Protesta

Anche nel savonese inizia la mobilitazione dei sindacati per “una nuova stagione del lavoro e dei diritti”

Cgil, Cisl e Uil: "Il sindacato confederale insoddisfatto dell’attuale stato di confronto con il Governo chiede concreti interventi"

vigilantes guardie giurate in sciopero

Savona. A partire dalla prossima settimana inizierà anche in Provincia di Savona il percorso di mobilitazione promosso da CGIL, CISL e UIL Nazionali a sostegno delle richieste che il sindacato confederale sottoporrà al Governo per traguardare un cambiamento delle politiche industriali, economiche, sociali ed occupazionali. Lo hanno riferito Andrea Pasa (Cgil Savona), Simone Pesce (Cisl Savona) e Sheeba Servetto (Uil Liguria).

“I contenuti della piattaforma – spiegano i sindacati – saranno presentati alle lavoratrici e ai lavoratori, alle pensionate ed ai pensionati attraverso un fitto calendario di assemblee nei posti di lavoro e sul territorio finalizzato a creare una adeguata attenzione rispetto alle richieste sindacali ed una condivisione da esprimere e sostenere nell’ambito delle tre grandi manifestazioni interregionali programmate nelle giornate del 6, 13 e 20 maggio rispettivamente a Bologna, Milano e Napoli”.

“Il sindacato confederale insoddisfatto dell’attuale stato di confronto con il Governo, sia nel merito che nel metodo, ed in coerenza con le proposte formulate unitariamente nel corso degli ultimi anni, chiede concreti interventi in materia di: tutela dei redditi dall’inflazione ed aumento del valore reale delle pensioni e dei salari, rinnovo dei contratti nazionali dei settori pubblici e privati; riforma del fisco, con una forte riduzione del carico su lavoro e pensioni, maggiore tassazione degli extraprofitti e delle rendite finanziarie e con una reale svolta nella lotta all’evasione fiscale; miglioramento della sanità attraverso un potenziamento occupazionale e l’incremento dei finanziamenti al sistema sociosanitario pubblico per garantire il diritto universale alla salute e al sistema  di istruzione e formazione, maggiore sostegno alla non autosufficienza; mercato del lavoro con interventi che lo rendano maggiormente inclusivo e meno precario, orientato e garantito da investimenti, da un sistema di formazione permanente, da politiche attive, e da ammortizzatori sociali funzionali alla transizione; salute e Sicurezza sul lavoro attraverso l’attribuzione del giusto riconoscimento del valore al lavoro, l’eliminazione di subappalti a cascata e incontrollati ed una lotta senza quartiere alle mafie e al caporalato; riforma del sistema previdenziale; politiche industriali e d’investimento condivise con il mondo del lavoro per negoziare una transizione ambientale sostenibile, sociale e digitale, realizzando un nuovo modello di sviluppo con particolare attenzione al Mezzogiorno e puntando alla piena occupazione”.

Concludono le organizzazioni sindacali: “Si vuole coniugare il cambiamento del Paese e dell’Europa con il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori, delle pensionate e dei pensionati, dei giovani e delle donne che in questi anni, anche a causa della pandemia e della guerra, sono invece peggiorate sia in Italia che in Europa. CGIL, CISL e UIL a livello provinciale organizzeranno una massiccia e costante informazione sui temi della piattaforma in preparazione delle tre importanti manifestazioni interregionali”.

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