Loano. “Dopo tanta attesa ci saremmo aspettati un Piano del Commercio più dinamico, innovatore e lungimirante, con anche progetti e sostegni per sviluppare attività produttive nelle zone meno centrali, contribuendo a rivitalizzarle”. Così Nuova Grande Loano a proposito del nuovo Piano del Commercio approvato dal consiglio comunale lo scorso 14 marzo.
“Nuova Grande Loano ha espresso voto contrario a questa pratica, per una serie di motivi che vogliamo siano chiari – spiegano dalla minoranza – Innanzitutto è un piano del commercio nato tra le mura di Palazzo Doria, dove l’efficienza dei funzionari non è bastato a sopperire la scarsa ambizione dell’amministrazione. I commercianti loanesi invece di essere coinvolti ed ascoltati, come sarebbe stato auspicabile, prima e durante la stesura del piano, sono stati messi di fronte ad un testo ormai definito sul quale avrebbero potuto/dovuto esprimersi. Non solo, avrebbero potuto/dovuto farlo a dicembre 2022, quindi in un periodo dell’anno in cui chi ha un’attività commerciale non ha il tempo nemmeno di respirare. Questa scarsa considerazione verso l’opinione e l’esperienza di coloro che il commercio lo vivono quotidianamente riteniamo che sia difficilmente condivisibile”.
“Poi il nuovo Piano del Commercio presenta una serie di incongruenze, che abbiamo fatto notare alla giunta Lettieri. Ad esempio: no alla Grande Distribuzione Organizzata? Non siamo così sicuri di questo. Abbiamo ricordato che per il nostro territorio una media struttura di vendita (fino a 1500 metri quadri) è da considerarsi a tutti gli effetti come una grande distribuzione, esempio pratico la Conad delle Vignasse. E tali strutture sono ancora ammesse nel nuovo piano. Abbiamo, inoltre, contestato la mancanza di risorse (a oggi pari a zero euro) che l’amministrazione intende mettere a disposizione per sostenere e incentivare le attività economiche, che siano nuove aperture piuttosto che quelle esistenti”.
“Abbiamo sottolineato, inoltre, che non affiancare un piano del commercio con una riqualificazione urbana, sia del centro storico che delle vie commerciali esistenti, sia l’ennesima dimostrazione di una Amministrazione senza una visione complessiva di sviluppo futuro. L’inesistente manutenzione unita alla mancanza di decoro è sotto gli occhi di tutti, e purtroppo è una carenza che penalizza fortemente gli sforzi di tutte le attività imprenditoriali e commerciali”.
“Affrontare un Piano del commercio, poi, senza parlare di dehors e condivisione degli spazi esterni ci è sembrato riduttivo. Abbiamo chiesto al sindaco se, considerato il decreto ministeriale che ha prorogato fino a fine anno i dehors nati e/o ampliati durante il periodo covid, non fosse opportuno mantenere anche i dehors concessi nello stesso periodo sul demanio. Non c’erano prescrizioni regionali contrarie. Purtroppo il sindaco Lettieri ha dichiarato che la sua scelta è quella ripristinare gli spazi autorizzati prima dell’emergenza, e quindi alcuni dehors sono stati smontati a discapito di sole alcune attività. Una scelta discriminatoria che forse si poteva evitare creando un tavolo di lavoro per regolarizzare il suolo pubblico”.
“Questo Piano del Commercio arriva con un ritardo colpevole, perché se i componenti di questa amministrazione, già protagonisti della precedente, avessero agito con maggiore puntualità il tessuto commerciale loanese non sarebbe altrettanto compromesso, con più di una ventina di ‘bazar’, poco qualificanti soprattutto nel centro storico, con numerose attività chiuse e tanti locali sfitti”.
Durante il consiglio “la discussione è stata lunga e il risultato non ci ha assolutamente convinto. Ancora una volta non abbiamo potuto condividere, e quindi votare, scelte e metodi che interesseranno Loano nei prossimi anni”.