Contestata

Savona, il Tar annulla l’affidamento dello spazzamento strade. I sindacati: “Il servizio non deve essere interrotto”

"Chiunque tenti di applicare un Ccnl diverso da quello uno di settore mette in pratica un dumping contrattuale e una discriminazione nei confronti dei lavoratori"

Ata Spa

Savona. Spazzamento delle strade e svuotamento dei cestini a rischio a Savona. Il Tribunale Amministrativo Regionale, infatti, ha dato ragione alla coop “Il Migliore Verde”, che ha presentato ricorso contro l’affidamento del servizio a Ecology srl.

Il Tar ha stabilito che Ata dovrà affidare l’appalto a “Il Miglio Verde” se la cooperativa sarò disponibile ad assorbire i sette lavoratori che attualmente si occupano del servizio, andato a gara lo scorso 31 gennaio.

Il bando era stato affidato a Ecology per 75.612 euro, una cifre superiore ai 69.657 euro proposti da “Il Miglio Verde”; l’offerta, tuttavia, è stata considerata “globalmente più conveniente” per l’applicazione ai lavoratori del contratto collettivo nazionale servizi ambientali.

Il Tar, tuttavia, contesta la “infondatezza dell’assunto dell’ente” e il “mancato rispetto dei principi di correttezza, non discriminazione e trasparenza”, nonché un “atteggiamento poco trasparente nei confronti della coop interpellata” e addirittura una “condotta ambigua e ingannevole” con “violazione dei fondamentali canoni di lealtà e correttezza”.

Antonello Sangiovanni di Fp Cgil, Danilo Causa di Fit Cisl e Franco Paparusso di Uiltrasporti affermano in una nota: “La sentenza del TAR che di fatto decreta lo stop all’affidamento del servizio di spazzamento del centro città di Savona alla società Ecology srl (che cooperativa non è) ci lascia alquanto interdetti avendo sempre combattuto contro il dumping contrattuale e la possibilità delle aziende di applicare contratti a loro più convenienti al solo scopo di aggiudicarsi le gare di appalto con ribassi altrimenti improponibili”.

“Condividiamo la necessità di esplicitare in sede di stesura dei bandi il Ccnl da applicare perchè questo sgombera il campo da possibili interpretazioni ‘fantasiose’ dei partecipanti; è pur vero che il contratto del settore dei servizi di igiene ambientale, cioè quello che comprende lo spazzamento manuale e meccanizzato, il lavaggio delle strade, la raccolta dei rifiuti, la gestione dei centri comunali di recupero e altro è uno solo: non ce ne sono altri e con il suo rinnovo avvenuto nel maggio 2022, si è provveduto ad unificare i due contratti di settore esistenti in precedenza rendendo unico il Ccnl di questo settore ed è stato firmato anche da Legacoop, Confcooperative, Agc Servizi le quali con la loro sottoscrizione hanno riconosciuto essere l’unico applicabile ai lavoratori del settore dei servizi di igiene ambientale (che niente ha a che fare con il settore delle pulizie)”.

“Quindi riteniamo che chiunque tenti di applicare un Ccnl diverso da quello uno di settore, mette in pratica un dumping contrattuale e una discriminazione nei confronti dei lavoratori coinvolti perchè sotto retribuiti rispetto ai colleghi che svolgono il medesimo lavoro. I sette lavoratori aventi diritto all’assunzione citati dalla clausola sociale poi, preme sottolinearlo, non svolgono attività che non presentano caratteristiche peculiari e poco complesse come definite dal capogruppo Fabio Orsi nelle sue dichiarazioni, svolgono anzi una attività di pulizia e di bonifica del territorio che presenta molte complessità. Prendiamo atto della sentenza del Tar e rimaniamo in attesa delle decisioni che l’azienda intenderà adottare per il futuro del servizio che non può e non deve essere interrotto”.

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