Polemica

Varchi elettronici e orari Ztl ad Albenga, Ciangherotti: “Un pasticcio, la giunta ignora le esigenze di tutti i commercianti”

Il consigliere: “Il provvedimento non agevola chi deve effettuare consegne nel centro storico"

Albenga, le attività provano a ripartire dopo il lockdown

Albenga. “Quando si tratta di compiere scelte in contrasto con le esigenze della città, l’amministrazione albenganese è sempre sul pezzo. L’ultimo ‘capolavoro’ della maggioranza colpisce direttamente i commercianti del centro storico, che da metà marzo devono fare i conti con le folli novità introdotte in ambito di ZTL, varchi elettronici automatizzati e orari”. Lo dichiara il consigliere e capogruppo di Forza Italia albenganese Eraldo Ciangherotti.

“Approvato a febbraio, il provvedimento voluto dall’amministrazione Tomatis ha apportato modifiche agli orari e ai periodi di sosta all’interno delle aree del centro storico senza tener conto delle esigenze cambiate anche nel mondo dei corrieri soprattutto per una viabilità stradale peggiorata. Un atto che, se avesse dovuto mettere ordine alla giungla di permessi rilasciati negli anni, dimostra la scarsa conoscenza di questa giunta delle abitudini di chi lavora ogni giorno su strade spesso ‘cantierizzate’ e causa di rallentamenti e disagi- spiega Ciangherotti -. I fattorini che arrivano, per esempio da Milano o Torino, sprovvisti del regolare tagliando ‘marrone’ di accesso, non possono accedere al centro storico per la consegna della merce ma si devono presentare al Comando dei vigili e mettersi in coda per ottenere il permesso temporaneo, pena una sanzione. Un’assurdità per chi lavora con il tempo contato. Sarebbe bastato copiare la vicina città di Alassio o Laigueglia dove i fattorini indistintamente entrano nella fascia oraria prestabilita per le consegne senza alcun permesso”.

“Come se non bastasse – aggiunge l’esponente forzista -, in tutti gli orari contemplati all’interno dell’ordinanza non si tiene conto di un aspetto fondamentale, ovvero che la maggior parte delle attività del centro storico sono agroalimentari e di conseguenza l’orario di apertura per il ricevimento della merce è ben diverso rispetto a quello previsto. I fattorini consegnano quando i locali sono aperti e le pizzerie piuttosto che i ristoranti è più facile che siano operativi a dopo le 10.30 (proprio quando termina l’orario di accesso per le consegne secondo il provvedimento voluto dall’amministrazione) e non dalle 9 del mattino”.

Secondo Ciangherotti, infine, “questo atto è l’ennesima dimostrazione di una amministrazione comunale inadeguata rispetto alle reali esigenze dei cittadini. E pensare che, nel comunicato stampa che annunciava il provvedimento, la maggioranza ha sottolineato di averlo approvato per andare incontro ad ‘alcuni commercianti e titolari di pubblici esercizi che hanno rappresentato le proprie esigenze all’amministrazione comunale’. Oggi, se il sindaco ascoltasse tutti i commercianti del centro storico e non solo ‘gli amici’, forse si renderebbe conto di aver prodotto l’effetto esattamente contrario”.

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