Caos

Trofeo Ponente in Rosa ancora nella bufera, savonese escluso: sì solo all’ultima tappa

Ad ora, dopo il confronto serrato su possibili modifiche ai percorsi, autorizzato solo l'ultimo appuntamento tutto imperiese

trofeo ceriale ponente rosa

Ponente. E’ ancora caos per la seconda edizione del Trofeo “Ponente in Rosa” di ciclismo femminile, riservata alle atlete elite, una corsa a tappe in programma sulle strade del ponente savonese fino all’11 marzo.

Ieri il divieto all’evento sportivo da parte della Provincia di Savona per le mancate condizioni di sicurezza lungo i percorsi, con la cancellazione della prima semitappa (la Ceriale-Ceriale) prevista per oggi, così come per la 2^ tappa (Diano Marina – Marina di Loano), la 3^ tappa (Pietra Ligure – Laigueglia) e la 4^ tappa (San Bartolomeo – Diano Marina, con passaggi ad Albenga, Alassio e Laigueglia), che non hanno ricevuto l’autorizzazione e il via libera da parte dell’ente provinciale, rimasto in contatto con la stessa Prefettura in merito alle disposizioni sulla stessa viabilità.

Sono stati in particolare i Comuni di Alassio, Loano e Finale Ligure a sollevare la questione sicurezza in merito ai tragitti indicati dall’organizzazione di Loabikers, con diretto riferimento anche al personale dedicato ai varchi e agli incroci presenti lungo il tragitto. E così ieri la doccia fredda proprio a poche ore dal via all’attesa gara ciclistica-

È stato invece autorizzato lo svolgimento della 5^ tappa, con partenza e arrivo a Diano Marina, in programma sabato 11 marzo, ma il savonese è stato di fatto depauperato dalla manifestazione sportiva di livello internazionale e capace di portare nel savonese gran parte delle migliori cicliste a livello mondiale.

Ora lo sforzo della macchina organizzata è rivolto per provare a salvare la 3° e 4° tappa del programma, ma sarà difficile considerata la situazione e le possibili variazioni che potrebbero essere apportate in extremis.

La corsa a tappa è stata e/o sarà ridotta ai minimi termini dopo il confronto avviato con gli enti preposti e gli organi competenti. E non mancano certo le polemiche su quanto accaduto in un evento presentato e patrocinato dalla stessa Regione Liguria. Nel mirino forme e modalità organizzative, con un mancato coordinamento tra le realtà comunali coinvolte e le tempistiche da “zona Cesarini” che hanno condotto alle valutazioni viarie e quindi all’annullamento della gara ciclistica.

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