Ricordo

Una performance artistica per celebrare i 10 anni di chiusura del Cinema Loanese

L'ultimo progetto di U.N.O., pseudonimo di Eugenio, per l'associazione artistica senza scopo di lucro Rosso Nove

Cinema Loanese Performance UNO

Loano. “A dieci anni dalla scomparsa del Cinema Loanese, U.N.O, Associazione Rosso Nove e Radio Antidopo lo ricordano stringendosi al cordoglio della cittadinanza”. Recitano così i finti annunci mortuari che, nei giorni scorsi, sono apparsi un po’ dappertutto nel centro storico loanese.

Un’iniziativa che apparentemente potrebbe sembrare avere un intento goliardico, ma che in realtà rappresenta l’ultimo progetto di U.N.O., pseudonimo di Eugenio, per l’associazione artistica senza scopo di lucro Rosso Nove.

Ma andiamo con ordine. La storia del Cinema Loanese era iniziata nel 1910, anno in cui fu costruito. Dopo alcuni anni di gestione da parte della famiglia Accame, nel 1924 fu acquistato dalla famiglia Delbalzo, che ne è stata l’ultima proprietaria. Il cinema ha chiuso ufficialmente nel 2014 ma l’interruzione dell’attività era già avvenuta diversi mesi prima. Nel 2019, poi, la riconversione a supermercato.

Un destino, quello del Loanese, che ancora oggi innesca regolarmente tra i loanesi un certo moto di nostalgia. Non solo per la mancanza di una sala cinematografica sul territorio cittadino, ma anche e soprattutto per la fine di un vero e proprio “monumento” alla cultura nonché di uno dei luoghi più amati da residenti e non solo.

In occasione del “decennale” della chiusura del cinema, l’artista U.N.O. ha voluto realizzare il progetto “Cinema che ascolta”. Si tratta di una “performance radiofonica field recordings e audiocosmogonie” ispirata proprio al Cinema Loanese. Le registrazioni, effettuate tra l’8 ed il 10 marzo, sono tutte disponibili sul sito di Rosso Nove e mescolano “rumori urbani” e registrazioni del mare accompagnate da suoni elettronici. In esse il cinema da essere luogo in cui vedere o “da vedere” diventa un luogo “che ascolta” ciò che lo circonda: da ruolo passivo, dunque, assume un ruolo attivo e diventa spettatore/ascoltatore delle chiacchiere delle persone e dei suoni della natura. Le registrazioni sono disponibili sul sito di Rosso Nove.

Cinema Loanese Performance UNO

U.N.O. del resto è un artista multimediale che lavora trasformando materiali trovati e usa il cinema, il video, suono e rumore per esprimersi con l’incontro casuale tra materiali diversi; si esprime con DJ set inusuali e radiofonici e cinema, montato dal vivo e arricchito da elementi performativi. Tutti connessi al suo cuore-puntaspilli sensibile ed educato al racconto.

Sul sito di Rosso Nove si legge: “Eugenio, in arte U.N.O., si muove attorno ad un ‘tempio della cultura e del piacere’, il Cinema Loanese. E tutti e tre i termini, ‘tempio’, ‘cultura’ e ‘piacere’, non sono scelti a caso: sono scritti da quelle porte a vetri, ormai chiuse così bene, in modo non portare più in alcun luogo. Un cinema di provincia, il Loanese, come tanti sono stati e non sono più, un luogo, come ci spiega l’artista, ‘del sogno e dell’incubo’. Questo ingresso è diventato un non luogo quando il supermercato ne ha occupato tutto lo spazio reale, svuotato da dentro, lasciandone solo l’entrata, vuota, a deridere ogni obbligo urbanistico. Così è da dieci anni. Porte chiuse da entrambe le parti che hanno smesso di dare accesso sia alla cultura che al piacere, sia al sogno che all’incubo. Entra solo, da una porta diversa, quel commercio, privato della cultura e del piacere, che porta il denaro che raccoglie da qualche altra parte. Che perfetta sintesi! Quanto è facile per il simbolico, nascondersi nella struttura stessa del nostro quotidiano”.

Cinema Loanese Performance UNO

“Un simbolo quindi, o forse qualcosa di ancor più strambo, che meriterebbe una parola differente per essere indicato: ‘esce ad incontrare il passante ignaro, come uno spettro in pieno giorno’. Sono parole di Baudelaire ma accennano anche al compito delle arti, disvelare il linguaggio del tempo; spaventare e meravigliare partendo da ciò che abbiamo davanti al naso tanto da vedere più”.

Cinema Loanese Performance UNO

Oltre a realizzare la sua performance, U.N.O. ha chiesto ai loanesi e non solo di esprimere la propria idea rispetto alla fine del Loanese. Questo affiggendo due grandi pannelli sulle vecchie entrate del cinema: “Il cinema ci permette di incontrare altre persone e condividere. Questo cinema non c’è più: usa lo spazio libero per lanciare un messaggio a chiunque passi qui davanti” e ancora “Il cinema ci permette di osservare i nostri incubi e i nostri sogni materializzarsi. Il cinema non c’è più ma puoi usare questo spazio libero per condividere i tuoi timori e le tue speranze”.

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