Nuovo scenario?

Albenga, Vaccarezza tuona ma contro il cdx ingauno: “Quando non prendi voti cerchi consensi facili. Ma la sanità è roba seria”

Attacco durissimo a Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia e mano tesa al sindaco: “In Liguria nessun problema di gestione di codici rosso-arancioni, Tomatis d’accordo con noi”

Albenga. Il derby è iniziato. E non stiamo parlando delle classicissime Milan-Inter e Samp-Genoa, bensì di uno scontro interno alla politica, in questo caso nel centrodestra. Il motivo? Nemmeno a dirlo, la sanità e l’ospedale di Albenga. 

E a dare il calcio d’inizio è stato Angelo Vaccarezza, capogruppo regionale di “Cambiamo”, intercettato oggi dai microfoni di IVG, a distanza di poco più di 24h dal tanto atteso faccia a faccia tra il presidente Giovanni Toti, l’assessore regionale alla Sanità Angelo Gratarola e il sindaco di Albenga Riccardo Tomatis. 

Ma il mirino di Vaccarezza, questa volta e al contrario delle precedenti, non è puntato contro l’amministrazione a guida centrosinistra della città, bensì contro i consiglieri ingauni del centrodestra. 

Non c’è bisogno di rileggere la frase per accertarsi di aver compreso bene. Per quanto possa apparire strano, è proprio così. Riavvolgendo il nastro a ieri, numerose sono state le polemiche post incontro che hanno visto proprio i consiglieri di minoranza di Albenga, nelle persone di Eraldo Ciangherotti (Forza Italia), Cristina Porro (Lega), Roberto Tomatis (Fratelli d’Italia) e Diego Distilo, scagliarsi apertamente e senza mezze misure contro il sindaco (QUI la dura replica del primo cittadino).

Ma è proprio ai “compagni” della sua coalizione che Vaccarezza ha riservato diverse bordate. In primis una battuta: “Nella mia coalizione c’è di tutto fuorché ‘compagni’: ‘compagni’ di coalizione io non ne ho”, ha affermato con un sorriso, che è sempre l’accessorio ideale per celare una verità di fondo, divenuta poi evidente nel prosieguo del suo discorso. 

Ognuno (in risposta ad una domanda specifica sui consiglierei della minoranza di Albenga) deve essere responsabile di quello che dice, – ha proseguito. – Mi rendo conto che ci sia necessità, talvolta, di prendere un raggio di sole quando si è in difficoltà, ma la sanità è una cosa seria. L’erogazione del servizio ai cittadini , specialmente del primo soccorso, è materia seria e non va utilizzata ogni 5 minuti per avere consensi”. Ed ecco il primo siluro. 

Quindi, il capogruppo di ‘Cambiamo’ è tornato su binari più tecnici: “Il piano sanitario darà delle risposte, già anticipate a grandi linee ed oggi declinate nel piano stesso, tenendo conto delle esigenze del territorio. Ma ricordo che la provincia di Savona è l’unica ad avere 4 ospedali, tra cui un Dea di II Livello, al Santa Corona di Pietra Ligure, abbinato ad un Dea di I Livello, al San Paolo di Savona”. 

Ma poi il discorso è subito ritornato sulle polemiche: “Non voglio commentare direttamente le dichiarazioni di altri: capisco che quando non riesci a prendere un voto cerchi il consenso dicendo semplicemente la cosa che ti sembra più utile, ma lo fai per te stesso e non certo per i cittadini”. E due. 

Finita qui? Assolutamente no. Dopo mesi di scontri a distanza e incomprensioni, Vaccarezza in chiusura ha anche teso, seppur indirettamente (ma in politica nulla avviene per caso), la mano al sindaco di Albenga Riccardo Tomatis: “Ai consiglieri di minoranza ingauni dico che in Liguria non esistono problemi di gestione delle emergenze, in relazione a codici rossi e arancioni, ed è emerso anche l’altro giorno ad Albenga, dove abbiamo trovato il sindaco e medico Tomatis d’accordo con noi su questo aspetto”. 

Urge specificare che l’incontro tra Regione e Comune ad Albenga, come ribadito più volte, si è svolto a porte chiuse, pertanto solo i presenti conoscono esattamente l’intero contenuto della discussione. E se da un lato sono evidenti le ultime “prove di disgelo” tra i due enti, dall’altro i toni forti utilizzati dal sindaco durante l’incontro, uditi chiaramente fuori dalla sala, lasciano pensare che qualche punto di discordia sia ancora sul tavolo.

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