L’Albenga incappa in una domenica orribile contro il Busalla. Partita bloccata nel primo tempo, ma già nelle poche sortite offensive della prima parte di gara si vedeva che i bianconeri non avevano quell’ardore che li ha caratterizzati in altre occasioni. A questo, si è aggiunto un Busalla in forma super che ha tramortito la capolista a cavallo tra le due frazioni di gioco. Di Salvatore ha segnato il goal ingauno del momentaneo 3 a 1. Ma nel finale il genovesi hanno trovato le due reti che hanno fissato il punteggio sul definitivo 5 a 1. I risvolti di classifica non sono pesanti come il passivo, visto il pareggio della Lavagnese, l’Albenga resta a +7 con solo cinque turni da giocare.
Mister Pietro Buttu boccia la prestazione odierna e afferma di essere passato alla difesa a 4, togliendo Moi e inserendo in avanti Di Salvatore, non per una scelta tecnica ma per un questione fisica: “Moi aveva un dolore all’adduttore. Prima della partita non è stato bene Grandoni e c’era anche Gargiulo fuori per squalifica. Penso che sia una scoppola salutare per me, squadra e ambiente. C’è ancora da soffrire. Il Busalla in giornata può dare schiaffi a tutti. La squadra anche se ha fatto un buon inzio aveva una sufficienza che significa presunzione. La prestazione è al di sotto delle nostre potenzialità”.
L’allenatore tiene a ribadire il concetto: “Ci vuole un bagno di umiltà: è un campionato lungo e duro. Come avevo detto, dobbiamo capire che si può vincere anche l’ultima domenica. Non c’è nulla di facile. Le partite non si vincono a tavolino. Non si fanno le tabelle. Lavoro, abnegazione, costanza e perseveranza sono la nostra ricetta. Non facciamo drammi, sette punti con una domenica in meno non sono pochi. Paghiamo dazio perché molti giocatori sono appena rientrati dagli infortuni”.