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Loano, chiesa gremita per l’ultimo saluto a Mario Rembado: “Sei stato un esempio di vita” fotogallery

Grande la partecipazione della comunità ai funerali, il figlio Beppe: "Sei stato un marito, un padre e un nonno eccezionale"

funerali Mario Rembado

Loano. Chiesa di San Giovanni Battista gremita questa mattina per l’ultimo saluto a Mario Rembado, avvocato, insegnante e sindaco di Loano per 12 anni. È scomparso all’età di 87 anni.

Esponente del partito democristiano, Rembado ha guidato il parlamentino loanese dal 1967 al ’74 e dal ’88 al ’93. È stato l’ultimo primo cittadino a non essere eletto direttamente dai cittadini, ma nominato dalla lista vincitrice. Nel 1993 prese le redini Francesco Cenere, appartenente allo stesso partito. Un anno prima, Rembado fu insignito dal presidente Luigi Scalfaro con l’onorificenza di Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

Grande la partecipazione della comunità ai funerali, ai quali hanno presenziato il sindaco Luca Lettieri con fascia e gonfalone del Comune, gli amministratori di Loano, il consigliere regionale Angelo Vaccarezza, il presidente di Provincia Pierangelo Olivieri, i sindaci Ugo Frascherelli, Luigi De Vincenzi, il già sindaco di Loano Luigi Pignocca e centinaia di persone.

Il nostro fratello Mario ha fatto tanto bene, con il suo incarico civile e sociale – ha detto don Edmondo Bianco nella sua omelia – La comunità ha vissuto del suo servizio, fatto di sacrifici (da parte sua e della sua famiglia) e onori, ha compiuto molte cose belle e importanti. Oggi noi chiediamo al Signore di accogliere il nostro fratello e di dargli la ricompensa per la vita che ha vissuto. Mario si presenta al Signore ricco di quella fede in Gesù che noi viviamo quotidianamente. Al Signore diciamo grazie per i doni e i benefici che ha donato a Mario e per mezzo di lui a ciascuno di noi”.

La parola poi è passata alla nipote di Rembano, Virginia che ha letto una lettera commuovente: “Lo so, quello bravo nei discorsi eri tu e oggi per me sarà difficile trovare le parole giuste. Di te voglio ricordare sempre l’umiltà ed il rispetto verso gli altri senza distinzioni. Ricordo quando venivi a scuola a raccontare gli orrori della guerra e grazie a questo mi hai fatto amare la storia. Cercherò di seguire il tuo esempio per tutta la vita”.

Tanta commozione anche per l’intervento del figlio Beppe, attuale consigliere di minoranza: “In questi giorni di dolore è stato di grande aiuto e consolazione l’affetto ricevuto da tantissime persone. Ho ben presenti tutti gli aneddoti che amici, colleghi e avversari politici (anche se non li ha mai considerati tali) ci hanno raccontato, così come quelli dei suoi alunni, che ricordano ancora tutto i suoi insegnamenti. Aveva un forte legame con tutti, testimoniato dal suo rammarico per non essere riuscito a frequentare i suoi amici come avrebbe voluto in questi ultimi anni. Sei stato un marito, un padre e un nonno eccezionale e così voglio ricordarti. Solo da quando sono diventato padre ho compreso cosa è stato mio padre. I suoi impegni di amministratore, avvocato e insegnante lo tenevano molto impegnato ma riusciva comunque a distaccarsi da tutti e dedicarci alla sua famiglia. Era sempre sorridente e risolveva tutto con il sorriso. La passione per la Juve e il ciclismo lo hanno accompagnato tutta la vita e ora sarà difficile seguire quegli eventi a cui lui amava assistere senza averlo accanto. Sei stato un esempio di vita e spero che potrai essere sempre fiero di noi. Cercherò di trasmettere i tuoi valori ai miei figli”, ha concluso.

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