Peccato!

Rari Nantes Savona, il sogno sfuma a Budapest: l’Euro Cup è del Vasas

I biancorossi si arrendono alla squadra ungherese che si impone per 15-7 e conquista per la prima volta il trofeo

BPER RN Savona vs HID Vasas Plaket
Foto d'archivio

Budapest. La Bper Rari Nantes Savona non è riuscita nell’impresa di conquistare la quarta Len Euro Cup della sua storia.

I biancorossi, nella piscina Komjádi di Budapest, sono stati battuti dal Vasas Plaket, che ha così alzato al cielo il trofeo, vinto per la prima volta, davanti al proprio pubblico. Dopo che l’andata, due settimane fa era terminata col risultato di parità, 8 a 8, la partita di ritorno è finita con un netto successo degli ungheresi: 15-7.

La gara si è subito indirizzata su binari favorevoli ai padroni di casa che, beneficiando di un buon numero di superiorità numeriche nel primo tempo, si sono portati avanti 5 a 1. La Rari ha provato a restare aggrappata all’incontro, ma già in avvio di terzo tempo ha ceduto, arrivando poi a trovarsi anche a meno 8.

Il Vasas Plaket, quindi, scrive il proprio nome nell’albo d’oro della Len Euro Cup succedendo al Sabadell, vittorioso lo scorso anno e battuto dalla Rari Nantes Savona nel 2012, anno che resta quello dell’ultimo successo dei biancorossi in questa manifestazione.

Il tabellino:
A Hid Vasas Plaket – Bper Rari Nantes Savona 15-7
(Parziali: 5-1, 3-3, 4-0, 3-3)
A Hid Vasas Plaket: B. Mitrovic, D. Bruguljan 2, L. Zerinvary, S. Randelovic 4, A. Konarik 1, L. Gabor 3, R. Simon 1, I. Negaev, B. Erdelyi 1, B. Batori (cap.) 2, K. Bedo, T. Sedlmayer 1, M. Mizsei. All. Slobodan Nikic.
Bper Rari Nantes Savona: G. Nicosia, N. Rocchi 1, A. Patchaliev, A. Urbinati, F.N. Panerai 1, V. Rizzo (cap.) 1, A. Caldieri, L. Bruni 2, E. Campopiano 1, M. Guidi, B. Durdic, G. Lanzoni 1, N. Da Rold. All. Alberto Angelini.
Arbitri: Nenad Peris (Croazia) e Spyridon Achladiotis (Grecia). Delegato Len: Andy Hoepelman (Paesi Bassi).
Note. Usciti per tre falli: Caldieri a 6’56” del terzo tempo, Zerinvary a 2’09” del quarto tempo. Superiorità numeriche: Vasas 12 su 16, Savona 4 su 11 più 1 rigore realizzato.

La cronaca della partita. Alberto Angelini ha a disposizione tutti i giocatori, anche se alcuni non sono al meglio della condizione. Rizzo, in particolare, pur proseguendo nel recupero dall’infortunio di febbraio, non è ancora al massimo; tuttavia, dopo l’episodio dell’andata, ha sicuramente una grande carica e voglia di riscatto, che da capitano trasmetterà ai compagni. Per quanto riguarda il Vasas, torna disponibile il centroboa Kriztiàn Bedo, assente all’andata.

La piscina ben presto si tinge di rosso e blu, colori sociali della squadra ungherese, che indossano la gran parte degli oltre mille tifosi presenti. In tribuna c’è anche una rappresentanza di tifosi savonesi, che non hanno voluto far mancare il proprio sostegno alla Rari con la speranza che questa finale possa avere un esito diverso per i colori biancorossi da quelle vissute nel 1992 a Trieste in Coppa dei Campioni e nel 2010 a Kotor.

Al rientro dei giocatori in piscina per la presentazione, il tifo si accende. I sostenitori ungheresi espongono uno striscione col quale chiedono alla loro squadra di conquistare un successo europeo che manca da 21 anni.

Alle 18,05 si comincia! Prima palla al centro dei padroni di casa con Sedlmayer; il primo tentativo dei locali non centra lo specchio della porta.

Fallo grave fischiato a Guidi; palla al centro per Randelovic e il Vasas la sblocca. 1 a 0 dopo 1’31”.

Immediata la replica della Rari. Zerinvary nel pozzetto; lungo giro palla fino a smarcare Rocchi che realizza l’1 a 1 a 5’55”.

Espulsione di Caldieri; parata di Nicosia su Bruguljan ma la palla torna al numero 2 che subisce fallo grave, questa volta da Rocchi. Savona con due uomini in meno; l’azione porta alla rete di Gabor a 5’08”. 2 a 1.

Altra superiorità per i magiari. Segna Gabor e il Vasas scava il primo divario rilevante: 3 a 1 a 4’04”.

La Rari beneficia per la seconda volta di un uomo in più ma Rizzo, da posizione tre, colpisce il palo.

Il metro arbitrale pare lo stesso dell’andata. Tanti falli gravi; questa volta ne fa le spese Bruni. E con l’uomo in più il Vasas è implacabile. Sedlmayer realizza il 4 a 1 a 2’13”.

Simon va nel pozzetto; murato il tentativo di Guidi. Pesano per la Rari gli errori con l’uomo in più, anche perché fino ad ora le opportunità sono state solo tre.

Fallo grave di Campopiano e Randelovic sigla la sua seconda rete personale, ben servito ai due metri. 5 a 1 per il Vasas a 51″ dalla fine del primo tempo.

Angelini è costretto a chiamare già il primo time-out ed invita i suoi ad essere meno statici in avanti, oltre a dare alcune indicazioni tattiche. Ma non è serata: Batori va nel pozzetto; Durdic spara sulla traversa; 1 su 4 in superiorità. Il primo tempo si chiude sul 5-1.

Secondo tempo. Palla al centro dei locali, espulsione di Panerai. Questa volta la conclusione è imprecisa.

Va nel pozzetto Rocchi, al secondo fallo grave personale. Randelovic da posizione tre trafigge Nicosia con un tiro sopra la testa. 6-1 a 6’02”.

Lanzoni serve Bruni che prova a risvegliare la sua squadra con un bel gol in beduina: 6-2 a 5’33”.

Nel secondo tempo solamente la Rari si vede fischiare falli gravi. Fuori Urbinati e il Vasas ringrazia: rete di Konarik per il 7-2 a 4’26”. Canta il pubblico di casa che fino ad ora sta assistendo ad una finale a senso unico, sul piano del risultato.

Altra espulsione tra i biancorossi, ne fa le spese Caldieri. Giro palla, servito Gabor che deve solo spingerla dentro. 8 a 2 a 3’16”.

A 2’55” arriva il primo fallo grave fischiato ai magiari nella seconda frazione, a Zerinvary, e Bruni va a bersaglio. 8 a 3 a 2’37” da metà gara.

Espulsione di Bedo, Campopiano sferra un mancino vincente e dà la carica ai suoi. 8 a 4 a 1’40”. Con questo risultato si va al cambio campo.

Terzo tempo. Si apre come i precedenti: palla dei padroni di casa ed espulsione tra i biancorossi (Panerai). Allo scadere dei trenta secondi Bruguljan va a segno. 9-4 a 7’24”.

La situazione della Rari precipita inesorabilmente. Fallo grave di Caldieri; è il terzo: partita finita. Erdelyi, con l’uomo in più, scrive il proprio nome nel tabellino. 10-4 a 6’39”.

La partita diventa ora un monologo del Vasas che con Bruguljan sigla l’11 a 4 a 3’41” dalla fine del terzo.

La Rari non riesce nemmeno più ad arrivare al tiro, con Rocchi che si vede fischiare un fallo contro al centro. La conclusione nello specchio la trova Patchaliev, respinta da Mitrovic. Poi, con Simon nel pozzetto, Mitrovic intercetta un passaggio, sintomo di come il Savona abbia ormai mollato. Il portiere magiaro si ripete con una parata sulla successiva azione ligure, ancora con l’uomo in più.

Il Vasas, invece, non concede nulla. Fallo grave di Rizzo e conclusione vincente di Batori a 4″ dalla fine del tempo. 12 a 4.

Quarto tempo. Otto reti da recuperare in otto minuti è un fatto impensabile; di conseguenza la quarta frazione è “garbage time”. I tifosi locali cantano di gioia; il Vasas gioca al limite dei trenta secondi. Dopo 1’02” Lanzoni sblocca la Rari dalla lunga astinenza: 12-5.

Nikic chiama a raccolta i suoi, per evitare distrazioni. La Rari fallisce una superiorità numerica. Di fatto non si gioca più.

Randelovic rimpingua il bottino dei magiari realizzato il 13 a 5 a 2’26” dalla sirena. La Rari va a segno ancora con Panerai per il 13-6.

Gli ungheresi, però, vogliono chiudere in bellezza realizzando la rete numero 14 e 15: le segnano Simon a uomo in più e Batori. Ad un secondo dalla fine Rizzo ha la magra soddisfazione di scrivere il proprio nome nel tabellino segnando la settima rete ospite su un rigore assegnato per il tuffo anticipato del tecnico locale.

Finisce 15-7: la Len Euro Cup 2023 è del Vasas.

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