Stella. La peste suina allarga il suo territorio di contagio nel savonese. E’ stato accertato il primo caso a Stella.
Sono arrivati i risultati delle analisi effettuate sulla carcassa di cinghiale rinvenuta due sere fa tra la località Teglia e la frazione di San Martino: è risultata positiva al virus, comunica il sindaco di Stella Andrea Castellini. Secondo le informazioni apprese, il corpo dell’animale non portava segni di impatto con autovetture, che ne avrebbe potuto causare la morte. Il timore si trattasse di peste suina era nota.
La preoccupazione è nata considerando le aree colpite, vicine al territorio stellese. La peste suina ha infatti già colpito pesantemente Sassello (sono 29 da inizio emergenza i casi accertati qui), mentre altre positività sono state rintracciate nella vicina Pontinvrea (un caso), a Mioglia (sei casi) e a Urbe (uno).
Lunedì scorso, il 13 marzo, per discutere della situazione “sempre più fuori controllo” si è tenuto a Sassello un consiglio comunale straordinario con l’assessore regionale Alessandro Piana. A partecipare all’incontro pubblico non solo sassellesi, ma anche sindaci del territorio e associazioni. Avrebbe dovuto partecipare anche il commissario straordinario Vincenzo Caputo, ma non si è presentato.
Sempre a Stella, il giorno dopo il ritrovamento della carcassa è stato ritrovato sulla strada un macabro ritrovamento sulla strada tra San Martino e la Madonna del Salto: è stata trovata, accanto a una ringhiera, la testa mozzata di un cinghiale. “Questo è un gesto volontario assolutamente da condannare – ha dichiarato il sindaco Andrea Castellini -. Ci troviamo di fronte a una situazione fuori controllo: sulla questione peste suina noi sindaci ci sentiamo abbandonati. Il nuovo commissario prenda qualche provvedimento in merito. Tuttavia, gesti di protesta come questi devono essere condannati”.