Sistema irriguo

Siccità, l’allarme dell’agroalimentare: Regione pronta a potenziare i consorzi irrigui

L'assessore Piana ha parlato dell'emergenza e delle misure da adottare. E produttori e aziende: "Tutelare le nostre eccellenze"

siccità agricoltura

Savona. Da una emergenza all’altra il mondo delle filiere agricole alza la voce a tutele delle eccellenze dell’agroalimentare e del settore enogastronomico, in questi giorni in mostra al Salone di Finalborgo. Produttori, aziende e associazioni di categoria hanno espresso i loro timori sull’incombere di una stagione siccitosa che metterebbe a rischio la produzione e i quantitativi necessari per la competitività del settore.

L’assessore regionale Alessandro Piana ha annunciato la possibilità di costituire enti di secondo livello per i consorzi irrigui e avere le carte in regola per partecipare ai bandi del Pnrr che mettono in campo diversi mln di euro: “E’ una questione che preoccupa e che va affrontata per non creare nuove ripercussioni alla nostra agricoltura” ha detto Piana.

“Noi come Regione e con Psr abbiamo fatto il possibile per interventi sulla rete idrica e fonti di approvvigionamento per l’irrigazione, così come mettere altre risorse con la nuova programmazione, ma ovviamente non sono sufficienti per il problema del clima siccitoso e delle coltivazioni a rischio”.

“La realizzazione di invasi e nuove infrastrutture idriche e a carattere irriguo richiedono diverse risorse e per il nostro territorio è quindi indispensabile una diversa organizzazione di settore e riuscire a convogliare i fondi per le progettazioni e l’ammodernamento di impianti e gestione della risorsa idrica”.

Sul tema è tornato anche il presidente provinciale Cia Savona Sandro Gagliolo, che anche nel ruolo di olivicoltore ha conosciuto in prima persona le conseguenze per l’olivicoltura e la sua filiera provocate dalla siccità: “Mi auguro che si possa sviluppare un rapido coordinamento operativo per intervenire nel breve periodo ed evitare un’altra estate siccitosa, dall’altro, sia con il Psr quanto con lo stesso Pnrr, vedere le progettualità necessarie per il nostro territorio e traguardare un piano di lungo periodo di rinnovamento del sistema irriguo”.

“Come Cia avevamo a suo tempo sollevato la questione e pensato agli stessi consorzi irrigui che possono garantire una governance del settore idrico e intervenire in risposta ai cambiamenti climatici, garantendo le stesse aree agricole e rurali”.

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