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Calcio. Telefono bollente per Carparelli: “Non smetto, grazie a chi mi sta contattando”

"A Borghetto non ci siamo mai sentiti a casa, ma abbiamo portato la Promozione e una coppa"

Marco Carparelli

Lo sconforto per la squalifica ingiusta per uno “scambio di persona” del direttore di gara nel match contro la Sampierdarenese non ha prevalso sulla passione. E nemmeno la prossima sparizione dell’amato Soccer Borghetto ha frenato la voglia di continuare a segnare. Marco Carparelli continuerà a calcare i campi dei dilettanti anche il prossimo anno.

Così Carparelli alla precisa domanda sul suo futuro da calciatore: “Giocherò ancora. Non posso smettere. Ho scritto quelle parole sul Soccer Borghetto perché mi dispiace che si concluda l’esperienza di una società che in sei anni è passata dalla Seconda Ctaegoria alla Promozione. Per me Andrea Ferrara è un amico, un presidente e un fratello. In questi sei anni nessuno ci ha dato una mano, eppure siamo diventati una squadra temuta e rispettata da tutti. A Borghetto nessuno ci ha aiutato. Abbiamo pagato i campi per allenarci e per giocare la domenica, come giusto che sia, ma non abbiamo mai avuto la sensazione di sentirci a casa. Siamo sempre stati ospiti a Borghetto.Nel nostro piccolo siamo diventi grandi. Abbiamo portato a Borghetto una categoria come la promozione e vinto la Coppa Italia”.

Tante squadre, specialmente del ponente, stanno facendo la corte all’attaccante classe 1976. “Il telefono è bollente – ammette -. Ringrazio già le squadre che mi stanno contattando. Voul dire che ho fatto cose importanti. Anche come uomo la gente mi rispetta. E io rispetto chiunque”.

 

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