Le sue parole

Festa della Polizia di Stato, il discorso del Questore: “Giovani, seguite gli esempi e abbiate e il piacere dell’onestà” fotogallery

Il discorso integrale pronunciato nella Sala della Sibilla al Priamar

festa polizia 2023

Di seguito il discorso integrale pronunciato dal Questore di Savona, Alessandra Simone, nel corso della cerimonia nella Sala della Sibilla al Priamar per celebrare i 171 anni dalla Fondazione della Polizia di Stato.

Un caloroso benvenuto a tutti i presenti e grazie di essere qui per condividere con noi la cerimonia celebrativa dei 171° anni della Fondazione della Polizia di Stato.

Anche quest’anno non possiamo ignorare la deprecabile guerra fratricida che affligge due importanti nazioni europee e ci stringiamo con forza al popolo Ucraino che lotta per la libertà, con un accorato augurio di pace, ricordando che nella nostra Provincia nel corso dell’anno abbiamo accolto e stiamo ospitando più di 1700 profughi.

Grazie al Sindaco di Savona che ci ospita in questa meravigliosa cornice.

Un sincero benvenuto al Prefetto, alle autorità civili e militari, ai vertici della magistratura, ai rappresentanti della Regione e della Provincia.

Grazie per la partecipazione ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali della Polizia di Stato e dell’Amministrazione civile dell’interno e alla nostra ANPS per la continua presenza nelle iniziative proposte a testimonianza dei valori più veri e saldi di questa amministrazione. 

Un pensiero riconoscente alle famiglie dei nostri poliziotti, inesauribile serbatoio dell’energia necessaria ad affrontare tutte le sfide quotidiane.

Un ringraziamento particolare a Fabio Fazio oggi nostro graditissimo ospite e testimonial, per la gentile disponibilità nell’accettare l’invito.

La polizia di stato compie ben 171 anni, una data importante suggellata dal motto “Esserci sempre”, negli anni abbiamo tentato di costruire con i cittadini un rapporto basato sulla fiducia, requisito indispensabile per chi si deve affidare, ci siamo adeguati all’evolversi dei tempi con lo sguardo rivolto verso il futuro e con il bagaglio di esperienza consolidato in anni di lavoro e tradizione ed il ricordo indelebile delle nostre poliziotte e poliziotti che hanno onorato questa divisa con il sacrificio estremo delle loro vite.

Su tutto il territorio italiano, l’anno 2022 ha registrato un incremento della delittuosità generale rispetto all’anno precedente, pur restando su valori inferiori a quelli del 2019 ultimo anno pre-pandemico. Aumentano i furti in abitazione e i reati contro il patrimonio, incremento provocato dagli effetti indiretti prodotti dalle misure disposte per contenere la pandemia, nonché dalle successive graduali riaperture alla libera circolazione dei cittadini.

Coerente è anche il dato dell’azione di contrasto che evidenzia un aumento delle persone denunciate e un aumento degli arresti.

Per quanto riguarda la nostra Provincia i risultati della quotidiana attività di garanzia dell’ordine e sicurezza pubblica svolta dalle donne e uomini della questura e delle specialità, sono comunicati quotidianamente agli organi di stampa locali, che ringrazio per la collaborazione.

Il lavoro di rete e la sinergia, con il coordinamento del prefetto, tra i colleghi delle altre forze dell’ordine e con le amministrazioni comunali è una solida base di partenza.

Da 15 mesi sono Questore della Provincia di Savona e appena insediata ho sottolineato i miei obiettivi che sono diventati obiettivi condivisi dalla “Squadra Polizia di Stato” (ringrazio per questo i dirigenti degli uffici della questura e  delle specialità): prevenzione con una particolare attenzione agli anziani, alle donne vittime di violenza di genere e ai giovani,  analisi e contrasto del fenomeno della criminalità economica di stampo mafioso.

Possiamo senz’altro affermare che in questo anno la nostra parola d’ordine è stata PREVENZIONE, abbiamo messo al centro il cittadino e il suo bisogno di sicurezza, considerandolo priorità assoluta. Come ho più volte detto non ci soddisfa la repressione soprattutto quando dobbiamo fare i conti con “cronache di morti annunciate” in cui l’autore è tristemente noto e l’indagine di facile risoluzione, come avviene purtroppo nei casi di femminicidio, non ci appaga questo arresto, vogliamo arrivare prima.

Quando la prevenzione funziona non se ne accorge nessuno, il risultato passa inosservato alla cronaca ma gratifica profondamente noi operatori di polizia.

E nel solco della prevenzione e dell’esserci sempre mi piace sottolineare la crescita esponenziale delle attività di controllo del territorio della Squadra Volante dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico molto spesso coadiuvata dai Reparti Prevenzione Crimine e dalla Polizia Stradale (da poco più di 20.000 nel 2021 a oltre 60.000 nel 2022 le persone controllate da circa 8.000 a oltre 21.000 i veicoli): i numerosi pattuglioni  hanno interessato le aree più sensibili del centro urbano con un’ attenta attività di analisi dei dati a disposizione, compresa la geolocalizzazione dei reati predatori, con l’obiettivo di intervenire nel momento più efficace per contrastare i fenomeni di microcriminalità. Il lavoro svolto dai poliziotti della volante, con sempre maggiore perizia ed abilità, avvalendosi di strumentazioni tecnologiche all’avanguardia, ha raccolto numerosi consensi, contribuendo a placare il senso di insicurezza dei cittadini, accentuato dal difficile periodo post pandemico.

La task force “Estate sicura”, istituita a maggio dello scorso anno presso il Commissariato di Alassio e che verrà replicata quest’anno, in sinergia con i colleghi del Reparto Prevenzione Crimine e della Polizia Ferroviaria, ha inciso sulle trasferte dei borseggiatori “mordi e fuggi” che erano soliti raggiungere i comuni della Riviera nei fine settimana;  voglio sottolineare che anche ad Alassio e nei Comuni confinanti il controllo del territorio svolto dalle Volanti del Commissariato ha avuto, nell’anno 2022, una crescita esponenziale di oltre il 270% rispetto al 2021.

La Polizia di Stato produce sicurezza e per farlo al meglio deve valutare attentamente anche il malessere percepito, ossia il senso di insicurezza non suffragato dai dati criminologici, e fare la sua parte per porvi rimedio creando una rete tra tutti gli attori sociali, operando un ascolto attivo dei cittadini, facendosi conoscere, garantendo la pronta accessibilità agli uffici e la disponibilità degli operatori. La sicurezza, come efficacemente espresso dal sociologo polacco Zigmunt Baumann, è un sentimento che si crea e si rinforza nell’idea di vivere dentro un orizzonte comune

E in questo orizzonte comune, in cui ognuno deve fare la sua parte, il nostro strumento di azione è la prevenzione, arrivare prima, garantire la nostra presenza a prescindere dalla commissione dei reati: questo è esserci sempre.

I risultati conseguiti in questo anno ci permettono di aprire un credito di fiducia con i cittadini della provincia di Savona, la cui collaborazione per noi è indispensabile per far funzionare al meglio il delicato ingranaggio della sicurezza.

Basta solo citare l’attività della Divisione Anticrimine, che mi piace definire il braccio armato del Questore, il cui importante compito è quello di monitorare i soggetti considerati socialmente pericolosi e svolgere le indagini patrimoniali propedeutiche al sequestro di patrimoni illecitamente accumulati,  che ha aumentato esponenzialmente la produttività dei provvedimenti di competenza del Questore: daspo urbani, daspo per manifestazioni sportive, fogli di via obbligatori,  avvisi orali, sorveglianze speciali sono più che quadruplicati rispetto all’anno precedente; da 0 a 31 gli Ammonimenti per violenza domestica, e quest’ultimo, è un dato che ci rende particolarmente orgogliosi; per quanto concerne l’ammonimento del Questore per violenza domestica ed atti persecutori, anche in questa provincia è stato reso operativo il Protocollo Zeus che produce l’effetto di inviare il soggetto ammonito a seguire un percorso di recupero trattamentale; efficacissimo strumento di prevenzione, che l’Europa ci invidia, volto a scongiurare la recidiva e bloccare l’escalation di violenza dentro le mura domestiche. Voglio sottolineare che l’efficace attività di prevenzione attuata con il protocollo Zeus ha comportato una diminuzione in questa provincia del reato di maltrattamenti in famiglia pari a circa l’ 8%, vedete aumenta la prevenzione e diminuiscono i reati, l’analisi statistica è inconfutabile, ci rende fieri del percorso intrapreso, e deve dare sicurezza ai cittadini. Nella nostra Provincia è stata ideata e realizzata la prima edizione nazionale di “We run for Women” , in migliaia avete corso con la Polizia di Stato per fermare i femminicidi, la corsa è una metafora che rappresenta un movimento dinamico verso un traguardo: la prevenzione. Sul tema della violenza di genere, non mi stancherò mai di ripeterlo, non ci appaga la repressione, vogliamo arrivare prima, prima del primo schiaffo, per stroncare sul nascere la deprecabile carriera di questi maltrattanti in erba e abbiamo anche l’ambiziosa pretesa di recuperarli, facendogli comprendere il disvalore sociale e penale della loro condotta.  La statistica ci sta dando ragione, è possibile il recupero, nella fase iniziale, degli uomini violenti.

Anche il lavoro svolto dalla nostra Divisione Polizia Amministrativa e Sociale ha contribuito alla serenità degli abitanti di questa Provincia, mi riferisco in particolare ai giovani, implementando il numero di controlli ad esercizi pubblici, ad oggi, sono  stati adottati 22 provvedimenti  di chiusura locali a tutela dell’ordine e sicurezza pubblica (ex art.100 TULPS) , che si sono resi necessari per gravi reati commessi all’interno, compresa la somministrazione di alcolici ai minori; questa estate le due più importanti discoteche della riviera ligure di Ponente sono rimaste chiuse contemporaneamente per un congruo lasso di tempo… sono consapevole che questi provvedimenti hanno riscosso la solidarietà dei genitori mentre sono stati poco apprezzati dai ragazzi ai quali voglio spiegare che abbiamo a cuore il loro divertimento al punto tale da volerlo rendere sicuro, questi sono i casi pratici in cui funziona la prevenzione che sottende un lieto fine, evitando il degenerare di situazioni pericolose che molto spesso diventano tristi fatti di cronaca. Voglio anche sottolineare che lo spirito del provvedimento è stato condiviso da molti gestori dei locali che hanno orientato la rotta verso approdi sicuri e di “sano” divertimento per i giovani avventori.

Quando non possiamo prevenire il verificarsi di fatti di reato, la nostra strategia è puntare su una azione repressiva tempestiva ed efficace per dare una risposta immediata alla collettività, e possiamo dire che questo obiettivo nel corso di quest’anno è stato ampiamente raggiunto dagli uomini della Squadra Mobile. Vi è stata un incisiva attività di contrasto al fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti in particolare, per quanto concerne la cocaina, sono stati sequestrati circa 240 kg, vi è stato un incremento complessivo degli arresti di oltre il 40% rispetto all’anno 2021, sono stati sottoposti a sequestro più di 130.000 euro di denaro in contante e due unità immobiliari utilizzate come luogo di sfruttamento della prostituzione; particolare attenzione è stata posta al reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina con l’arresto di un sodalizio criminale che avviava pratiche per il riconoscimento della cittadinanza italiana fondate su atti anagrafici fittizi.

Voglio citare, sul fronte della criminalità organizzata, una complessa attività di indagine coordinata dalla procura di Savona e successivamente dalla D.D.A. di Genova, in cui per la prima volta in questa Provincia è stata contestata l’aggravante del metodo mafioso al reato di turbativa d’asta, consistente nell’evocare la fama criminale di appartenenza ad una “famiglia” contigua alla ‘ndrangheta per sfruttare la forza di intimidazione che ne deriva.

Il Report annuale sulla criminalità organizzata elaborato da regione Liguria, lancia un allarme che non ci trova impreparati, siamo consapevoli che questa è una terra appetibile per le mafie e che la ‘ndrangheta in particolare ne ha compreso le innegabili  ricchezze da aggredire con la consueta metodologia di appropriazione e controllo del territorio sempre più sofisticata e silente, sfruttando le enormi potenzialità di due porti a vocazione internazionale (Savona e Vado Ligure); comprendere e analizzare le dinamiche del tessuto economico-sociale ci permette di intercettare i primi segnali dell’agire mafioso ed approntare un efficace azione di contrasto, il cui epilogo migliore deve consistere nel sequestro e nella confisca dei beni. 

Anche nella nostra provincia, si assiste ad un incremento dei reati contro il patrimonio effetto dell’era post pandemica che ci deve far tenere alta la soglia di attenzione; come giusta conseguenza è aumentata la repressione, con il numero di persone arrestate e denunciate per questa tipologia di reati che, nella nostra provincia, non sono da imputarsi  soltanto all’opera di delinquenti locali ma anche e soprattutto a gruppi di “pendolari” del crimine provenienti da altre province e che spesso si concentrano nei mesi estivi, nelle località di vacanza e durante i fine settimana. La task force messa a punto con il Commissariato di Alassio, a garanzia di un’estate sicura dei comuni della Riviera, che ha ricevuto il pubblico apprezzamento dalla Fipe – Confcommercio della Provincia, è un esempio evidente di come l’analisi strategica del territorio e lo studio delle metodologie di azione dei malfattori, siano state l’arma vincente.

In controtendenza rispetto al resto del Paese, sono diminuite le truffe ma la nostra attenzione è focalizzata soprattutto sull’odioso reato delle truffe agli anziani che è in sensibile aumento; nella consapevolezza che nella nostra provincia gli appartenenti alla terza età sono in numero superiore alla media nazionale, in sinergia con il Comune e le associazioni di settore,  stiamo organizzando numerosi incontri con gli anziani, ai quali elargiamo le nostre “pillole” di sicurezza per dar loro gli strumenti necessari per  evitare di incappare nei truffatori,  spregiudicati delinquenti abili a carpire la loro fiducia, considerata la forte ripercussione sul piano emotivo e psicologico di queste atroci violazioni alla loro sfera privata.

Siamo attenti a custodire il patrimonio inestimabile di saggezza e di esperienza rappresentato dai nostri anziani e la stessa attenzione vogliamo riservare ai giovani, il nostro futuro, con la consapevolezza della enorme responsabilità che abbiamo nei loro confronti.  

Non possiamo sottovalutare la problematica connessa al disagio giovanile che la pandemia ha notevolmente accentuato. Anche in questa provincia sono aumentati gli illeciti commessi da minori anche in forma aggregata ma non strutturata (non possiamo parlare di baby gang). Vi è un incremento dei tipici reati spia del disagio giovanile: furti, rapine, risse. E quando si parla di minori autori di reati è d’obbligo porsi il problema del loro recupero sociale che impone un’azione sinergica e multidisciplinare di una rete di professionisti.

Abbiamo offerto ed offriamo la nostra più ampia collaborazione al mondo della scuola che riveste un ruolo cruciale.

La Polizia di Stato ha messo in campo numerose iniziative e progetti dedicati ai ragazzi, con il duplice obiettivo di mettere in sicurezza la giovane vittima e di attuare un’azione di rete per  recuperare i giovani aggressori facendogli comprendere che la strada che hanno scelto è sbagliata che il bullismo è l’ignoranza del credersi più forti

Savona si appresta a candidarsi a Capitale italiana della Cultura in un percorso dove il patrimonio formato dai giovani sarà una solida base di partenza con l’obiettivo  di ottenere il benessere e la felicità dei cittadini; è evidente come la cultura e il benessere siano inscindibilmente connessi alla legalità e alla sicurezza , al punto tale da far affermare a uno dei massimi conoscitori  dell’animo umano, Sigmund Freud, che l’uomo civile ha barattato una parte della sua possibilità  di felicità per un po’ di sicurezza.

Siamo dunque consapevoli dell’enorme importanza del nostro compito, e sappiamo che garantire la legalità e la sicurezza implica un impegno costante e proattivo: l’attenzione e l’approccio empatico sono la nostra chiave di volta, conoscere il territorio e farsi conoscere dai cittadini, esserci sempre, proprio per instaurare un rapporto virtuoso di collaborazione, in cui vogliamo che il cittadino diventi protagonista della sicurezza urbana.

I numeri che vi ho fornito, ci inorgogliscono, e non sono freddi dati statistici ma la dimostrazione di un faticoso impegno costante e giornaliero che ci può far affermare che meritiamo la vostra fiducia e la vostra collaborazione: voi siete i nostri occhi e le nostre orecchie sul territorio, siete il “chiunque”, con la garanzia assoluta dell’anonimato, che chiede al questore di irrogare la misura dell’ammonimento e può salvare la sua vicina di casa dall’ineluttabile ciclo della violenza domestica; siete il cittadino virtuoso e responsabile che entra nei nostri uffici e segnala ciò che ha visto o sentito, consapevole che il suo contributo è giusto, doveroso e può essere indispensabile; siete il giovane che, a gennaio dello scorso anno, nel corso della famosa rissa davanti a un locale della Darsena , ha ripreso con il cellulare le fasi salienti, presentandosi poi nei nostri uffici per metterle a disposizione degli investigatori, dimostrando che la collaborazione e la fiducia verso chi è deputato a garantire la sicurezza sono la migliore espressione della democrazia.

Oggi vogliamo dedicare questa ricorrenza ai giovani savonesi, a breve insieme a Fabio Fazio, che è stato un giovane savonese ed oggi è un’icona della televisione pubblica italiana, premieremo tre giovani che si sono formati in questa città e che stanno dando il loro contributo alla società con la stessa determinazione, forza, sacrificio e passione che ha avuto Fabio Fazio, senza arrendersi alle inevitabili difficoltà della vita; attraverso gli esempi, vogliamo veicolare ai giovani di questa Provincia il messaggio di possibilità.

Ragazzi, voi siete il futuro della nostra società, seguite solo gli esempi di onestà e coerenza di chi vi ha preceduto e, facendovi guidare dalla stella polare della nostra Costituzione (mutuo questa definizione dalla senatrice a vita Liliana Segre), aprite la strada al concetto di normalità che si sostanzia nella effettiva e reale parità ed eguaglianza tra i sessi, abbiate il gusto della legalità, la cultura dello Stato e delle Istituzioni e il profondo piacere dell’onestà.

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