Lettera aperta

Ato idrico, i sindaci Canepa e Lettieri: “Un consorzio per superare le criticità e mantenere operativa APS”

Dai due amministratori locali arriva la proposta di uno schema consortile semplificato

Depuratore Borghetto Servizi Ambientali

Savona. “La scelta di determinare tutto e subito partendo da posizioni estremamente distanti e dopo anni di oggettivo immobilismo non ha consentito di superare dubbi e resistenze che, anzi, negli ultimi giorni si sono ulteriormente cristallizzate determinando una fase di stallo che mette a serio rischio la tenuta dell’affidamento del servizio ad APS e, di conseguenza, il mantenimento pubblico del Servizio idrico integrato”.

Così i sindaci di Borghetto e Loano, Giancarlo Canepa e Luca Lettieri, tornano sulla vicenda dell’Ato idrico dopo l’ultimo CdA nel quale Servizi Ambientali e Sca srl hanno abbandonato il tavolo, con l’ennesimo scontro maturato con il presidente di APS Nanni Ferro.

In una lettera indirizzata al presidente della Provincia, ai sindaci Marco Russo e Marco Melgrati, così come alla stessa APS, i due amministratori suggeriscono di optare per il mantenimento dello schema consortile “nelle more della definizione della strada definitiva da percorrere (consorzio stabile, fusione o conferimento rami d’azienda), fissando un orizzonte temporale e ciò al fine di valutare quale sia l’assetto tecnicamente e politicamente più confacente. Questo consentirebbe ad APS di procedere con il ribaltamento di tutti i costi sostenuti sulle consorziate” affermano.

Le tre società potranno continuare ad emettere le bollette e ad incassare, ma la bollettazione sarà fatta a nome e per conto di Aps, la quale, in quanto concessionaria del servizio, detterà le modalità di emissione ed incasso (in modo da evitare differenziazioni delle procedure e costi differenti) esercitando pertanto un’attività di controllo sulle consorziate finalizzato al rispetto della normativa Arera”.

“L‘attività di controllo e coordinamento di APS verrà estesa anche ad altri settori (quali il rispetto del regolamento Arera e la gestione dei relativi rapporti, della convenzione d’ambito e degli investimenti). Previo accordo tra le tre società potranno essere attribuite ulteriori funzioni alla consortile (a titolo esemplificativo la riscossione coattiva dei crediti nei confronti degli utenti).

“I dipendenti non saranno trasferiti, tuttavia le tre società dovranno rendersi disponibili ad un distacco parziale del personale necessario al funzionamento di APS”.

“Infine APS quale “soggetto attuatore” beneficiario del co-finanziamento PNRR dovrà coordinare gli interventi con le tre società operative anche mediante la stipula di appositi accordi necessari a regolamentare l’esecuzione delle opere nelle modalità operative e nelle tempistiche indicate dal MASE”.

“Per questo motivo abbiamo dato mandato al presidente di Servizi Ambientali e membro del CdA di APS Barbara Balbo di predisporre una proposta per una regolamentazione del periodo transitorio del processo che obbligatoriamente dovrà condurci verso una gestione unitaria che preveda solo le condizioni minime ma essenziali per innescare l’operatività di APS”.

“Siamo convinti che una volta decantate le tensioni degli ultimi giorni e sulla base della nostra proposta possa riaprirsi un dialogo costruttivo sia tecnico che politico nell’interesse esclusivo del mantenimento pubblico del servizio idrico integrato” concludono Canepa e Lettieri.

Sullo sfondo della bagarre in atto per l’Ato idrico e la definizione del soggetto unico per la gestione di acqua e depurazione resta lo spettro, infatti, dell’arrivo dei privati se gli enti e soci non troveranno a breve una soluzione.

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