Numeri

Personale sanitario, 54 aggressioni in Asl 2: “Piano di prevenzione e tutele”

E dall'inizio dell'anno nel savonese sono due le segnalazioni

Liguria. Sono oltre 500 le aggressioni fisiche e verbali subite dagli operatori sanitari liguri nel 2022 mentre nei primi due mesi del 2023 si è già arrivati a quota 65. Domani, domenica 12 marzo, si celebra la ricorrenza della Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari, approvata e istituita dalla legge 113 del 14 agosto 2020. La pandemia e le sue gravi conseguenze, sia in termini sanitari che sociali, hanno acuito ulteriormente il fenomeno. I dati delle aggressioni arrivano dal monitoraggio delle aziende sanitarie locali e ospedaliere.

“Siamo convinti che servano certamente norme più severe per chi compie aggressioni rivolte contro gli operatori sanitari che ogni giorno lavorano con abnegazione per assistere e curare le persone in situazioni di fragilità – commentano il presidente Giovanni Toti e l’assessore alla Sanità Angelo Gratarola – Chi si rende responsabile di reati contro questi professionisti non fa altro che favorire il loro allontanamento da contesti emergenziali come il pronto soccorso con il rischio di un ulteriore impoverimento del sistema sanitario regionale. Tutti, ciascuno nel proprio ruolo, devono contribuire ad un’attività di formazione e informazione tra gli operatori e i cittadini. Se da un lato le aziende sanitarie e gli ospedali devono impegnarsi ad offrire il miglior percorso di cura possibile dall’altro il cittadino deve comprendere che in particolari condizioni di sovraccarico e stress dei sistemi emergenziali possano esserci dei rallentamenti delle procedure che non dipendono da mancanze del personale sanitario ma da situazioni contingenti”.

La Liguria, come del resto anche le altre Regioni italiane, ha da tempo a cuore il problema. Già nel 2020 era stato predisposto un documento, con l’obiettivo di raccogliere le esperienze, produrre linee guida e protocolli da adottare negli ospedali e nelle Aziende Sanitarie per affrontare, contenere e prevenire le aggressioni. E’ stato creato pertanto un protocollo uniforme e condiviso.

“Il Centro per la Gestione del Rischio Sanitario e la Sicurezza del Paziente, istituito nel 2022 in Alisa ai sensi della legge Gelli – aggiunge il Direttore generale di Alisa Filippo Ansaldi – ha individuato come priorità la revisione del documento, già predisposto nel 2020, aggiornandolo alle recenti disposizioni di legge e Decreto del Ministero della Salute, dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Il documento, licenziato nella sua forma definitiva a febbraio 2022, ha per oggetto la definizione delle strategie strutturali, tecnologiche organizzative e comportamentali, finalizzate alla prevenzione e alla gestione delle manifestazioni di violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari”.

Agenas, Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, ha poi avviato una raccolta dati sul fenomeno che nelle varie Regioni italiane, avviene in maniera estremamente eterogenea. Anche i dati provenienti nella nostra Regione risentono ancora di questa difformità, ma hanno comunque un valore indicativo e si riportano come segue:

Per quanto riguarda la Asl 2 savonese sono 54 le aggressioni segnalate nel corso del 2022, dall’inizio dell’anno, invece, sono stati riscontrati due casi.

Numeri altri per gli ospedali con il ‘record’ negativo al San Martino (202 aggressioni lo scorso anno già 10 nel 2023) seguito dal Galliera con 26 denunce lo scorso anno e 6 quest’anno.

Ad oggi, non è possibile fare un raffronto con gli anni precedenti. In assenza di un flusso informatico strutturato per la raccolta dati, almeno per questa annualità, AGENAS ha proceduto in maniera ‘esplorativa’, anche al fine di capire come si stanno orientando le Regioni nella rilevazione di questo fenomeno e nell’ottica di costruire, per il futuro, un set di indicatori e informazioni standard, che dovranno poi confluire in una piattaforma informatica accessibile a tutte le Regioni.

Dopo il periodo pandemico, durante il quale per varie ragioni è stato necessario chiudere o limitare i posti di polizia presso le strutture ospedaliere i presidi attivi nel savonese sono: 

Ospedale Santa Corona – Pietra Ligure
Servizio di vigilanza attiva privata notturna; servizio vigilanza attiva diurna con orario 14.00-20.00 nella giornata di sabato e con orario 8.00-20.00 la domenica e i festivi.

Ospedale San Paolo – Savona
Presenza di posto di Polizia attivo 6 gg su 7 per un totale di 36h/sett (5gg dalle 7.00 alle 13.00 e 1 giorno dalle 13.00 alle 19.00). L’operatore non ha sostituzione, pertanto, in caso di assenza, il personale della Struttura Ospedaliera fa riferimento al 112. Presenza di vigilanza attiva privata notturna, con stazionamento presso il Pronto Soccorso e attività di ronda nei locali ospedalieri. Rintracciabile tramite cellulare per le esigenze del Pronto Soccorso.

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