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Sapori ligustici

La torta di mandorle, un antico vanto di Genova grazie ad un testimonial d’eccezione: Giuseppe Mazzini

"Sapori Ligustici" è la rubrica gastronomica di IVG e Genova24

Generico marzo 2023

Non necessariamente una ricetta regionale nasce nella regione dove diventa famosa, tanto più se le materie prime che la compongono hanno ben poco a che fare con la regione stessa. E’ il caso di un dolce che in Liguria, Genova in particolare, ha attraversato due secoli (prodotto ancora oggi, ed è un vanto di alcune pasticcerie genovesi, come la Cavo, dal cui sito è tratta la foto).

Merito della sua bontà, certamente, ma anche del suo testimonial di eccezione: Giuseppe Mazzini! Sì, stiamo parlando della Torta Mazzini, quella che il grande pensatore e rivoluzionario genovese mangiò, innamorandosene, per la prima durante la sua frequentazione in Svizzera (nazione che ammirava profondamente per il suo governo repubblicano), precisamente a Ginevra. Il periodo ginevrino lo vide assieme all’unica donna che amò veramente, Giuditta Bellerio Sidoli, eroina risorgimentale, vicina al pensiero mazziniano, perseguitata e incarcerata da austriaci e borbonici.

Giuditta era una donna intelligente, colta, bellissima. I due ebbero un figlio, Adolphe, deceduto ancora bambino. Giuditta viaggiava spesso, e ogni volta che tornava a casa con libri, documenti e messaggi segreti per il compagno, mentre lui le faceva trovare ricche cene che si concludevano con una torta di mandorle preparata da una cuoca ginevrina. Ecco, le mandorle…Di certo non sono un prodotto svizzero, e nemmeno dell’Italia del nord, se non qualche sparuto albero. La produzione, in Italia, è soprattutto al Sud, Sicilia, Calabria Sardegna, ma evidentemente già allora i commerci portavano la frutta secca anche al Nord.

Torniamo a Mazzini, talmente goloso di quella torta che nel 1835, in una delle sue tante affettuose lettere inviate a Genova, alla madre Maria Drago, prova a descriverle la ricetta: “… Eccovi la ricetta di quel dolce che vorrei faceste e provaste, perché a me piace assai…”. Il resto è una descrizione un po’ raffazzonata: “Alla meglio, perché di cose di cucina non m’intendo, ciò che mi dice una delle ragazze in cattivo francese. Pestate tre once di mandorle, altrettante di zucchero. Sbattete il succo d’un limone e due torli d’uovo, montate a neve gli albumi e mescolate il tutto. Unta di burro una tortiera, mettete sul fondo la  sfoglia (in effetti  una frolla n.d.r.), sulla quale verserete il miscuglio suddetto. Zuccherare e mettere in forno”.

“Sapori Ligustici” racconta i gusti, i sapori e le ricette della storia enogastronomica della Liguria. Una rubrica come ce ne sono tante, si potrà obiettare. Vero, ma diversa perché cercheremo di proporre non solo personaggi, locali e ricette di moda ma anche le particolarità, le curiosità, quello che, insomma, nutre non solo il corpo ma anche la mente con frammenti di passato, di cultura materiale, di sapori che si tramandano da generazioni. Pillole di gusto per palati ligustici, ogni lunedì: clicca qui per leggere tutti gli articoli.

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