Genova. Finisce 3 a 2 al “Baciccia-Ferrando” di Genova ‘Pra vs Spotornese’. Finale in bilico fino allo scadere, con i tifosi sempre sul filo del rasoio per 90 minuti. La maggior parte dei gol sono infatti arrivati nel secondo tempo di gioco, ma a spuntarla è stata la squadra di casa. Ottimo piazzamento per i bianco-azzurri che, nel primo anno in Prima Categoria, sono riusciti comunque a disputare un ottimo campionato e, nonostante il rammarico, raggiungere la finale play-off. Grande festa invece per i tifosi gialloneri, che, l’anno prossimo, sosterranno la propria squadra del cuore in Promozione.
La squadra di Dorigo e Ferraro è riuscita comunque a togliersi qualche soddisfazione, salendo dalla seconda categoria alla prima, rischiando poi di ripetersi quest’anno: “Prevale tutto quello che abbiamo creato, ora dobbiamo migliorarci. E’ una società che è comunque nata da poco, oggi abbiamo chiuso un’annata forse irripetibile, ottenendo grandi risultati contro squadre attrezzate anche più di noi. Devo solo ringraziare i miei ragazzi che hanno dato tutto dall’inizio alla fine. Complimenti al Pra, un’ottima squadra che si è meritata questa vittoria, anche se noi ce la siamo giocata fino all’ultimo”.
Se la crescita della Spotornese in questa stagione si potesse rappresentare con un grafico, ci sarebbe sicuramente una linea retta che, partendo dal punto di origine, andrebbe a salire in modo netto e continuo. Dalla prima giornata dove esce sconfitta 2 a 0, arriva a disputare una seconda parte del campionato da quasi prima della classe, battendo il Multedo e arrivando oggi a giocarsi palcoscenici più alti: “Vedo questa stagione come un’occasione di crescita, osservandola possiamo sfruttarla per migliorarci ancora di più. Ci tengo a ringraziare questa società, il motore di ciò che avviene poi in campo“.
Partita preparata ‘ad hoc’ quella di oggi, importante evitare le pericolose ripartenze avversarie: “Sapevamo che loro avevano questi due esterni capaci di fare la differenza, per questo siamo partiti leggermente chiusi. Arcidiacono si è poi inventato un eurogol, tagliandoci le gambe. Nel secondo tempo abbiamo accusato il doppio svantaggio, Carminati ci ha fatto poi sperare per due minuti, dopodichè il gol di Favorito ci ha scossi un pochino”.
Mister Dorigo, oggi mister e l’anno scorso giocatore, ha disputato due finali in due anni, ma con due ruoli completamente diversi: “Non ho un buon rapporto con le finali, però da giocatore la pressione era più alta. Da allenatore hai tutta la settimana per lavorarci sopra, ci arrivi probabilmente più lucido”.
I tifosi sono stati un tassello chiave per il club, per l’anno prossimo servirà uno stadio di casa: “Abbiamo bisogno di un campo per compiere il salto definitivo e per consolidare ancora di più la società. Avere una struttura è fondamentale e il comune sta lavorando per cercare di soddisfare al meglio le nostre richieste. Al mister del Multedo, che la scorsa settimana si era pronunciato nei confronti dei nostri tifosi, rispondo che per noi sono tifosi, non sostenitori come ha enunciato lui, sono il nostro dodicesimo uomo“.