza. Dobbiamo essere costruttori di amore, pace e fraternità”, è quanto affermato da don Giovanni Lupino nell’omelia.

Parole toccanti, ma allo stesso tempo dure e fortitese a stimolare una doverosa riflessione sulla violenza dilagante, sempre più cieca e sorda, che ha strappato alla vita l’ennesima, giovane donna.

Nel corso della cerimonia, anche il ricordo delle amiche più care: “Danjela era piena di vita e di energia. Era instancabile. Siamo tristi e arrabbiate perché non riusciamo a trovare un senso a questo vuoto”. Un sentimento di comprensibile rabbia per l’accaduto, ma anche per alcuni articoli sui giornali “che hanno sintetizzato la sua vita con dettagli inutili“.

La salma di Danjela resterà nella chiesa del Sacro Cuore di Gesù ancora per la giornata odierna, mentre domattina partirà per l’ultimo viaggio verso la sua terra d’origine, in Albania. 

Riavvolgendo il nastro, e tornando ai fatti della tragica notte, secondo quanto confessato dallo stesso autore del gesto, a premere il grilletto è stato il 27enne Safayou Sow. Lui e Danjela lavoravano nello stesso locale, il Club Nautico Savona, in piazzetta d’Alaggio. Ed erano entrambi apprezzati: lui per il suo lavoro come aiuto cuoco, lei in sala per il modo in cui accoglieva e serviva i clienti.

Secondo quanto si è potuto ricostruire, circa un mese fa i due hanno avuto una relazione, che però la ragazza ha ben presto ritenuto di troncare. Una decisione che l’uomo non è riuscito ad accettare. L’altra notte i due si sono visti nei giardini di piazza delle Nazioni, hanno litigato a lungo fino a quando Safayou Sow è andato in macchina, ha preso una pistola semiautomatica calibro 22 con la matricola abrasa, detenuta irregolarmente, è tornato dalla giovane e le ha sparato. Poi ha telefonato al 112: “Ho sparato a una donna, venitemi a prendere”.

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