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L’outdoor trascina anche il modello di “turismo lento”: nel savonese 400mila presenze all’anno

Trekking, bici, escursioni, natura, relax, enogastronomia: una offerta integrata che premia nelle scelte di destinazione

cicloturismo

Savona. Continua la crescita del turismo in bicicletta, con l’aumento dei cicloviaggiatori che scelgono la Liguria per le loro vacanze. Questo grazie allo sviluppo e miglioramento della rete sentieristica, con percorsi collinari e montani, oltre alla diffusione della e-bike.

Un contesto nel quale si inserisce il segmento outdoor ma non solo, infatti prende forma il cosiddetto modello di “slow tourism” – turismo lento -, che unisce natura, relax, bici, trekking, escursioni e, naturalmente, le eccellenze enogastronomiche del nostro territorio.

Anche il terzo rapporto “Viaggiare con la Bici” redatto da Legambiente-Isnart, presentato durante la fiera del cicloturismo, conferma una significativa tendenza degli ultimi anni e il potenziale del settore. Un prima elemento è la crescita degli stessi pernottamenti generati dai “cicloturisti puri”, ovvero le persone che hanno come principale motivazione della vacanza il pedalare: sono raddoppiati dal 2019 al 2022. La stessa diffusione della e-bike rende il viaggio in bicicletta accessibile anche per le persone meno allenate e meno giovani, quindi non solo sportivi e atleti.

Il target di riferimento del cicloturista puro è prevalentemente di sesso maschile (55%), relativamente giovane (il 38% sono tra 28 e 41 anni) e spesso viaggia in coppia (29%), oltre ad avere come interesse prevalente la natura (22%).

Altro dato che emerge è quelli dell‘utilizzo come fonte di informazione per la scelta di una destinazione il web (44%), mentre è altrettanto indicativo il fenomeno dei repeaters: il 35% sceglie la destinazione per ritornare in una località in cui ha già vissuto in precedenza una vacanza esperienziale ed emozionale.

Le escursioni nella natura (72%) la fanno da padrona nelle attività durante il soggiorno, ma anche gite al mare (40%) e/o degustazioni di prodotti enogastronomici (18%).

Sul fronte dell’incoming turistico, la struttura di accoglienza più popolare è l’albergo (28%), seguito da case di amici o parenti, appartamenti in affitto, agriturismo, mentre solo il 7% sceglie il B&B. La permanenza media del cicloturista arriva anche ad una settimana, con una spesa media pro capite di 69,70 euro.

Augusto Sartori, assessore al Turismo di Regione Liguria, sottolinea l’andamento del mercato turistico, nel quale trova sempre più spazio un modello “slow”, “green” e sostenibile: “Senza ombra di dubbio il comprensorio che comprende Pietra Ligure, Finale e Spotorno si può considerare la capitale mondiale dell’outdoor. Dai rilevamenti delle strutture che lavorano con i bikers, in quel territorio si sono registrate nell’ultimo anno ben 350 mila presenze che corrispondono a circa 90 mila arrivi, considerando mediamente una vacanza di quattro notti”.

Le presenze, quasi in prevalenza stranieri provenienti da tutta Europa, aumentano a 400 mila se si considera interamente la provincia di Savona: un dato che indica che circa un decimo di chi viene a passare le vacanze nel savonese lo fa per dedicarsi ad attività legate all’outdoor” aggiunge l’assessore regionale.

“Il trend è in crescita da molti anni ed è destinato ad aumentare ancora: ciò è dovuto al territorio che rispecchia appieno le richieste di chi pratica queste attività, alle strutture ricettive sempre più organizzate e al clima che, specialmente nel periodo primaverile e autunnale, è l’ideale per chi ama immergersi nella natura” conclude Sartori.

Tra le azioni messe in campo dalla stessa Regione Liguria un marketing territoriale dedicato, che ha visto una promozione sempre più sostenuta anche grazie agli eventi sportivi e ciclistici interessano le diverse località e che rappresentano una vetrina importante nella valorizzazione di itinerari e nuovi servizi turistici.

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