Progetto

Nell’area marina protetta di Bergeggi un progetto per la rinascita della posidonia

Il ripristino di praterie degradate può contribuire a mitigare gli effetti del cambiamento climatico

isola bergeggi generica

Bergeggi. Nell’area marina protetta di Bergeggi sarà realizzato un progetto di riforestazione delle praterie di posidonia (pianta acquatica fondamentale per la produzione di ossigeno) per il sequestro del carbonio organico.

“Il progetto – sostenuto da Fondazione ERM e International School for Scientific Diving (I.S.S.D.) in collaborazione con il Seascape Ecology Lab del Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e della Vita (DiSTAV) dell’Università di Genova – prevede il ripristino di una prateria di Posidonia oceanica degradata attraverso il trapianto di circa 2.500 talee di Posidonia oceanica. Questo obiettivo sarà raggiunto attraverso tecniche innovative di trapianto a basso impatto ambientale, utilizzando materiali biodegradabili (reti in fibra di cocco)” spiegano i promotori dell’iniziativa.

“Le fanerogame marine – spiega Claudia Solaini, partner del progetto – sono tra gli habitat più ricchi di biodiversità del mondo. Gli interventi di riforestazione delle praterie degradate rientrano in un più ampio concetto di economia ‘blu sostenibile’ focalizzata a potenziare i programmi di ripristino degli ecosistemi marini”.

Per quanto riguarda il sequestro del carbonio organico, “le fanerogame – prosegue – sono gli ecosistemi più efficienti per quanto riguarda lo stoccaggio del carbonio atmosferico. Il ripristino di praterie degradate può contribuire e quindi, a mitigare gli effetti del cambiamento climatico mediante il sequestro del carbonio inorganico (carbon sink)”.

Il progetto è suddiviso in diverse fasi: la prima parte riguarda l’individuazione delle aree idonee per realizzare gli interventi di riforestazione di Posidonia oceanica. In ogni area di restauro sarà avviata una valutazione delle condizioni di pre-restauro (baseline) e sarà definita la metratura di intervento. Le talee di Posidonia oceanica utilizzate per la riforestazione saranno preferibilmente raccolte nelle zone limitrofe le aree di intervento. Poi segue la riforestazione delle zone e un periodo di monitoraggio: ogni 3 mesi per il primo anno successivo all’intervento sarà monitorato il miglioramento dei servizi ecosistemici associati agli interventi di ripristino. Saranno infine delineate, assieme agli stakeholder, le strategie di gestione degli ecosistemi ripristinati.

Il progetto si sostiene anche grazie ad una raccolta fondi presente nella pagina GoFundGreen di GoFundMe.

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