Spiegazione

Soccer Borghetto, Marco Carparelli: “Ho bisogno della squadra e la squadra di me. Squalifica? Scambio di persona”

L'ex capitano del Genoa e attuale del Soccer, dopo un cartellino giallo ingiusto durante il match di domenica scorsa, ha fatto chiarezza sulla sua situazione

Borghetto. In settimana, Marco Carparelli aveva annunciato l’addio al calcio in caso di squalifica attraverso un post su Facebook. La squalifica si è materializzata, ma l’ex attaccante del Genoa era presente oggi al derby contro il Pietra Ligure per stare vicino alla squadra. Non si è voluto esprimere sul suo futuro ma una frase lascia speranze: “Io ho bisogno della squadra e la squadra ha bisogno di me”. Carparelli ha poi spiegato nei dettagli la ragione della squalifica rimediata contro la Sampierdarenese, raccontando di come l’arbitro abbia sbagliato assegnandogli un giallo che aveva sventolato a un suo compagno.

Prima di tutto, ha voluto spendere qualche parola per i suoi compagni di squadra dopo l’amara sconfitta di oggi: “La partita è stata molto equilibrata, il primo tempo è da assegnare al Pietra, il secondo a noi. Peccato per la sconfitta, se avessimo sfruttato meglio qualche occasione sarebbe potuto arrivare il gol. Non c’è da colpevolizzare nessuno, i gol si possono sbagliare. Complimenti alla squadra per il secondo tempo disputato: hanno lottato e ci hanno creduto fino alla fine. La squadra ha bisogno di me e io di loro, è stato un peccato non essere stato in campo oggi“.

Adesso un po’ di chiarezza. Cosa è successo durante Sampierdarenese-Soccer? Ecco la spiegazione dei fatti: “Nel primo tempo un mio compagno è stato ammonito per uno scontro di gioco, saltando per recuperare palla ha allargato le mani colpendo con il gomito il difensore avversario. Io ero un po’ defilato in quel frangente, l’arbitro si avvicina e ammonisce questo mio compagno. Nel secondo tempo si è creata una situazione simile, l’arbitro si avvicina e lo ammonisce nuovamente. Mentre sta uscendo dal campo sapendo che sarebbe inevitabilmente arrivato il rosso, l’arbitro lo richiama dicendo che nel primo tempo non aveva ammonito lui, aveva ammonito me. Questo episodio mi ha fatto male, è un cartellino inventato. In queste 7 giornate, sapendo che avrei rischiato una squalifica, ho sempre cercato di evitare i cartellini per aiutare la squadra, chi mi conosce lo sa. Tutti sanno che io tengo al Soccer e che voglio lottare per questa società. Non so quale sarà la mia decisione finale, ma mi ha fatto molto piacere ricevere messaggi di affetto da parte di tifosi e amici. Loro sanno il mio amore per questo sport e mi dicono di non smettere. Dicono che la notte porta consiglio, oggi ho sofferto tantissimo per la squadra, sono il capitano e tutti sanno chi è Marco Carparelli, si vedrà”.

Con qualche occasione sprecata di troppo, forse oggi un bomber come lui alla guida dell’attacco avrebbe potuto fare la differenza: “Sono episodi questi, non so dirti con certezza. Posso dirti che, con la cattiveria che ci metto per colpire la palla di testa o davanti la porta, difficilmente sbaglio. Il mio compito è segnare, ne ho sempre fatti. Peccato per oggi, magari oggi avremmo potuto almeno fare un punto, meritavamo il pareggio“.

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