Il primo cambio su una panchina dei dilettanti savonesi ha coinvolto la Veloce. Dopo le dimissioni di Musso e Ceraolo, il club granata ha affidato a Massimiliano Ghione la prima squadra, che dovrà a disputare un campionato di Seconda Categoria da protagonista. L’allenatore proviene dall’Altarese, formazione con cui ha ottenuto la salvezza diretta nel Girone “A” di Prima Categoria.
“Con l’Altarese è stata una buonissima stagione – commenta l’allenatore – , anche se condizionata da una partenza un po’ a rilento perché i giocatori si conoscevano poco. Il girone di ritorno è stato importantissimo. Abbiamo giocato con una squadra prevalentemente giovane con qualche elemento di esperienza. Secondo me era una squadra forte”.
Perché quindi la decisione di lasciare il club giallorosso?
Abitanto a Valleggia avevo bisogno di allenare più vicino a casa. La Veloce era una buona soluzione. Nessun altro motivo.
Cosa ti ha convinto ad accettare la proposta del club granata?
Il contatto con la Veloce è stato abbastanza “veloce”. A fine campionato ho parlato con Robustelli e poi con Sanguineti e Viti. Penso che la Veloce non si possa rifiutare a prescindere dalla categoria.
Qual è stata la richiesta della società?
Di salire e di puntare alla promozione in Prima Categoria. Questa sfida mi affascina per il blasone della società e per quello che significa la Veloce nel nostro comprensorio. La vicinanza a casa di cui parlavo è soltanto una delle motivazioni. La sfida sportiva è la principale. Credo di poter fare un campionato eccellente. Quando allenavo la Priamar vedevo i granata in Eccellenza. Una piazza che ha fascino.
Un ritorno in Seconda Categoria, dopo le esperienza con Priamar Liguria e quella vincente con il Mallare…
Conosco questo campionato sia da giocatore sia da allenatore. Il margine di errore viste le poche partite è ridotto. Bisogna allestire una formazione forte per ambire al salto di categoria. Chiamarsi Veloce non basterà e bisogna fare bene fin da subito.
La Veloce ha giocato la Prima Categoria con un gruppo di ragazzi sotto ai 20 anni con quello che, anche in caso di retrocessione, sarebbe stato nelle intenzioni di Musso e Ceraolo un progetto triennale. Quale linea vorrai dare alla costruzione della rosa?
Non è semplice dare giudizi senza vivere direttamente l’esperienza. Ci sono ottimi giovani e giocatori importanti come De Luca e Grasso. Alcune “quote anziani” per vincere il campionato ci vorrà. Non voglio lapidare il lavoro importante fatto da chi mi ha preceduto . Anche solo mantenere quei numeri a livello di rosa con tutti i risultati negativi avuti significa che Musso e Ceraolo hanno fatto bene. Vedremo chi avrà voglia di continuare e poi inseriremo qualcuno per essere protagonisti.
Ho visto giocare la squadra – conclude Ghione– e l’ho affrontata in Coppa Liguria a settembre. Guardando le ultime gare di campionato ho visto tantissimi miglioramenti rispetto all’inizio dell’anno. Avrebbero avuto bisogno di qualche elemento di esperienza a loro fianco. Ho visto buone individualità.
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