Botta e risposta

Cub Sanità: “Asl 2 nega parola a nostra delegata”. L’azienda: “Nessuna discriminazione”

La denuncia del sindacato di base, la risposta dell'azienda sanitaria savonese: "Parole senza fondamento, è problema interno a livello sindacale"

Presidio dei Cub sanità in piazza De Ferrari

Savona. “Nel corso di un incontro sindacale tra l’Asl 2 riferito ad argomenti di contrattazione di notoria competenza della RSU, una nostra iscritta regolarmente eletta nella RSU per la CUB Sanità è stata oggetto di una condotta discriminatoria, vessatoria e degradante ad opera del direttore della S.C. Risorse Umane il quale, pur consentendo la presenza della stessa all’incontro (regolarmente anticipata da una nostra formale nomina), le ha vietato di intervenire, imponendole altresì di sedersi in disparte e lontano dal tavolo”.

E’ la denuncia da parte del sindacato autonomo del comparto sanitario, che voluto riportare l’episodio: “Tutto ciò senza che alcuna delle componenti sindacali presenti abbia assunto alcuna iniziativa a Sua difesa, nonostante fosse impossibile non vedere in questo episodio la violenza e l’umiliazione imposte alla nostra referente da un modo di fare così mortificante.

“L’episodio, nasce dal fatto che le componenti maggioritarie nella RSU hanno deciso, arbitrariamente, di costruire una delegazione che escludesse la nostra sigla mentre tutte le altre erano rappresentate al tavolo dalle rispettive segreterie. A questo punto ci chiediamo: cosa mai avrebbe potuto dire a quel tavolo la nostra referente da spaventare così tanto sia la Direzione che le altre organizzazioni Sindacali fino al punto di commettere e/o assistere indifferenti ad un atto così prepotente? Quale norma di legge o di contratto attribuisce al Direttore delle Risorse Umane il diritto di dirimere, e con modi così arroganti e faziosi, questioni interne della RSU?”.

“Lasciamo ai lavoratori le risposte. Da parte nostra ci limitiamo a ribadire che le discriminazioni e gli atti illegittimi subiti i in questi due anni ci hanno insegnato a reagire e lo faremo anche in questo caso, senza lasciarci intimidire e ricorrendo se necessario anche alla magistratura” conclude la sigla sindacale.

Su quanto espresso dal Cub Sanità non si è fatta attendere la replica della Asl 2 Savonese: “In relazione alla nota sindacale la Direzione sanitaria manifesta vivo rammarico per quanto nella stessa esposto, respingendone fermamente i contenuti che si ritengono destituiti di ogni fondamento”.

“Spiace constatare che la decisione di far partecipare come uditore ad un tavolo tecnico il rappresentante CUBS, anche se privo di designazione da parte della RSU, sia stata percepita come “discriminatorie, vessatorie e umilianti”. Infatti nel caso specifico l’azienda ha cercato, in un ottica di collaborazione e raffreddamento dei conflitti, di mediare in una situazione che si è venuta a creare all’interno della componente sindacale” precisa ancora l’azienda sanitaria savonese.

“Si ribadisce che l’azienda, da sempre, ha mostrato la massima attenzione e sensibilità ad un corretto sistema delle relazioni sindacali e auspica che le criticità relative a dinamiche interne alle componenti sindacali trovino la loro naturale soluzione in quella sede” conclude la Asl 2.

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