Varazze. Sabato 25 marzo sarà svelata alla cittadinanza l’installazione artistica “Il mare dietro al vetro” nata con l’idea di rinnovare l’ingresso del borgo di via Campana a Varazze “portando un richiamo al mare, stabile presenza che segna da sempre la vita della cittadina”.
“Si voleva creare qualcosa di nuovo e suggestivo – commenta il sindaco Luigi Pierfederici – e così a poco a poco dal crogiolo di idee sono emersi un fondale marino, dei pesci, le graduazioni dei blu e la ritmica poetica delle onde, sonora compagnia dei giorni marini. Ci voleva un artista sensibile e capace di creare il tutto col poco, così quando Roberto Scarpone è stato contattato per partecipare ad un incontro sul tema è stato chiaro per tutti che lui sarebbe stata la persona in grado di popolare quella piccola grotta marina ancora tutta da inventare. L’artista si è lasciato coinvolgere, ponendo la sua ricercata maestria al servizio di questa città. Tutto nasce da qualcosa che ERA, la vasca dismessa della fontana cittadina, i coperchi di latta delle scatolette di tonno. E’ un’opera di appartenenza”.
Canned Fish (pesci in scatola) è stato lo spunto ispiratore del progetto realizzato appositamente per la Città di Varazze, unico del suo genere sul territorio perché realizzato esclusivamente con materiali di recupero a costo zero, utilizzando una vecchia fontana dismessa come base e coperchi di scatolette alimentari tagliati e piegati a formare piccoli origami di metallo a foggia di pesce. L’uso di scatolette di tonno è volto a denunciare la pesca indiscriminata degli ultimi anni che porterà in tempi brevi allo spopolamento degli oceani, con danni irreparabili per il nostro pianeta, e il riutilizzo della vasca abbandonata nel magazzino comunale, ha rappresentato la possibilità di ritrovare l’antica anima dell’oggetto.
Quella vasca costruita negli anni ’50, sfondo silente di tante generazioni, che passeggiavano nei giardini di Varazze, si trasforma in un fondale marino ricco di pesci che assisterà al passaggio di nuovi turisti seguendone inconsapevolmente i giorni.
“Quest’opra, inserita nel contesto di riqualificazione dell’ingresso del Borgo, è frutto della collaborazione e sinergia tra l’amministrazione, i dipendenti comunali di più settori, che hanno seguito in prima persona la realizzazione, e l’artista; ma ancor di più è un’opera di coinvolgimento cittadino grazie ai bambini che insieme alle loro famiglie ed insegnanti hanno iniziato a raccogliere quei piccoli tesori di latta utilizzati per realizzare l’opera” termina il sindaco Luigi Pierfederici.
Roberto Scarpone, nato a Savona nel 1964, è scultore autodidatta, frequenta botteghe e maestri ceramisti ad Albissola, collabora alla realizzazione di scenografie teatrali, frequenta corsi di design ceramica, vetro e modellazione digitale. Le sue opere sono state definite “Allegorie affascinanti” dal professor Luciano Caprile, critico d’arte e giornalista e sono incentrate su un lavoro artistico a “Impatto zero” perché vengono utilizzati materiali di recupero e di riciclo e proprio per tali sue caratteristiche e per la capacità di intendere l’arte come recupero ed espressività oltre il tempo, con l’installazione di Varazze si è voluto appellarlo “Scultore ambientalista”.