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Rari Nantes Savona, è il giorno della finale: l’imperativo è vincere stasera per sperare di conquistare la coppa

Il precedente stagionale parla in favore degli ungheresi, che eliminarono i biancorossi dalla Champions League, ma questa sera si riparte da zero. La squadra di Angelini è chiamata a fare risultato nella vasca di casa. Fischio d'inizio alle ore 19

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Savona. Creata nella stagione 1992/1993, la Len Euro Cup vive quest’anno la sua trentesima edizione, considerato che nell’annata sportiva 2019/2020 non venne disputata. È il secondo trofeo continentale per importanza, dopo la Champions League che la Pro Recco nel 2022 ha messo nella sua bacheca per la decima volta.

Nell’albo d’oro della Euro Cup primeggia, con quattro successi, l’AN Brescia, altra squadra che è attualmente impegnata in Champions. Tre volte l’hanno vinta l’Újpest, formazione di Budapest, e la Rari Nantes Savona (nel 2005, nel 2011 e nel 2012).

I biancorossi, pertanto, grazie ad un’avvincente cavalcata, stanno tenendo vivo il sogno di alzare al cielo per la quarta volta il trofeo. L’ultima risale al 2012. Per riuscirci dovranno superare l’ultimo ostacolo, il più duro, come vuole la logica trattandosi di una finale: il Vasas.

I savonesi e gli odierni rivali, nella scorsa stagione, grazie ai playoff si classificarono entrambi terzi nei rispettivi campionati. Per ambedue le società si aprirono quindi le porte della Champions League, dove hanno ben figurato: la Rari si è fermata nel secondo turno di qualificazione ottenendo 4 successi in 7 partite; il Vasas è stato eliminato nel terzo turno di qualificazione con un bilancio di 7 vittorie e 3 sconfitte.

Nel gruppo A del secondo turno di qualificazione, giocato a Spalato, Rari Nantes Savona e Vasas si affrontarono dando vita alla partita più equilibrata del raggruppamento, vinta dai magiari per 9 a 8 (erano avanti 7-1), quella decisiva per superare il turno. Sono trascorsi sei mesi esatti da quel giorno, pertanto il precedente non fa più testo, considerato che si era ad inizio stagione. Questa sera, e sabato 29 aprile, si giocheranno partite differenti, sul piano mentale ed ambientale, rispetto a quella dello scorso 14 ottobre.

Ci si attende un’altra sfida equilibrata. Inevitabilmente, trattandosi di una finale, la tensione sarà ai massimi livelli e toccherà ai giocatori saperla gestire. Da questo punto di vista, entrambe le squadre presentano pallanuotisti di lunga esperienza, affiancati da giovani di talento.

Tra coloro i quali non difettano in esperienza c’è Valerio Rizzo, capitano della Rari Nantes Savona, classe 1984, che di Euro Cup ne ha vinte quattro: le tre con la calottina della Rari e una col Brescia nel 2016. Rizzo tornerà tra i tredici a referto, dai quali manca dall’8 febbraio, quando riportò un infortunio al gomito contro il Tourcoing, nei quarti di finale, e sarà a disposizione, anche se sicuramente con minutaggio ridotto.

Anche l’allenatore dei biancorossi, Alberto Angelini, ha un ricco palmarès individuale in campo europeo: da giocatore, oltre alle ultime due Euro Cup con la Rari, vinse tre volte l’Euroleague con la Pro Recco.

Tecnico del Vasas è Slobodan Nikic, ex centroboa anche di Pro Recco e Camogli, oro alle Olimpiadi di Rio 2016. Può contare, tra gli altri, su Sava Randjelovic, due volte campione olimpico ed ex del Brescia, sul montenegrino Drasko Brguljan e su ungheresi di valore quali i centroboa Krisztian Bedo e Tamas Mezei, il difensore Tamás Sedlmayer, gli attaccanti Balazs Erdelyi e Bence Batori. I difensori savonesi dovranno fermare soprattutto il russo Ivan Nagaev ed Akos Konarik, due grandi realizzatori. Anche il Vasas, però, ha un punto di forza non al meglio: il portiere serbo Branislav Mitrovic, due volte campione olimpico, che non gioca dall’1 aprile.

Il Vasas occupa attualmente la terza posizione nel campionato ungherese, nel complesso di livello tecnico un poco inferiore a quello italiano ma comunque molto competitivo. La Rari Nantes, complici infortuni e le fatiche di coppa, è scesa al sesto posto in Serie A1.

La società magiara visse le sue stagioni più gloriose negli anni ’80 conquistando due Coppe dei Campioni (1980 e 1985), tre Coppe delle Coppe (1986, 1995, 2002) ed una Supercoppa Len (1985).

Nello scorsa stagione fallirono entrambe l’assalto all’Euro Cup in maniera beffarda: il Vasas venne eliminato nel girone per differenza reti; il Savona si arrese nei quarti di finale col punteggio di 39-38 dopo un’interminabile serie di rigori. Ad eliminarle tutte e due fu il Sabadell, poi vincitore del trofeo ai danni del Telimar. Lo stesso Sabadell che la Rari affrontò nella vittoriosa finale del 2012.

Il team ungherese è ostico ma battibile e lo si è visto non solo in Champions, dove si è arreso allo Jadran Spalato e due volte al Brescia, ma anche in questa Euro Cup. Nel ritorno degli ottavi ha ceduto 11-7 a Belgrado alla Stella Rossa mentre in semifinale ha perso 9-8 ad Atene col Panionios, per poi superarlo 12-6 all’andata. Neppure la Rari Nantes ha compiuto un percorso netto: un pareggio con lo Strasburgo nel girone, poi la soffertissima gara di ritorno con l’Ortigia persa a Catania, quindi il 9-9 a Trieste.

Risultati dai quali emerge, inequivocabilmente, il “fattore vasca” che, per fattori ambientali ed anche mentali, può fare la differenza. Senza dubbio, in casa magiara, l’esito del sorteggio che prevede il ritorno a Budapest è stato gradito. Nella storia della Rari ci sono la finale del 2010, con l’andata vinta in Liguria e il ritorno perso ai supplementari, insieme al trofeo, in Montenegro, e quella del 2011, col pareggio in Grecia col Panionios ed il netto trionfo al ritorno alla Zanelli. Anche nella finale del 2012 prevalse il fattore campo: in terra catalana il Sabadell vinse 8-6; la squadra biancorossa, però, era forte del 14-9 dell’andata.

Un copione che si è ripetuto nella finale dello scorso anno col Telimar vittorioso 9-7 a Palermo sul Sabadell, il quale poi nella sua vasca si è imposto 11-5, aggiudicandosi per la prima volta questo trofeo, che la Rari Nantes gli impedì di vincere undici anni fa.

Per questo motivo, riveste un’importanza ancora maggiore la gara di questa sera. La Bper Rari Nantes Savona ha il compito di fare risultato, perché tra due settimane e Budapest troverà un ambiente molto caldo, nel quale i giocatori biancorossi dovranno spendere il massimo delle energie per ambire a centrare il successo. Se questa sera riuscissero a vincere, conquistare il trofeo potrebbe diventare un’impresa possibile. Carattere e voglia di raggiungere il traguardo non mancano ai savonesi, lo hanno sempre dimostrato coi fatti: dalla strenua resistenza con l’Ortigia al deciso impatto nel match col Tourcoing fino alla rete del portiere Nicosia a 2 secondi dalla sirena col Trieste.

Voglia, determinazione ed entusiasmo ha chiesto Alberto Angelini ai suoi nelle parole della vigilia; a trasmetterle ai giocatori dovranno essere anche i tifosi, chiamati a raccolta dalla società. Ci si augura di vedere il tutto esaurito nella piscina di corso Colombo, affinché lo spettacolo non sia solo in acqua ma anche sulle tribune. La partita inizierà alle ore 19.

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