Grande soddisfazione

Rocchettese, l’euforia di Simone Ferrero e del presidente Leotta: “Una gioia indescrivibile”

Il direttore sportivo ed il massimo dirigente della squadra rossoblù entusiasti per il successo nel derby col Dego che vale l'accesso alla finale playoff

Dego. Sarà la Rocchettese a sfidare il Cengio nella finale playoff del girone B di Seconda Categoria. I rossoblù, che si sono classificati quarti in campionato, hanno battuto in trasferta per 2 a 0 il Dego, che si era piazzato terzo. Nella stagione regolare la gara di andata era terminata in parità, mentre quella di ritorno aveva visto i biancoblù imporsi per 4-3. Anche i precedenti delle passate stagioni avevano premiato il Dego; da quando, nel 2017, è stato rifondato, prima di oggi la Rocchettese non era mai riuscita a batterlo.

“Sono cose che tolgono il fiato ed anche il cuore, a momenti rischio un infarto” scherza Simone Ferrero, direttore sportivo rossoblù. “Sicuramente è una gioia indescrivibile – prosegue – perché per sei anni abbiamo perso, a volte anche per sfortuna, o pareggiato. Il derby non lo avevamo mai vinto, quindi dopo tante delusioni vissute abbiamo potuto sfogare la nostra gioia”.

Anche il presidente Gian Paolo Leotta mostra tutta la sua soddisfazione per il successo nel derby: “Abbiamo coronato una stagione all’altezza del nostro valore, perché abbiamo una bella squadra. Ora andiamo a giocarci il tutto per tutto. Siamo già contenti di essere arrivati a questo punto, perché vincere qua a Dego per noi era la cosa basilare, però ci crediamo”.

Numerosi gli spettatori giunti al campo di Dego, con i rossoblù che hanno potuto contare sul consueto supporto della loro tifoseria organizzata. “Noi il tifo lo abbiamo sempre avuto e siamo ben contenti. Siamo una delle poche squadre di questo campionato che è seguita dai sostenitori” sottolinea con piacere il presidente.

Una finale playoff che è frutto di una squadra allestita con notevoli sforzi, al fine di renderla il più competitiva possibile, come spiega Ferrero: “Abbiamo fatto tanti sacrifici, ho avuto tanto lavoro da fare così come tutta la società. Abbiamo voluto crescere e in questi tre/quattro anni abbiamo lavorato tanto, ci siamo impegnati tanto e abbiamo fatto tantissimo, nelle nostre possibilità. La nostra è una realtà piccola ma calda, con grande voglia di progettualità. Siamo venuti qua a giocarci una semifinale progettando, in questi ultimi due mesi, la prossima stagione. Abbiamo già buttato le basi, stiamo crescendo, abbiamo diversi progetti in cantiere, vogliamo crescere come società ed arrivare a consolidarci come meglio crediamo e come meglio possiamo”.

Un successo speciale che merita una dedica: il primo pensiero è allo storico sostenitore deceduto nel 2017. “La dedichiamo a Saffirio, uno dei nostri primi tifosi che ci ha sempre seguito; lui da lassù ci vedrà e sarà contento” dice Leotta. “È una dedica che gli vogliamo fare col nostro cuore – gli fa eco Ferrero -, perché per noi è stato come un fratello più grande ed un nipote. Con noi c’è sempre, per lui è stata fatta anche una bandiera. La dedichiamo anche all’ex presidente Bonifacino (mancato nel 2009, ndr), agli allenatori e in particolare a Davide Chiola, una persona meravigliosa con cui vogliamo passare più tempo possibile negli anni a venire”.

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