Albenga. “Ieri abbiamo assistito a code chilometriche in direzione Cisano convinti che derivassero dall’inaugurazione del nuovo supermercato. Sicuramente le persone hanno voluto partecipare creando un po’ di coda ma nella lunga attesa di coda si è potuto notare tantissimi bilici e camion superiori alle 7,5 tonnellate. Perché da quando è stato riaperto il ponte di Bastia l’Anas ha dato una prescrizione di portata ai mezzi e per tanto tutti i mezzi che devono dirigersi verso Cenesi ortofrutticola e discariche devono accedere dall’Aurelia bis per poi tornare indietro e attraversare Bastia. Questa è una di quelle cose che mi auguro che il sindaco stia già valutando, perché la situazione non migliorerà”. Lo ha detto il consigliere comunale ad Albenga Diego Distilo.
“Certo è che ieri abbiamo anche capito il senso della pista ciclabile dal costo di 1.300 euro/metro che arriva al ponte di bastia (con quella esistente devastata) per poi bloccarsi alla rotonda. Forse è stata realizzata per incentivare le persone ad andare verso il nuovo edificio commerciale chissà? Noi crediamo invece che il piccolo commercio, come già detto, vada tutelato e ci dispiace sapere che tra qualche giorno chiuderà un minimarket gestito da sempre da una famiglia ingauna. Presenteremo degli emendamenti al bilancio per tutelare i piccoli commercianti riducendo le tasse”.
“Ora concludendo con una battuta, o forse non lo è, ci permettiamo di evidenziare che l’iniziale molto lunga del nuovo supermercato non è fatta in onore del Sindaco, magari ha frainteso, il gruppo si chiama proprio così e le persone presenti ieri all’inaugurazione non erano lì per l’inizio della sua campagna elettorale ma solo per consultare i prezzi del nuovo supermarket. Invece ho paura che il Sindaco abbia frainteso questa lunga S e abbia pensato che è stata fatta in suo onore con tutta quella gente lì presente per lui. Non sarebbe da meravigliarsi se lo abbia pensato visto tutti i supermercati ai quali ha concesso l’apertura e provi a usare il motto del grande Ligabue Liga negli stadi trasformandolo in toma nei supermercati“.